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Come cambia il Reddito di cittadinanza per gli over 60

Scopri come cambia il Reddito di cittadinanza per gli over 60 e cosa aspettarsi dal 2024.

Chiara Del Monaco è una linguista e copywriter specializzata in welfare.
Conoscila meglio

10' di lettura

Da gennaio 2024 i percettori di Reddito di cittadinanza subiranno cambiamenti importanti, tra cui la possibilità di perdere il sostegno anti-povertà. In questo approfondimento vediamo in particolare come cambia il Reddito di cittadinanza per gli over 60 (scopri le ultime notizie e poi leggi su Telegram tutte le news sul Reddito di Cittadinanza. Ricevi ogni giorno sul cellulare gli ultimi aggiornamenti su bonus, lavoro e finanza personale: entra nel gruppo WhatsApp, nel gruppo Telegram e nel gruppo Facebook. Scrivi su Instagram tutte le tue domande. Guarda le video guide gratuite sui bonus sul canale Youtube. Per continuare a leggere l’articolo da telefonino tocca su «Continua a leggere» dopo l’immagine di seguito).

Come sappiamo, a gennaio 2024 il Reddito di cittadinanza scomparirà per lasciare posto all’Assegno di inclusione. Si tratta di una nuova misura di integrazione al reddito introdotta dal Decreto Lavoro, assieme al Supporto per la formazione.

Visto che alcuni percettori del Rdc perderanno il sussidio molto presto, nei prossimi paragrafi ci concentriamo sopratutto su come cambia il Reddito di cittadinanza per gli over 60.

Come cambia il Reddito di cittadinanza per gli over 60: importo

Al momento, oltre al Decreto lavoro non sono arrivate comunicazioni ufficiali (per esempio un decreto attuativo) per definire tutte le caratteristiche del nuovo Rdc, ossia l’Assegno di inclusione. Tuttavia, è possibile fare un confronto tra Assegno di inclusione e Rdc con le informazioni diffuse finora.

In particolare, in questo approfondimento rispondiamo alla seguente domanda, arrivata da alcuni utenti: come cambia il Reddito di cittadinanza per gli over 60?

In effetti, su TheWam.net abbiamo descritto cosa cambia con l’Assegno di inclusione per i single e quanto spetta a figlio con l’Assegno di inclusione, ma non ci siamo mai soffermati sulla categoria degli over 60, ossia delle persone che hanno almeno 60 anni di età.

Il motivo, in realtà, è che per questi cittadini non ci saranno grossi cambiamenti con il passaggio all’Assegno di inclusione, in quanto gli over 60 rientrano nelle cosiddette “categorie fragili” (come i bambini e le persone con disabilità) che quindi hanno diritto alla nuova misura in presenza dei requisiti.

Per esempio, per quanto riguarda l’importo, il Decreto lavoro stabilisce che la somma massima erogabile è di 6.000 euro all’anno (500 euro al mese), mentre quella minima è pari a 480 euro all’anno (circa 40 euro al mese), in base al reddito ISEE e ai componenti familiari.

A questi 500 euro, poi, si aggiunge un’integrazione di massimo 280 euro al mese per chi abita in un appartamento in affitto regolarizzato, quindi chi paga in nero non ha diritto all’integrazione perché il pagamento non risulta da nessuna parte.

Ciò che non è chiaro, invece, è se sia prevista l’integrazione per chi ha la casa di proprietà. Con il Reddito di cittadinanza, infatti, l’INPS eroga un massimo di 150 euro al mese per chi vive in una casa di proprietà, mentre con l’Assegno di inclusione è possibile che non ci sarà questa integrazione aggiuntiva.

Scopri la pagina dedicata al Reddito di cittadinanza: pagamenti, diritti e bonus compatibili.

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Come cambia il Reddito di cittadinanza per gli over 60: scala di equivalenza

Una delle differenze principali tra l’Assegno di inclusione e il Reddito di cittadinanza è il parametro della scala di equivalenza. Attraverso questo parametro, l’INPS calcola l’importo complessivo che spetta a ogni famiglia destinataria del Reddito di cittadinanza.

Con l’Assegno di inclusione la scala di equivalenza ha subito delle variazioni importanti, danneggiando molte categorie di possibili beneficiari della misura di sostegno al reddito.

