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Come cambia lo smart working da agosto: nuove regole

Scade il 31 luglio la possibilità di svolgere la prestazione di lavoro in modalità agile al 100%. Vediamo come cambia lo smart working da agosto.

Valerio Pisaniello è un saggista esperto di welfare.
Conoscilo meglio

5' di lettura

Stanno per scadere le regole previste nel decreto riaperture che disciplinano il lavoro agile. Il 31 luglio è il termine ultimo per lo smart working al 100% e le condizioni di lavoro nel settore privato cambieranno. Nel seguente articolo illustreremo come cambia lo smart working da agosto. (scopri le ultime notizie su bonus, Rem, Rdc e assegno unico. Leggi su Telegram tutte le news su Invalidità e Legge 104. Ricevi ogni giorno sul cellulare gli ultimi aggiornamenti su bonus, lavoro e finanza personale: entra nel gruppo WhatsApp, nel gruppo Telegram e nel gruppo Facebook. Scrivi su Instagram tutte le tue domande. Guarda le video guide gratuite sui bonus sul canale Youtube. Per continuare a leggere l’articolo da telefonino tocca su «Continua a leggere» dopo l’immagine di seguito).

INDICE

Come cambia lo smart working da agosto: le novità

Il decreto riaperture ha introdotto importanti novità in tema di smart working. In particolar modo la possibilità concessa fino al 31 luglio di svolgere la prestazione di lavoro in modalità agile (quindi smart working al 100%) anche in assenza degli accordi individuali e a condizione che tale modalità sia compatibile con le caratteristiche della prestazione. Dal 1° agosto ci saranno dei cambiamenti.

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Che cos’è lo smart working?

Sembrerà banale, ma prima di illustrare le varie novità imminenti sarebbe importante spiegare cos’è lo smart working e a cosa serve. Che la pandemia ci abbia consegnato un cambiamento epocale questo si sa. Sono cambiati i modi di vivere e soprattutto è cambiata la modalità di approccio alla socialità, ai rapporti sia individuali sia collettivi. Ciò che prima erano metodi usati in via del tutto straordinari sembrano essere diventati l’ordinarietà.

Lo smart working è uno di questi.  Uno strumento già esistente, ma usato a malapena. Con l’avvento dell’infezione da Covid-19 si è rimodulato tutto.

Quindi, che cosa è lo smart working? Se in italiano il significato di smart woking è “lavoro intelligente”, per il ministero del Lavoro e delle Politiche sociali, «lo smart working (o lavoro agile) è una modalità di esecuzione del rapporto di lavoro subordinato caratterizzato dall’assenza di vincoli orari o spaziali un’organizzazione per fasi, cicli e obiettivi, stabilita mediante accordo tra dipendente e datore di lavoro; una modalità che aiuta il lavoratore a conciliare i tempi di vita e lavoro e, al contempo, favorire la crescita della sua produttività».

A livello normativo, lo smart working è definito all’interno della Legge 22 maggio 2017, n.81.

Come cambia lo smart working da agosto: a chi spetta l’opzione al 100%

Possono usufruire al 100% del lavoro agile i dipendenti del settore privato, genitori di almeno un figlio o una figlia under 14. A condizione che anche l’altro genitore lavori o non sia «beneficiario di strumenti di sostegno al reddito in caso di sospensione o cessazione dell’attività lavorativa». Dal 1° agosto a livello generale si torna allo smart working concordato in azienda, con intese basate spesso su una modalità mista di lavoro in smart working e presenza.

Come cambia lo smart working da agosto per i lavoratori a rischio contagio

Lo stesso discorso, quello di usufruire dello smart working al 100% fino al 31 luglio, vale anche per i lavoratori maggiormente esposti a rischio di contagio, per esempio per via dell’età o della condizione di rischio derivante da immunodepressione, da esiti di patologie oncologiche o dallo svolgimento di terapie salvavita o, comunque, da comorbilità che possono caratterizzare una situazione di maggiore rischiosità accertata dal medico competente, nell’ambito della sorveglianza sanitaria, a condizione che tale modalità sia compatibile con le caratteristiche della prestazione lavorativa. Con la crisi di governo bisognerà vedere se ci saranno i margini per una proroga.

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Come cambia lo smart working da agosto
Come cambia lo smart working da agosto

Come cambia lo smart working da agosto: proroga per le comunicazioni semplificate

Tuttavia, arriva la proroga fino al 31 agosto delle modalità di comunicazione semplificata per lo smart working per tutti i lavoratori del settore privato, senza necessità di sottoscrizione di accordi individuali tra azienda e lavoratori.

Come cambia lo smart working da agosto: i dati

Durante la fase più acuta dell’emergenza, come ha rilevato la ricerca dell’Osservatorio del Politecnico di Milano (qui i dati dal 2018 a oggi), lo smart working ha coinvolto il 97% delle grandi imprese, il 94% delle Pa italiane e il 58% delle Pmi, per un totale di 6,58 milioni di lavoratori agili, circa un terzo dei lavoratori dipendenti italiani, oltre dieci volte più dei 570mila censiti nel 2019.

A marzo 2021, a un anno dal primo lockdown, l’Osservatorio ha stimato che erano 5,37 milioni gli smart worker italiani, di cui 1,95 milioni nelle grandi imprese, 830mila nelle Pmi, 1,15 milioni nelle microimprese e 1,44 milioni nella Pa.

Nel secondo trimestre il numero ha iniziato progressivamente a diminuire fino a 4,71 milioni, con il calo più consistente nel settore pubblico (1,08 milioni), seguito da microimprese (1,02 milioni), Pmi (730mila) e grandi aziende (1,88 milioni).

A settembre il numero degli smart worker si è attestato a 4,07 milioni, contando complessivamente 1,77 milioni di lavoratori agili nelle grandi imprese, 630mila nelle Pmi, 810mila nelle microimprese e 860mila nella Pa.

Tuttavia, questo graduale rientro in ufficio non segna in generale un declino del lavoro agile, al contrario al termine della pandemia le organizzazioni prevedono un aumento degli smart worker rispetto ai numeri registrati a settembre: saranno, infatti, 4,38 milioni i lavoratori che opereranno almeno in parte da remoto (+8%), di cui 2,03 milioni nelle grandi imprese, 700mila delle Pmi, 970mila nelle microimprese e 680mila nella Pa.

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