Come non farsi pignorare lo stipendio se sei un debitore inseguito da creditori e da atti esecutivi. Naturalmente come farlo rispettando la legge, ma senza correre il rischio di subire la reazione di chiede il rimborso di un debito.
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O almeno come cercare di rendere la situazione meno disastrosa.
Partendo da un presupposto: uno stipendio può essere sempre pignorato.
Come non farsi pignorare lo stipendio: un sistema illegale
C’è un sistema illegale, utilizzato da molti. Ma, appunto, è fuorilegge. E mette a rischio sia il debitore, sia il datore di lavoro compiacente.
Ovvero: farsi licenziare e ricevere lo stipendio a nero (e magari percepire anche la Naspi).
Il datore di lavoro rischia sanzioni amministrative (per il lavoratore irregolare), e il dipendente un accertamento fiscale.
Sarà anche una strada utilizzata, ma francamente è sconsigliabile.
E non rientra tra quelle legali.
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Come non farsi pignorare lo stipendio: prelievo conto corrente
Per rispondere alla domanda su come non farsi pignorare lo stipendio, rientriamo nella legalità.
Uno dei sistemi possibili è quello di effettuare i prelievi sul conto corrente dove accrediti lo stipendio. In questo modo il creditore non può aggredire lo stipendio.
Questo sistema funziona se il creditore non ha effettuato nel frattempo il pignoramento del conto corrente. Se è un privato ci vorrà un po’ di tempo (serve un titolo esecutivo, quindi una sentenza, un decreto ingiuntivo, e così via). Se ad agire è invece l’Agenzia delle Entrate, niente da fare: i tempi dell’ente riscossore sono molto più rapidi. La cartella esattoriale è già un titolo esecutivo.
Come non farsi pignorare lo stipendio: lo stipendio su un altro conto
Certo l’alternativa sarebbe quella di farsi accreditare lo stipendio su un altro conto (del marito/moglie). Il creditore dovrebbe ricominciare la procedura da capo e venire a conoscenza del conto prima di poter agire di nuovo..
Ma è pur vero che il pignoramento può essere attivato alla fonte, direttamente all’azienda che eroga lo stipendio. In questo caso il creditore potrebbe pignorare, mese dopo mese, un quinto dello stipendio, senza aspettare che passi prima per un conto corrente.
Come non farsi pignorare lo stipendio: i tre debiti
Ma se uno stipendio è già pignorato (del quinto), può ricevere un secondo pignoramento? Può subire il pignoramento di due quinti dello stipendio?
Dipende dal tipo di debiti.
Ne esistono tre:
- debiti alimentari, per il mantenimento dell’ex coniuge o dei figli;
- debiti fiscali, quelli in genere pretesi dall’Agenzia delle Entrate e Riscossione;
- debiti diversi, tutto il resto (dalle banche al condominio).
Ora se i debiti sono della stessa natura (rientrano nella fattispecie “diversi”), è possibile un solo pignoramento. Se sono di natura diversa (fiscali e alimentari, per esempio), possono essere applicati due pignoramenti. Ma non è possibile superare la soglia del 50% dello stipendio.
Come non farsi pignorare lo stipendio in questo caso? Ricordiamo sempre le tre tipologie di debito.
Per bloccarne uno l’altro deve essere della stessa natura.
Mettiamo che il debito rientri in una natura “diversa”, e sia stato contratto con una banca o una finanziaria.
Come non farsi pignorare lo stipendio: la cambiale dell’amico
Il nostro furbo debitore potrebbe firmare una cambiale a un amico e farsi pignorare il quinto dello stipendio. In questo modo bloccherebbe la procedura che un altro creditore (vero), sta avviando nei suoi confronti. E il quinto dello stipendio sarebbe salvo.

Come non farsi pignorare lo stipendio: il ricorso
Come non farsi pignorare lo stipendio facendo ricorso?
Certo, il ricorso è una delle strade possibili per evitare il pignoramento dello stipendio o comunque ritardarlo.
Ma devono esistere delle motivazioni credibili. In genere quelle che hanno la possibilità di avere successo sono queste:
- sono trascorsi oltre 90 giorni dall’atto di precetto;
- mancata notifica dell’atto di precetto;
- prescrizione del credito;
- errore nella quantificazione del credito;
- pagamento del debito prima del pignoramento.
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