In particolare, secondo il Decreto lavoro, la scala di equivalenza parte dal valore 1, che sarebbe quello del richiedente, al quale vengono aggiunti i seguenti punteggi in base ai componenti del nucleo:

  • +0,5 per ogni componente con disabilità;
  • +0,4 per ogni componente over 60;
  • +0,4 per ogni componente con carichi di cura (quindi con figli minori a carico o disabili non autosufficienti a carico);
  • +0,15 per ogni componente minorenne fino al secondo;
  • +0,10 per ogni componente minorenne oltre il secondo.

Come si può notare, i componenti della famiglia di età pari o superiore a 60 anni hanno lo stesso valore della scala di equivalenza previsto dal Reddito di cittadinanza. Tuttavia, a essere penalizzati sono i membri maggiorenni e occupabili, che invece non vengono conteggiati.

Oltre alle famiglie con più persone maggiorenni, sono penalizzate anche quelle che hanno figli minorenni a carico, in quanto il loro punteggio della scala di equivalenza è molto più basso rispetto a quello previsto oggi dal Reddito di cittadinanza (0,2 per tutti i minorenni).

Ciò vuol dire che una famiglia con una persona over 60 potrebbe ricevere un importo dell’Assegno di inclusione inferiore rispetto a quello percepito oggi, se all’interno del nucleo ci sono maggiorenni esclusi dalla scala di equivalenza o minorenni a carico.

Come cambia il Reddito di cittadinanza per gli over 60: e per over 67?

Nei paragrafi precedenti abbiamo visto come cambia il Reddito di cittadinanza per gli over 60. Ma cosa succede per gli over 67?

Al momento, i nuclei familiari composti da persone di età pari o superiore a 67 anni oppure da persone over 67 e almeno un componente con disabilità, percepiscono la Pensione di cittadinanza.

Anche in questo caso, non sembrano esserci grossi cambiamenti, in quanto l’Assegno di inclusione prevede un importo massimo di 630 euro al mese (7.650 euro all’anno) e una quota affitto pari a 150 euro al mese (1.800 euro all’anno).

Come il Reddito di cittadinanza, anche l’Assegno di inclusione è esente da IRPEF e si configura come sussidio di sostegno a persone in situazioni di povertà assoluta.

Come cambia il Reddito di cittadinanza per gli over 60: in foto, una signora con più di 60 anni.

Come cambia il Reddito di cittadinanza per gli over 60: durata e requisiti

Un’altra differenza tra Assegno di inclusione e Reddito di cittadinanza è poi la durata.

Oggi, il Reddito di cittadinanza viene erogato per 18 mensilità e, dopo un mese di sospensione, viene rinnovato per altri 18 mesi, fino all’infinito. Invece, l’Assegno di inclusione spetta ai beneficiari per 18 mesi dopo la prima domanda, mentre dopo il rinnovo il contributo economico sarà pagato per 12 mensilità. Ancora non è chiaro se il rinnovo va avanti all’infinito, ma molto probabilmente sì, se si rispettano i requisiti.

A proposito di requisiti, per richiedere l’Assegno di inclusione, è bene assicurarsi di possedere questi requisiti reddituali, anagrafici e sul tenore di vita:

  • cittadino dell’Unione o suo familiare che sia titolare del diritto di soggiorno o del diritto di soggiorno permanente, ovvero cittadino di paesi terzi in possesso del permesso di soggiorno UE per soggiornanti di lungo periodo, ovvero titolare dello status di protezione internazionale, di cui al Decreto Legislativo 19 novembre 2007, n. 251;
  • residente in Italia per almeno 5 anni, di cui gli ultimi 2 anni in modo continuativo, al momento della presentazione della domanda;
  • avere un reddito ISEE, in corso di validità, non superiore a 9.360 euro;
  • avere un reddito familiare inferiore a 6.000 euro annui, moltiplicati per la scala di equivalenza. Tale soglia è aumentata a 7.560 euro per nuclei familiari con tutti componenti over 67 o con un componente di più di 67 anni e altri con disabilità grave;
  • avere un valore del patrimonio immobiliare non superiore a 30 mila euro, come definito ai fini ISEE, diverso dalla casa di abitazione di valore ai fini IMU non superiore a 150.000 euro;
  • avere un valore del patrimonio mobiliare, come definito ai fini ISEE, non superiore a una soglia di 6.000 euro. I massimali sono incrementati in base al numero di componenti del nucleo familiare, alla loro età e alla condizione di disabilità;
  • non essere intestatario o possedere autoveicoli di cilindrata superiore a 1600 cc. o motoveicoli di cilindrata superiore a 250 cc., immatricolati la prima volta nei 36 mesi antecedenti la richiesta, esclusi gli autoveicoli e i motoveicoli per cui è prevista un’agevolazione fiscale in favore delle persone con disabilità ai sensi della disciplina vigente;
  • non possedere navi e imbarcazioni da diporto, nonché di aeromobili di ogni genere;
  • non essere sottoposto a misura cautelare personale, a misura di prevenzione, nonché essere sottoposto a condanne definitive, intervenute nei 10 anni precedenti la richiesta.

