Come rinunciare alla 104 quando si è impossibilitati ad assistere un familiare con disabilità? Ne parliamo in questo articolo (scopri le ultime notizie su bonus, Rem, Rdc e assegno unico. Leggi su Telegram tutte le news su Invalidità e Legge 104. Ricevi ogni giorno sul cellulare gli ultimi aggiornamenti su bonus, lavoro e finanza personale: entra nel gruppo WhatsApp, nel gruppo Telegram e nel gruppo Facebook. Scrivi su Instagram tutte le tue domande. Guarda le video guide gratuite sui bonus sul canale Youtube. Per continuare a leggere l’articolo da telefonino tocca su «Continua a leggere» dopo l’immagine di seguito).
Il sito Invalidità e diritti ha condiviso diversi articoli sul tema Legge 104 e sulle agevolazioni ad essa collegate. Per quanto riguarda i permessi lavorativi è interessante questo approfondimento sull’abuso dell’agevolazione e sul caso di un lavoratore punito con 7 mesi senza stipendio. In questi articoli si è parlato dei permessi per chi assiste un lavoratore disabile, di come funzionano i permessi nei giorni festivi, di cosa succede quando il titolare della 104 viene trasferito senza il suo consenso e di cosa accade se il datore di lavoro nega il congedo straordinario.
INDICE:
- A chi spetta la 104?
- Come rinunciare alla 104?
- Ricevi tutte le news sempre aggiornate su bonus e lavoro e informati sui diritti delle persone invalide e la Legge 104
A chi spetta la 104?
La Legge 104, all’articolo 33, consente alla persona con disabilità di essere assistita dal familiare che soddisfi i requisiti previsti dall’ordinamento.
Chi si prende cura di un figlio, del coniuge (o del partner dell’unione civile o del convivente more uxorio) o di un familiare con disabilità ha diritto ai permessi lavorativi: 3 giorni al mese, fruibili anche frazionandoli in ore.
I permessi lavorativi della Legge 104 spettano a:
- genitori;
- coniuge, partner dell’unione civile o convivente more uxorio;
- parenti e affini entro il 2° grado;
- parenti e affini entro il 3° grado, se i genitori o il coniuge, o la parte dell’unione civile, o il convivente del disabile hanno compiuto 65 anni, oppure sono affetti da patologie invalidanti permanenti, deceduti o mancanti.
Il diritto può essere concesso anche al familiare lavoratore se nel nucleo familiare del disabile ci sono familiari conviventi che non lavorano, idonei a prestare assistenza oppure quando sono presenti altre forme di assistenza pubblica o privata (badanti o strutture no profit).
Scopri la pagina dedicata ai benefici connessi alla Legge 104.
La persona che intendesse fornire assistenza per fruire dei permessi, potrà agire a prescindere dalla presenza o meno, nel nucleo familiare, di altri soggetti, in possesso dei requisiti previsti, legittimati a prestare assistenza.
Il richiedente, infatti, non è tenuto ad acquisire alcuna dichiarazione di rinuncia da parte degli altri membri del suo nucleo familiare.
Può accadere, però, che per motivi personali, di salute o lavorativi, il “referente unico” dell’assistito non sia più in grado di ricoprire l’incarico e chieda di rinunciare alla 104. Nei prossimi paragrafi vedremo insieme come rinunciare alla 104.
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Come rinunciare alla 104?
Come rinunciare alla 104? Quando il caregiver originario è impossibilitato a prestare assistenza al familiare con disabilità può rinunciare alla 104.
In questo caso si provvede alla sostituzione del caregiver con un altro familiare in grado di fornire un’assistenza, non necessariamente quotidiana, ma che sia sistematica e adeguata alle esigenze della persona con disabilità grave.
Chi subentra deve presentare domanda all’INPS e al proprio datore di lavoro.

Alla domanda va allegato un documento in cui si dichiara:
- di essere parente della persona con handicap grave ed il grado di parentela;
- il periodo in cui presterà l’assistenza al posto del caregiver familiare;
- il motivo per cui deve sostituire il beneficiario principale.
Come rinunciare alla 104? Invece, il caregiver originario che vuole rinunciare alle agevolazioni della 104, dovrà presentare regolare richiesta di rinuncia all’INPS e al proprio datore di lavoro.
Non è esiste un vero e proprio modulo da compilare, ma nel link in basso potrete scaricare un esempio della comunicazione da inoltrare all’istituto e all’azienda per cui si lavora.
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