Come prendere casa in affitto senza busta paga

Come prendere casa in affitto senza busta paga, le alternative possibili, le più frequenti e quelle meno utilizzate. Sempre più spesso, con l’aumento delle locazioni ancora di più, i proprietari degli immobili si tutelano da eventuali inquilini morosi. Vediamo come bisogna comportarsi.

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6' di lettura

Come prendere casa in affitto senza busta paga, una situazione che riguarda molte persone, soprattutto in questo periodo. (scopri le ultime notizie su bonus, Rem, Rdc e assegno unico. Leggi su Telegram tutte le news su Invalidità e Legge 104. Ricevi ogni giorno sul cellulare gli ultimi aggiornamenti su bonus, lavoro e finanza personale: entra nel gruppo WhatsApp, nel gruppo Telegram e nel gruppo Facebook. Scrivi su Instagram tutte le tue domande. Guarda le video guide gratuite sui bonus sul canale Youtube. Per continuare a leggere l’articolo da telefonino tocca su «Continua a leggere» dopo l’immagine di seguito).

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Il costo delle locazioni è aumentato in tutto il Paese. In alcune zone (come Milano o Roma) gli affitti delle case sono diventato insostenibili. Ma non solo, i proprietari degli immobili chiedono sempre più garanzie agli inquilini, per avere una ragionevole sicurezza che chi prende la casa in locazione non avrà problemi a pagare il canone mensile.

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Precisiamo, perché è sempre importante, che la normativa italiana non impedisce certo a disoccupati, precari, lavoratori part time di prendere in affitto un immobile. L’unica condizione richiesta è che si sia in grado di pagare il canone.

Oltretutto, se gli immobili venissero affidati solo a persone con adeguate garanzie, sarebbero tante le persone che rischierebbero di non trovare nulla.

Ma, appunto, se l’inquilino non può esibire una busta paga come garanzia, quali sono le alternative possibili?

Vediamo.

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Come prendere casa in affitto senza busta paga: la garanzia

La soluzione più semplice per prendere in locazione un immobile, anche in assenza di una busta paga o di un’altra rendita fissa, può essere offerta dalla presenza di un garante o cofirmatario del contratto di locazione.

Il garante, quasi sempre un parente, deve dichiarare che sarà pronto a intervenire economicamente qualora l’inquilino non fosse in grado di onorare le mensilità della locazione. Una sorta di fideiussione bancaria.

Le garanzie possono essere di due tipologie diverse:

  • nel primo caso il proprietario dell’immnobile agisce nei confronti del garante solo dopo aver tentato di farsi pagare il dovuto dall’inquilino;
  • nel secondo caso il proprietario dell’immobile può rivolgersi al garante senza avere prima la necessità di avviare delle azioni legali nei confronti dell’inquilino moroso.

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Come prendere casa in affitto senza busta paga: cofirmatario

Se invece del “semplice” garante, ci sarà il cofirmatario del contratto di locazione, saranno due gli affittuari (conduttori). Uno reale, l’altro virtuale, che dovrà comunque essere pronto a intervenire nel caso l’inquilino “vero” si dimostri moroso.

In questo caso, con la doppia firma sul contratto di locazione, il proprietario dell’immobile avrà la libertà per agire con il recupero delle mensilità non versate sia nei confronti dell’inquilino, sia del cofirmatario (garante).

Come prendere casa in affitto senza busta paga: banca

Se chi intende prendere in locazione un immobile è privo di busta paga ma ha sul conto corrente una somma non irrilevante, la banca può rilasciare una attestazione. Non sarà rivelato il saldo (per ovvie ragioni di privacy), ma l’istituto di credito potrà dichiarare che il cliente ha la liquidità necessaria per far fronte al canone mensile.

Come prendere casa in affitto senza busta paga: redditi

Senza busta paga può avere un peso la dichiarazione dei redditi, magari quella riferita agli ultimi anni. Potrebbe essere una soluzione, anche se presuppone che la persona interessata, parliamo dell’inquilino, sia disposto a “mettere in piazza” tutte le sue capacità economiche.

Come prendere casa in affitto senza busta paga: anticipo

Una forma di “protezione” per il proprietario è fornita dall’anticipo, che riguarda in genere non più di tre mensilità. Si tratta di una cauzione, che viene poi scalata negli ultimi mesi del contratto. Serve anche per garantire il locatore da eventuali danni causati dall’inquilino all’appartamento.

E’ anche vero, comunque, che i tre mesi di anticipo (o cauzione) sono una consuetudine nei contratti di affitto e quindi vengono chiesti con o senza busta paga. Non rappresentano quindi una forma di garanzia sufficiente ad assicurare e il proprietario dell’immobile da eventuali morosità.

Oltretutto se l’affittuario non è in grado di versare tutte insieme le tre mensilità richieste dal locatore, si può ricorrere alle cambiali (con scadenza a un paio di anni). Il proprietario le incasserebbe nel caso l’inquilino si rivelasse moroso. 

Ma anche questo sistema lascia più dubbi che certezze (oltretutto l’affittuario potrebbe essere protestato).

Come prendere casa in affitto senza busta paga: assicurazione

C’è un’altra chance, ma pesa tutta sul proprietario dell’immobile: la stipula di una assicurazione che copra le eventuali morosità dell’inquilino. In questo caso il locatore riceverebbe un sostegno da parte della compagnia assicurativa. La soluzione non è frequente, perché il locatore dovrebbe accollarsi una ulteriore spesa (oltre alle tasse sulla casa e l’Irpef).

Come prendere casa in affitto senza busta paga: subaffitto

L’ultima alternativa per chi non può esibire una busta paga o una rendita mensile garantita è costituita dal subaffitto.

Con il subaffitto è un inquilino che affitta a un altro inquilino. Ma il contratto di affitto è gestito dal primo, che dovrà anche materialmente effettuare il pagamento mensile al proprietario dell’immobile.

Come prendere casa in affitto senza busta paga
Nell’immagine un uomo calcola il peso del canone di locazione sulle sue finanze

Come prendere casa in affitto senza busta paga: conclusione

E dunque le modalità più semplice per stipulare un contratto di locazione in assenza di busta paga sono queste:

  • mostrare al proprietario la propria dichiarazione dei redditi;
  • la presenza di un garante o cofirmatario;
  • la costituzione di una fideiussione a garanzia del pagamento dei canoni mensili;
  • esibire al proprietario dell’immobile un documento ufficiale della banca che attesti la solidità economica dell’affittuario.
  • subaffitto

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