Amanti dello sport e della forma fisica? Ci sono tanti mestieri che possono mettere a frutto questa vostra passione e, tra questi, anche la carriera nella scuola. Oggi, infatti, parleremo del come diventare insegnante di educazione fisica e quindi quali titoli bisogna ottenere e a quali guadagni si può ambire.
Prima di andare avanti, se stai cercando lavoro, dai un’occhiata anche alla nostra rubrica dedicata al mondo del lavoro. Puoi anche scoprire come diventare fisioterapista o nutrizionista.
Il ruolo dell’insegnante di educazione fisica
Spesso, nell’immaginario collettivo, si associa l’ora di “ginnastica” all’ora di libertà. Non è raro che la figura di questo professionista sia sminuita rispetto ad altri colleghi docenti. In realtà questo è un errore sotto vari punti di vista.
Prima di tutto bisogna modificare anche la nostra modalità di chiamare questa materia: dire “educazione fisica” o “ginnastica”, con la formazione che hanno questi insegnanti, non è opportuno: in realtà l’ora a loro assegnata durante la settimana scolastica è da chiamare “Scienze Motorie“. Tale definizione permette una visione più completa di questa importante materia.
Come diventare insegnante di educazione fisica: le mansioni
Ma cosa fa un insegnante di “Scienze Motorie”? Non serve solo ad alzare la media! Bisogna scardinare questa concezione di “materia secondaria”: il professore di educazione fisica è, prima di tutto, un professionista laureato che ha il compito di educare i suoi alunni al vivere sano, insegnando a fare movimento, esercizi fisici, dando consigli sull’alimentazione e su un corretto stile di vita.
È il professore che, più di altri, dovrà trasmettere ai suoi allievi l’importanza del benessere fisico e la conoscenza del proprio corpo.
In una società dove l’obesità giovanile, problemi alimentari, sedentarietà e malattie alimentari sono sempre più diffuse (come il diabete o problemi al cuore dovuti da eccesso di colesterolo), di come l’educazione, già dalle prime classi, ad una vita sana possa avere delle ripercussioni su tutti gli aspetti della propria esistenza e che se i propri allevi riusciranno a recepire adeguatamente i consigli di questo professionista, potranno ambire ad avere una condizione fisica di qualità anche anni dopo l’uscita dal sistema scolastico, con una consapevolezza sicuramente più approfondita di tutti i comportamenti da avere per evitare problemi fisici.
Una vera e propria missione, quindi, quella dell’insegnante di educazione fisica, che fa di questa figura una delle più importanti all’interno del sistema scolastico, e che meriterebbe, di certo, più spazio e considerazione.
Come si fa a diventare professore di educazione fisica
Abbiamo visto di cosa si dovrebbe occupare questo professore, ma qual è il percorso per diventarlo?
Partiamo col dire che bisogna essere laureati e non basta la triennale. Bisognerà concludere un percorso quinquennale con la specializzazione in una delle seguenti classi di laurea:
- Organizzazione e Gestione dei Servizi per lo Sport e le Attività Motorie (LM-47)
- Scienze e Tecniche delle Attività Motorie Preventive e Adattate (LM-67)
- Scienze e Tecniche dello Sport (LM-68)

Una volta conseguita la laurea, per concludere il concorso ed iscriversi alle graduatorie ed entrare nella scuola, bisogna ottenere i 24 Cfu nelle discipline antropo-psico-pedagogiche e poter poi intraprendere il percorso Fit (Formazione Iniziale e Tirocinio) come previsto dalla normativa introdotta dalla riforma detta “Buona Scuola“. Alla fine di questo percorso si potrà ottenere la nomina.
C’è un’altra novità da sottolineare: grazie alle nuove disposizioni legislative, anche per insegnare educazione fisica alle elementari occorrerà una laurea nelle classi indicate sopra. Fino ad ora, invece, l’insegnamento di questa materia era tenuto da un insegnante generico.
Va aggiunto che la riforma dello sport, entrata in vigore quest’anno, ha istituito la figura di “chinesiologo“, cioè esperto del movimento, per chi si laurea in Scienze Motorie.
Quanto guadagna un insegnate di educazione fisica?
Una volta assunti nella Scuola, la retribuzione sarà stabilita dalle tabelle statali e, come ogni altro insegnante, lo stipendio dipenderà dagli anni di anzianità di servizio: si partirà dai 1.250 euro al mese per i neo-iscritti in ruolo fino ad arrivare ad un massimo di 1.900 euro per chi è quasi a fine carriera.
L’aumento dello stipendio, in media, si avrà ogni 5 anni a seguito degli avanzamenti di carriera.
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