In sostanza, tranne che per il requisito anagrafico, che prevede una residenza di minimo 5 anni in Italia, contro i 10 anni del Rdc, anche i requisiti previsti non cambiano molto.

Le principali differenze, che danneggiano una fetta importante di attuali percettori del Reddito di cittadinanza, sono le categorie di beneficiari (nuclei con almeno un minorenne, un componente over 60 o con disabilità) e il parametro della scala di equivalenza.

Scopri a questo proposito chi perde il nuovo Rdc nel 2024.

FAQ Reddito di cittadinanza per over 60

Come cambia l’importo del Reddito di Cittadinanza per gli over 60 nel 2024?

A partire dal 2024, il Reddito di Cittadinanza lascerà il posto all’Assegno di Inclusione, ma i cittadini over 60 non vedranno grossi cambiamenti. Gli over 60 rientrano nelle cosiddette “categorie fragili”, che quindi hanno diritto alla nuova misura in presenza dei requisiti. L’importo, secondo il Decreto Lavoro, oscillerà tra un massimo di 6.000 euro all’anno (500 euro al mese) e un minimo di 480 euro all’anno (40 euro al mese), a seconda del reddito ISEE e dei componenti familiari.

Quali sono le differenze nella scala di equivalenza tra il Reddito di Cittadinanza e l’Assegno di Inclusione per gli over 60?

L’Assegno di Inclusione introduce variazioni importanti nella scala di equivalenza rispetto al Reddito di Cittadinanza. Tuttavia, gli over 60 mantengono lo stesso valore nella scala di equivalenza, ossia +0,4 per ogni componente over 60. Vengono invece penalizzati i membri maggiorenni e occupabili, non conteggiati, così come i minorenni a carico, il cui punteggio è più basso rispetto a prima.

Che succede al Reddito di Cittadinanza per gli over 67 nel 2024?

Anche per i nuclei familiari con persone over 67 o con persone over 67 e almeno un componente con disabilità, che attualmente percepiscono la Pensione di Cittadinanza, non ci dovrebbero essere grossi cambiamenti. L’Assegno di Inclusione prevede un importo massimo di 630 euro al mese (7.650 euro all’anno) e una quota affitto pari a 150 euro al mese (1.800 euro all’anno).

Quali sono le differenze nella durata tra il Reddito di Cittadinanza e l’Assegno di Inclusione per gli over 60?

A differenza del Reddito di Cittadinanza, che viene erogato per 18 mensilità e poi rinnovato per altri 18 mesi dopo un mese di sospensione, l’Assegno di Inclusione sarà concesso per 18 mesi dopo la prima domanda e, a seguito del rinnovo, per 12 mensilità. Non è ancora chiaro se il rinnovo possa andare avanti all’infinito, ma è probabile a condizione che si rispettino i requisiti.

Quali sono i requisiti per richiedere l’Assegno di Inclusione per gli over 60 nel 2024?

Per poter richiedere l’Assegno di Inclusione sarà necessario essere residenti in Italia per almeno 5 anni (di cui gli ultimi 2 anni in modo continuativo), avere un reddito ISEE non superiore a 9.360 euro, avere un reddito familiare inferiore a 6.000 euro annui moltiplicati per la scala di equivalenza, possedere un patrimonio immobiliare non superiore a 30 mila euro, esclusa la casa di abitazione.

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