Sei una persona allegra ed estroversa? Ti piace stare tra la gente e coinvolgerli in attività creative e divertenti? Allora dovresti scoprire come diventare animatore turistico, un mestiere dinamico e che ti permetterà di “vivere in vacanza“, divertendoti e, soprattutto facendo divertire. Scopriamo insieme cosa fa un animatore turistico, come si diventa e quali sono i guadagni.
Prima di continuare, se stai scegliendo che carriera intraprendere nella tua vita, o se sei curioso di sapere quali percorsi si debbano fare per fare determinate professioni, dai un’occhiata agli articoli che descrivono quali sono i mestieri più ricercati e pagati in Italia, oppure come diventare architetto, doppiatore, notaio, guida turistica, fisioterapista, poliziotto, insegnante di educazione fisica, maestra di scuola elementare o nutrizionista.
Se sei uno studente, poi, non perderti i nostri consigli sui lavori da fare durante il liceo o l’università.
Cosa fa un animatore turistico?
L’animatore o l’animatrice è quella figura che si occupa di organizzare le attività ed intrattenere gli ospiti di hotels, villaggi turistici, campeggi o altre strutture di tipo turistico. Ha, in pratica, il compito di far divertire e svagare le persone, operazione non sempre facile e che richiede, oltre ad una preparazione, anche delle doti personali come la tendenza a istaurare rapporti con le persone, l’essere estroversi e solari.
Nello specifico, comunque, oltre a far divertire, l’animatore turistico cerca di organizzare varie attività durante la giornata e, particolarmente nella fascia che va dalla mattina al pomeriggio, si occuperà di impieghi specifici che ricadono nelle sue “specializzazioni” come:
- animatori “sportivi”: coloro che, magari anche a fronte di una formazione personale, daranno lezioni in varie discipline sportive , organizzeranno tornei, sedute di allenamento e fitness. Tra questi ci saranno anche dei veri e propri istruttori, i quali attraverso specifiche strumentazioni, potranno fare lezioni e sessioni più specifiche in determinati sport.
- animatori “intrattenitori”: sono coloro che hanno il compito di “pensare” ed organizzare la giornata, soprattutto di adolescenti ed adulti, con gare di karaoke, tornei vari, cacce al tesoro e quant’altro possa far divertire i clienti.
- animatori “miniclub”: sono coloro che si dedicano, invece, all’intrattenimento dei più piccoli. A questi animatori, oltre alla pazienza, sarà richiesta un’attenzione particolare vista l’età della “clientela”.
Come diventare animatore turistico?
Un vero e proprio percorso di studi non c’è ma la prima caratteristica da possedere è la volontà di mettersi in gioco. Il lavoro di animatore turistico dà molte soddisfazioni ma, allo stesso tempo, richiede molto impegno, capacità di gestire lo stress e la consapevolezza che si passeranno svariati mesi lontani da casa.
Altro lato da tenere in considerazione è l’età: in media le aziende del settore ricercano persone che abbiano tra i 17 (con autorizzazione dei genitori) e i 35 anni.
Altra caratteristica da possedere è la capacità di adattamento. Spesso, infatti, si dovranno coprire ruoli diversi e il “saper far un po’ di tutto” è una dote fondamentale da avere oltre ad una flessibilità per quanto riguarda turni ed orari.
Un punto a favore e, in molti casi, requisito richiesto è la conoscenza delle lingue: dal classico inglese che oramai è un obbligo in vari settori lavorativi, ad altri idiomi come il francese od il tedesco. Più conoscenze linguistiche si avranno, più punti a favore si riusciranno a raccogliere.
Oltre a questi requisiti generali, potrebbero esserne richiesti di specifici a seconda della mansione: ad un animatore che si candida come Dj sarà chiesta un’approfondita conoscenza della strumentazione, lo stesso a chi farà richiesta di lavoro come tecnico audio/luci. Saranno poi, ad esempio, richieste certificazioni specifiche per chi si candida come istruttore per sport particolari.
Per iniziare la carriera, infine, basterà mandare il proprio CV e una lettera di presentazione ad un Tour Operator o ad un’agenzia di spettacolo, che stia ricercando nuovi animatori. Di solito le ricerche si svolgono prima dell’inizio della stagione di vacanza, così da esaminare i concorrenti e, a seconda del ruolo richiesto, far svolgere degli stage di preparazione alla partenza.

Come diventare animatore turistico: lo stipendio
Oltre a chiederti come diventare animatore turistico, probabilmente, ti domanderai anche quanto si guadagna. La risposta, come spesso accade, è differente: dipende, insomma. Infatti non tutti gli animatori guadagnano lo stesso stipendio. Partiamo con il dire che l’inquadramento legislativo, riferito alla legge n° 217 del 1983, e il dpr n° 203 inquadra l’animatore turistico tra i lavoratori dello spettacolo. Quindi, il datore di lavoro dovrà assumervi attraverso questo tipo di contratto.
Poi, a seconda delle proprie competenze ed esperienza, lo stipendio potrà essere molto variabile, anche perché è un tipo di lavoro stagionale e spesso discontinuo. In media, comunque, per dare una risposta, possiamo affermare che lo stipendio parte da un minimo di 350 euro fino ad arrivare a cifre più alte che possono giungere anche a 1.000 euro.
Bisognerà, come consiglio finale, informarsi sempre bene sull’agenzia o il Tuor Operator per il quale si andrà a lavorare e, soprattutto, prestare attenzione sui contributi, andando sempre a verificare che il proprio datore di lavoro li versi come previsto dalla legge, e, infine, accordarsi con certezza per quanto riguarda vitto ed alloggio.
Potrebbero interessarti anche: