Come non pagare le tasse in Italia legalmente? (scopri le ultime notizie su bonus, Rem, Rdc e assegno unico. Leggi su Telegram tutte le news su Invalidità e Legge 104. Ricevi ogni giorno sul cellulare gli ultimi aggiornamenti su bonus, lavoro e finanza personale: entra nel gruppo WhatsApp, nel gruppo Telegram e nel gruppo Facebook. Scrivi su Instagram tutte le tue domande. Guarda le video guide gratuite sui bonus sul canale Youtube. Per continuare a leggere l’articolo da telefonino tocca su «Continua a leggere» dopo l’immagine di seguito).
Nel nostro Paese ci sono modi legali per non pagare le tasse o pagarne di meno.
Non si tratta ovviamente né di evasione né di elusione, ma solo di norme che probabilmente non conosciamo. Scopriamo nell’articolo come non pagare le tasse in Italia legalmente.
Indice
- Come non pagare le tasse in Italia legalmente: il regime forfettario
- Come non pagare le tasse in Italia legalmente: le start up
- Come non pagare le tasse in Italia legalmente: fare beneficenza
- Ricevi tutte le news sempre aggiornate su bonus e lavoro.
Come non pagare le tasse in Italia legalmente: il regime forfettario
Come non pagare le tasse in Italia legalmente? Iniziamo con il dire che non esistono modi per dichiarare meno entrate e pagare meno tasse o non pagarle affatto. Chi lo fa commette un reato ed è perseguibile dalla legge. L’unico modo per tentare di risparmiare su tasse è imposte è osservare la legge.
Ma ci sono modalità per pagare le tasse al 15% o addirittura al 5%, totalmente legali. Stiamo parlando del regime forfettario, che ha sostituito il precedente regime dei minimi.
Chi decide di aprire un’attività freelance con regime forfettario vedrà sostituire tutte le imposte in una sola, calcolata tramite un’aliquota del 15% o del 5% (nei primi cinque anni di attività).
Le operazioni effettuate in regime forfettario sono calcolate in franchigia IVA, ossia non si deve calcolare alcuna maggiorazione rispetto al compenso richiesto al committente.
Scopri la pagina dedicata al fisco e alle tasse.
Ecco perché un freelance in regime forfettario può permettersi di presentare dei prezzi più bassi rispetto a chi è in regime ordinario e deve calcolare l’IVA in fattura.
Il regime forfettario non presenta una vera e propria contabilità, in quanto non richiede la registrazione delle fatture emesse e ricevute. L’unico obbligo, a tal proposito, è quello di conservare tutte le fatture, indicando la numerazione con ordine progressivo.
Da luglio 2022 anche i forfettari che superano i 25 mila euro di fatturato all’anno sono tenuti alla fatturazione elettronica.
Coloro che sono in regime forfettario non sono tenuti agli adempimenti IVA, alla tenuta dei registri contabili, alla presentazione dell’esterometro e degli studi di settore.
Il risparmio sulle tasse è evidente, considerato che si paga una aliquota forfettaria del 15% o del 5% sul fatturato.
Ma come si calcola il reddito imponibile?
- moltiplica il fatturato per il coefficiente di redditività del tuo codice ATECO;
- deduci la somma versata per i contributi;
- questo è il reddito imponibile sul quale calcolare le tasse.
Facciamo un esempio: 20.000 euro di fatturato * 78% (coefficiente codice ATECO) = 15.600 Euro.
15.600 – 2.000 (di contributi previdenziali versati alla gestione separata INPS) = 13.600 euro è il reddito imponibile. Su questo deve essere calcolato il 15% (2.040 euro) o il 5% (680 euro).
Entra nella community di TheWam e ricevi tutte le news su WhatsApp, Telegram e Facebook. Scopri le ultime offerte di lavoro sempre aggiornate nella tua zona.
Come non pagare le tasse in Italia legalmente: le start up
Come non pagare le tasse in Italia legalmente? Si può pagare ancora meno dell’aliquota del 15% prevista per i regimi forfettari? Sì, se si rispettano le norme relative al forfettario e alle start-up.
Nei tre anni precedenti all’apertura della nuova P. IVA, il soggetto non deve aver esercitato attività artistica, professionale o d’impresa (neanche in forma familiare / associata).
La nuova attività non deve essere la mera prosecuzione di un’altra attività esercitata in precedenza. Il fatturato non deve superare i 65 mila euro. In questo modo, e per i cinque anni successivi all’apertura, si potrà pagare solo il 5% delle tasse.
Chi vuole passare dal regime ordinario al forfettario, allo scopo di pagare meno tasse, può farlo solamente se non sussistono cause di esclusione.
Inoltre bisogna rispettare questi limiti:
- fatturato non maggiore di 65 mila euro;
- 20 mila euro massimo di spese di assunzione staff;
- se l’attività si affianca ad un rapporto di lavoro dipendente, il fatturato non può superare i 30 mila euro.

Come non pagare le tasse in Italia legalmente: fare beneficenza
Come non pagare le tasse in Italia legalmente? Un altro modo legale per non pagare le tasse in Italia è quello di fare beneficenza ad organizzazioni no profit, a società sportive dilettantistiche.
Fare donazioni a questi enti o società si traduce in uno sconto fiscale del 25%. Un quarto delle imposte in meno.
Ma si può fare ancora di più. Si può costituire la propria ONLUS, la propria fondazione o la propria società sportiva.
In questo modo non solo si pagherà il 25% in meno di tasse, ma si potrà incassare anche il 5 per mille versato dai cittadini e le donazioni volontarie.
C’è chi invece sceglie di evitare di pagare le tasse costituendo società fantasma o fantoccio. Questo metodo, però, non è legale e costituisce un illecito. In pratica si costituisce una società per farla diventare una “testa di paglia” a cui intestare tutti i beni.
Dopo averla costituita, si decide un «finanziamento soci» alla stessa società la quale compra il bene, ad esempio, un’auto. L’atto non viene comunicato all’Agenzia delle Entrate e così il socio, di fatto vero utilizzatore del bene, non viene «intercettato» dal redditometro.
Ma, ripetiamo, questo è un illecito e se scoperto porterebbe a seri problemi legali. Solo i metodi precedentemente elencati sono legali.
Come non pagare le tasse in Italia legalmente? Ecco gli articoli preferiti dagli utenti su mutui, prestiti e risparmio personale: