Quella dei professionisti e lavoratori autonomi è stata senza dubbio l’attesa più lunga per quanto riguarda l’indennità una tantum da 200 euro. Dopo tre mesi, finalmente abbiamo visto la pubblicazione del decreto attuativo e, pochi giorni fa, le istruzioni per fare domanda. In questo articolo approfondiremo come chiedere il bonus 200 euro e l’integrazione di 150 euro per partite IVA (scopri le ultime notizie su bonus, Rem, Rdc e assegno unico. Leggi su Telegram tutte le news su Invalidità e Legge 104. Ricevi ogni giorno sul cellulare gli ultimi aggiornamenti su bonus, lavoro e finanza personale: entra nel gruppo WhatsApp, nel gruppo Telegram e nel gruppo Facebook. Scrivi su Instagram tutte le tue domande. Guarda le video guide gratuite sui bonus sul canale Youtube. Per continuare a leggere l’articolo da telefonino tocca su «Continua a leggere» dopo l’immagine di seguito).
Dopo mesi di attesa, finalmente i lavoratori autonomi e liberi professionisti possono unirsi alle altre categorie destinatarie del bonus 200 euro e possono richiederlo seguendo le procedure delle rispettive casse previdenziali private o dall’INPS in caso di iscrizione presso le specifiche gestioni previdenziali.
Con la pubblicazione del Decreto Aiuti ter, avvenuta lo scorso 23 settembre 2022, i lavoratori autonomi che rientrano nei requisiti previsti, potranno anche accedere all’integrazione del bonus 150 euro.
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Indice
- Come chiedere il bonus 200 euro: al via le domande per partite IVA
- Come chiedere il bonus 200 euro ai lavoratori autonomi: i requisiti
- Come chiedere il bonus 200 euro più 150 euro per partite IVA
- Come chiedere il bonus 200 euro e quando: niente più click day
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Come chiedere il bonus 200 euro: al via le domande per partite IVA
Dopo un’attesa interminabile, cominciata dal 17 maggio 2022 con la pubblicazione del primo Decreto Aiuti (dl 50/2022), finalmente sono partite le domande del bonus 200 euro per lavoratori autonomi e liberi professionisti.
La conferma è arrivata lo scorso lunedì, 26 settembre 2022 alle ore 12, con l’annuncio delle casse di previdenza private che hanno fornito le istruzioni per richiedere il bonus 200 euro insieme all’integrazione di 150 euro introdotta dal Decreto Aiuti ter.
Invece, per gli iscritti alle gestioni previdenziali dell’INPS, l’Istituto ha indicato come chiedere il bonus 200 euro più il bonus 150 euro nell’apposita circolare n. 103 del 26 settembre 2022.
La notizia dell’apertutura delle domande è arrivata dal decreto attuativo, pubblicato con un ritardo di tre mesi il 19 agosto 2022, che costituiva un passaggio necessario per avviare tutte le procedure.
Come anticipato anche dall’Adepp, l’Associazione degli enti previdenziali privati, coloro che hanno i requisiti previsti dal Decreto Aiuti ter potranno richiedere anche l’integrazione di 150 euro nella stessa domanda per il bonus 200 euro.
Ecco perché, nel prossimo paragrafo facciamo un riepilogo dei requisiti da rispettare per accedere ai due bonus una tantum.
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Come chiedere il bonus 200 euro ai lavoratori autonomi: i requisiti
Prima di capire nel dettaglio come chiedere il bonus 200 euro ed eventualmente l’integrazione del bonus 150 per partite IVA, ricordiamo brevemente i requisiti necessari per avere diritto ai due sussidi una tantum.
