Come fare un accordo prematrimoniale in Italia e che valore ha? Lo diciamo subito, per la giurisprudenza quel patto è nullo. Ma è anche vero che quando un giudice deve pronunciarsi sulla fine di un matrimonio (separazione o divorzio) quell’accordo potrebbe avere un peso. In Italia esistono altre forme di tutela del patrimonio dei singoli coniugi. Vediamo nel dettaglio. (scopri le ultime notizie su bonus, Rdc e assegno unico, su Invalidità e Legge 104, sui mutui, sul fisco, sulle offerte di lavoro e i concorsi attivi. Leggile gratis su WhatsApp, Telegram e Facebook).
Indice
Definizione di accordo prematrimoniale
Un accordo prematrimoniale è un contratto scritto tra due persone che hanno intenzione di sposarsi. Questo documento stabilisce come verranno divisi i beni, le proprietà e le responsabilità finanziarie se il matrimonio dovesse terminare a causa di una separazione o di un divorzio.
Contesto internazionale e italiano
Contesto internazionale
- Comune in molti Paesi: specialmente negli Stati Uniti, dove è una prassi consolidata.
- Valenza legale: generalmente riconosciuta e può essere vincolante in caso di separazione.
Contesto italiano
- Meno comune: l’Italia ha una visione diversa degli accordi prematrimoniali rispetto a paesi come gli USA.
- Valenza legale: come stabilito dalla riforma civile del 2022, tali accordi sono considerati non validi nel sistema giuridico italiano.
Tipologie di accordi prematrimoniali
Tipologia | Descrizione |
---|---|
Prima del matrimonio | Accordi redatti prima della celebrazione nuziale. Riguardano la gestione di alcuni aspetti del matrimonio in previsione di eventuali crisi. |
Dopo il matrimonio | Accordi stipulati a seguito della celebrazione. Vengono solitamente redatti quando emergono questioni specifiche da risolvere, soprattutto in fase di separazione o divorzio. |
Tentativi di introduzione in Italia
L’accordo prematrimoniale non ha dunque valenza legale in Italia, ma ci sono stati vari tentativi di introdurlo attraverso disegni di legge. Ad esempio:
- d.d.l. S-1151: presentato alla presidenza del Senato della Repubblica il 19 marzo 2019. Proponeva di rivedere e integrare il codice civile, al fine di consentire la stipula di questi accordi, rispettando però determinate normative e diritti fondamentali.
Elementi chiave da considerare
- Diritti fondamentali: un accordo prematrimoniale non può violare i diritti fondamentali della persona.
- Ordine pubblico e buon costume: l’accordo deve rispettare le normative e i valori della società.
- Rapporti personali e patrimoniali: l’accordo può regolare sia gli aspetti personali che quelli patrimoniali del matrimonio.
- Crisi del rapporto: l’accordo può prevedere le misure da adottare in caso di crisi matrimoniale.
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Diritti e doveri “indisponibili”
All’interno del contesto matrimoniale italiano, esistono alcuni diritti e doveri che sono considerati “indisponibili”. Si tratta di principi fondamentali che non possono essere alterati, ignorati o scartati attraverso un accordo prematrimoniale o qualsiasi altro mezzo legale. Ma quali sono questi diritti e doveri e perché sono così cruciali?
Definizione di “indisponibili”
In termini legali, quando si parla di diritti o doveri “indisponibili”, ci si riferisce a quegli aspetti che non possono essere oggetto di negoziato o modifica. Sono sacrosanti nel contesto matrimoniale e rappresentano il fondamento su cui il matrimonio è costruito nel sistema legale italiano.
Principali diritti e doveri indisponibili
Ecco un elenco dettagliato di questi principi fondamentali:
- Fedeltà: i coniugi sono obbligati a rimanere fedeli l’uno all’altro durante la durata del matrimonio.
- Figli: qualsiasi decisione relativa ai figli, come l’educazione o la cura, non può essere predeterminata in un accordo. La legge protegge i diritti dei minori.
- Coabitazione: entrambi i coniugi hanno il diritto di coabitare nella stessa abitazione.
Eccezioni e limitazioni
Sebbene ci siano questi principi fondamentali, esistono ulteriori eccezioni e limitazioni:
- Dinamiche sessuali: gli accordi che cercano di regolare le dinamiche sessuali tra i coniugi sono nulli.
- Responsabilità finanziarie: se un accordo cerca di addebitare tutte le spese su un solo coniuge, viene considerato nullo.
- Gestione dei figli: tentare di predefinire la gestione dei figli in un accordo è altresì considerato invalido.
Perché sono indisponibili?
Questi diritti e doveri sono al centro dell’istituzione del matrimonio. Garantiscono che il matrimonio rimanga una unione egualitaria e proteggono i diritti di entrambi i coniugi e dei loro figli. Qualsiasi tentativo di aggirare questi principi fondamentali è visto come una violazione dell’essenza stessa del matrimonio.
Come vedremo nei paragrafi successivi in Italia sono attive altre procedure (rispetto all’accordo prematrimoniale) per tutelare il patrimonio dei singoli coniugi durante il matrimonio. Vediamo quali.
Strumenti per regolamentare la vita di coppia
Il matrimonio e la convivenza sono legami affettivi, ma presentano anche aspetti legali e patrimoniali che possono avere impatti significativi sulla vita dei partner. In Italia esistono diversi strumenti giuridici che permettono alle coppie di gestire e organizzare questi aspetti. Ecco una panoramica di alcuni degli strumenti più utilizzati.