Dunque, in fase di presentazione della domanda è necessario dichiarare di possedere questi requisiti:
- di essere lavoratore autonomo/libero professionista, non titolare di pensione;
- di non essere percettore delle prestazioni di cui agli articoli 31 e 32 del D.L. n. 50/2022 (Decreto Aiuti);
- di essere lavoratore autonomo e libero professionista già iscritti alle gestioni previdenziali dell’Inps o alle casse di appartenenza alla data di entrata in vigore del Decreto Aiuti, con partita IVA e attività lavorativa avviata
- di non aver percepito nell’anno di imposta 2021 un reddito complessivo superiore all’importo di 35.000 euro e per ottenere anche l’integrazione di 150 euro non superiore a 20.000 euro;
- di essere iscritto alla data del 18 maggio 2022 a una delle gestioni previdenziali dell’INPS o degli enti gestori di forme obbligatorie di previdenza e assistenza di cui al decreto legislativo 30 giugno 1994, n. 509, e al decreto legislativo 10 febbraio 1996, n. 103;
- nel caso di contemporanea iscrizione a diversi enti previdenziali, di non avere presentato per il medesimo fine istanza ad altra forma di previdenza obbligatoria;
- aver eseguito almeno un versamento, totale o parziale, per la contribuzione dovuta alla gestione di iscrizione per la quale è richiesta l’indennità, con competenza a decorrere dal 1° gennaio 2020.
Inoltre l’istanza per essere valida dovrà presentare anche la seguente documentazione:
- una copia del documento di identità in corso di validità;
- una copia del codice fiscale;
- coordinate bancarie o postali per l’accreditamento dell’importo relativo al beneficio.
Nel prossimo paragrafo vedremo come chiedere il bonus 200 euro presso le casse previdenziali di riferimento.
Come chiedere il bonus 200 euro più 150 euro per partite IVA
Nel decreto attuativo pubblicato lo scorso 19 agosto 2022 in riferimento al bonus 200 euro per partite IVA, è specificato che lavoratori e lavoratrici autonome e professionisti e professioniste potranno accedere al bonus una tantum presentando un’apposita domanda in via telematica all’ente previdenziale di riferimento.
Inoltre, per chi è iscritto contemporaneamente a più gestori di forme previdenziali (per esempio l’INPS e a un’altra cassa previdenziale), è necessario inoltrare l’istanza all’INPS.
Ovviamente, prima di procedere con la richiesta bisogna verificare tutte le istruzioni fornite dalla propria cassa previdenziale per evitare di commettere errori e allungare ulteriormente i tempi di attesa.
Per esempio, nella circolare menzionata nel paragrafo precedente, l’INPS ha illustrato come chiedere il bonus 200 euro e l’integrazione di 150 euro per i professionisti e lavoratori iscritti alle gestioni previdenziali dell’Istituto.
Nello specifico, per inviare la domanda tramite il portale online del sito INPS è necessario seguire questi passaggi:
- accedere alla propria area riservata tramite le credenziali digitali SPID, CIE o CNS;
- entrare nella sezione Prestazioni e poi cliccare su Servizi;
- a questo punto, accedere all sezione “Punto d’accesso alle prestazioni non pensionistiche”;
- infine, selezionare la categoria di appartenenza per la quale si intende presentare domanda.
Dopo aver inoltrato la domanda, si potrà utilizzare la stessa procedura per accedere alle ricevute e ai documenti prodotti dal sistema, controllare lo stato di lavorazione della domanda e aggiornare le informazioni relative alle modalità di pagamento.
Chiaramente, chi non ha dimestichezza con i mezzi telematici, potrà affidarsi al Contact Center dell’INPS oppure recarsi presso un CAF o Patronato.

Come chiedere il bonus 200 euro e quando: niente più click day
Dopo aver visto come chiedere il bonus 200 euro e l’eventuale integrazione del bonus 150 euro per partite IVA, concludiamo l’approfondimento con un’altra novità.
Se prima era previsto un click day, che secondo alcune voci sarebbe partito intorno alla metà di settembre, adesso questo non c’è più. Infatti, dal 26 settembre 2022 è possibile inoltrare le domande seguendo le istruzioni delle rispettive casse previdenziali di riferimento, e si avrà tempo per farlo fino al 30 novembre 2022.
Il pagamento sarà effettuato in ordine cronologico di presentazione delle istanze, ma secondo le previsioni nessuno dovrebbe essere escluso; infatti, le risorse attualmente disponibili sono 600 milioni di euro per il bonus 200 euro e 412,5 euro per l’integrazione di 150 euro.
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