Regime patrimoniale del matrimonio
In Italia, esistono due regimi patrimoniali tra i coniugi:
- Comunione dei beni: in questo regime, tutto ciò che viene acquistato o guadagnato durante il matrimonio appartiene ad entrambi i coniugi. Alcune eccezioni includono i beni personali e quelli ereditati.
- Separazione dei beni: ogni coniuge mantiene la proprietà dei beni che ha acquisito, sia prima che durante il matrimonio.
Le coppie possono scegliere il regime patrimoniale che preferiscono al momento della celebrazione del matrimonio o anche dopo, cambiando il regime attraverso una scrittura privata autenticata.
Fondi patrimoniali familiari
Le coppie possono decidere di creare un fondo patrimoniale, mettendo da parte dei loro beni (come immobili o titoli) per supportare le necessità della famiglia. Questi beni sono protetti dai creditori e possono essere utilizzati solo per necessità familiari.
Società tra coniugi
In alcuni casi, i coniugi possono decidere di creare una società per gestire insieme un’attività commerciale o professionale. Questo permette loro di dividere i profitti e le responsabilità in base alle loro competenze e contributi.
Donazioni tra coniugi
Le donazioni tra coniugi sono ora consentite in Italia, ma seguono regole precise:
- Donazioni di modico valore: queste donazioni possono essere fatte senza la necessità di un atto pubblico. Esempi includono piccoli regali o somme di denaro.
- Donazioni di valore elevato: queste donazioni devono essere formalizzate attraverso un atto pubblico e la presenza di almeno due testimoni. Se la donazione supera 1 milione di euro, verrà applicata un’imposta sulle donazioni al 4% sul valore eccedente.
- Donazioni con obbligazioni: ad esempio, se un coniuge dona una somma di denaro all’altro, ma pone delle condizioni (come l’uso della somma solo per l’istruzione dei figli), queste condizioni devono essere rispettate.
Cosa fare in caso di stipula
Se una coppia decide di utilizzare uno degli strumenti giuridici che abbiamo citato, deve seguire alcuni passi:
- Consulenza legale: è fondamentale affidarsi a un avvocato o a un notaio per assicurarsi che l’accordo rispetti le leggi italiane e protegga gli interessi di entrambi i partner.
- Valutazione: discutere e valutare attentamente le esigenze e le aspettative di entrambi i partner.
- Stipula dell’accordo: una volta raggiunto un accordo, è necessario stipulare l’accordo in presenza di un professionista del diritto che ne garantisca la validità.
Nota: è importante ricordare che qualsiasi accordo che riguarda aspetti personali, come i figli o la coabitazione, non può essere incluso in questi strumenti giuridici.

FAQ (domande e risposte)
Gli accordi prematrimoniali sono validi in Italia?
No, gli accordi prematrimoniali, come tali, sono considerati nulli nel sistema giuridico italiano. Tuttavia, alcuni di questi accordi, pur essendo tecnicamente non validi, potrebbero comunque avere un peso in sede giudiziale, in particolare quando un giudice deve pronunciarsi sulla fine di un matrimonio, ad esempio in caso di separazione o divorzio.
Che cosa ha stabilito la riforma civile del 2022 sugli accordi prematrimoniali?
La riforma civile del 2022 ha escluso la possibilità degli “prenuptial agreements” o accordi prematrimoniali, seguendo una prassi già consolidata nel sistema giuridico italiano. Anche se proposte di legge sono state presentate per introdurre tali accordi, attualmente non sono parte dell’ordinamento italiano.
Cosa sono gli accordi redatti dopo la celebrazione del matrimonio?
Questi accordi, stipulati dopo la celebrazione del matrimonio, sono contratti che le coppie possono redigere per definire alcune questioni che potrebbero sorgere durante il corso del loro matrimonio o in vista di una possibile separazione o divorzio. Questi accordi sono diversi dagli accordi prematrimoniali e possono riguardare vari aspetti della vita coniugale.
Perché la Cassazione considera nulli gli accordi prematrimoniali?
La Cassazione italiana considera nulli gli accordi prematrimoniali perché violano alcune norme imperative del codice civile. Più specificamente, gli accordi che limitano o regolano diversamente ciò che è già stabilito dalla legge riguardo ai pilastri del matrimonio – come la fedeltà, i figli, e la coabitazione – sono considerati invalidi. Ad esempio, sono nulli gli accordi che influenzano le dinamiche sessuali, che impongono tutte le spese a carico di un solo coniuge, o che decidono sulla gestione dei figli.
Quali strumenti giuridici regolamentano la vita di coppia in Italia?
In Italia, esistono vari strumenti giuridici che regolamentano la vita di coppia:
- Regime patrimoniale del matrimonio: Questo permette alle coppie di scegliere tra comunione o separazione dei beni, e possono anche cambiarlo dopo la celebrazione del matrimonio.
- Donazioni tra coniugi: Grazie all’intervento della Corte Costituzionale, ora le donazioni tra coniugi sono consentite, ma seguono regole specifiche.
- Contratto di convivenza tra non coniugi: Questo è un accordo tra conviventi che stabilisce le regole e le conseguenze della loro convivenza.
- Fondi patrimoniali familiari e società tra coniugi: Questi sono strumenti che le coppie possono utilizzare per regolare questioni economiche e patrimoniali.
È fondamentale ricordare che, anche se esistono questi strumenti, accordi specifici che cercano di prevedere o regolare una futura crisi matrimoniale sono considerati nulli.