Come risparmiare con la partita iva: tasse e agevolazioni

Scopri come risparmiare con la partita iva in questo approfondimento.

6' di lettura

In questa breve guida andremo a scoprire se e come risparmiare con la partita iva (scopri le ultime notizie su mutui e prestiti. Leggi su Telegram tutte le news sulla finanza personale. Ricevi ogni giorno sul cellulare gli ultimi aggiornamenti su bonus, lavoro e finanza personale: entra nel gruppo WhatsApp, nel gruppo Telegram e nel gruppo Facebook. Scrivi su Instagram tutte le tue domande. Guarda le video guide gratuite sui bonus sul canale Youtube. Per continuare a leggere l’articolo da telefonino tocca su «Continua a leggere» dopo l’immagine di seguito).

Indice

Come risparmiare con la partita iva? È davvero possibile?

Come risparmiare con la partita iva? Semplice, riducendo la tassazione. Per chi ha la partita iva e possiede determinati requisiti c’è la possibilità di pagare meno tasse aderendo al regime forfettario. Si tratta di un regime recentissimo, introdotto nel 2014 attraverso la Legge 190, che viene anche definito “agevolato” poiché porta una serie di vantaggi rispetto al regime ordinario. Vediamoli subito.

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Innanzitutto, la tassazione, che viene forfettizzata al 15%. Si tratta di un’aliquota fissa che viene applicata sul reddito imponibile (e non sul fatturato complessivo) che per le attività professionali è del 78%. All’interno di questa aliquota al 15% sono inseriti i tributi Irpef e i tributi addizionali

Il secondo metodo per andare ad abbattere i costi di una partita iva è la franchigia IVA, cioè l’esonero rispetto all’applicazione dell’iva ai prezzi del proprio tariffario. Con questo metodo potrete anche essere più concorrenziali rispetto ai vostri competitors del primo settore

Ecco quando conviene aprire la partita iva e quando è meno indicato.

Infine, potrete optare per l’esonero dalla contabilità e l’esonero da altri adempimenti. Nel primo caso potrete eliminare i registri contabili, conservando solo le fatture emesse, mentre nel secondo caso potrete evitare la dichiarazione iva o di presentare gli ISA.

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Come risparmiare con la partita iva il regime forfettario agevolato per le start up

Andiamo ora a vedere come risparmiare con la partita iva nel caso di apertura di una startup. In caso voleste aprire una startup potrete godere di una tassazione agevolata abbassando l’aliquota dal 15% al 5% del reddito imponibile. Questo regime agevolato sarà valido per i primi 5 anni di vita dell’attività solo per chi rispetterà determinati requisiti e li manterrà per tutta la durata dei 5 anni.

Ecco la guida completa alla fatturazione elettronica per partite iva forfettarie.

Occorrerà essere un libero professionista, una ditta individuale o una ditta familiare ed esercitare un’attività di impresa, arte o professione;

in secondo luogo, dovrete avere un fatturato lordo totale annuo che non superi il limite di 65.000 euro;

per il personale dipendente e per tutte le altre spese accessorie non dovranno essere spesi più di 20.000 euro all’anno;

la residenza fiscale dovrà essere situata in Italia, in uno Stato membro UE, o in uno Stato aderente all’Accordo sullo Spazio economico europeo che rispetti le norme di trasparenza delle comunicazioni in materia fiscale, a condizione che almeno il 75% del reddito totale derivato dall’attività venga prodotto all’interno del territorio italiano.

Altri requisiti, poi, riguardano il limite di 30.000 euro di redditi da lavoro dipendente in caso di attività svolta a parallelamente a quella autonoma e occorre anche sapere che non è consentito per il mantenimento del regime forfettario a fatturare in misura prevalente il proprio datore di lavoro o all’ex datore di lavoro con cui il rapporto è terminato da meno di due anni.

Concludiamo con gli ultimi due requisiti che devono essere aggiunti ai precedenti per l’adesione e il mantenimento del regime forfettario per le startup con un’aliquota al 5% per i primi 5 anni:

l’attività che si intende aprire dovrà partire da zero e non potrà essere un prosieguo della medesima attività o di un’attività simile già svolta in precedenza, fatta eccezione per le attività di praticantato come avvocati e medici;

il soggetto che vuole aprire una partita iva in regime agevolato non dovrà aver svolto attività professionali, artistiche o di impresa nel triennio antecedente all’apertura della startup.

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Come risparmiare con la partita iva con il regime fiscale ordinario semplificato

 Cerchiamo, ora, di capire come risparmiare con la partita iva con il regime fiscale ordinario. Se non siete in possesso di tutti requisiti idonei per accedere a regime forfettario dovrete obbligatoriamente aderire al regime ordinario. Purtroppo, in questo caso la tassazione sarà più elevata, ma ci sono ugualmente dei metodi per ridurre i costi.

Nel regime fiscale ordinario non è presente la franchigia iva e il titolare della partita iva dovrà andare a pagare l’iva sui servizi o prestazioni che ha offerto o sui beni che ha venduto, ma potrà anche riaverla dalle proprie spese. Ci sono, infatti, dei costi totalmente deducibili e altri parzialmente deducibili, ovvero quelle spese sostenute dallo stesso libero professionista per lo svolgimento della propria attività, che devono essere correttamente documentate riportando il numero di partita iva su ciascuno degli scontrini e delle fatture.

Ecco come puoi chiudere la tua partita iva.

come risparmiare con la partita iva
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Tra le spese totalmente deducibili troviamo:

  • marche da bollo e valori bollati
  • corsi di aggiornamento
  • riviste e libri professionali
  • materiale di cancelleria
  • le spese relative al lavoro occasionale, sia autonomo che dipendente
  • le spese per acquistare beni utili allo svolgimento della propria attività professionale

I costi parzialmente deducibili, invece, sono:

  • 25% per le spese per il proprio autoveicolo per la manutenzione, i pedaggi e il carburante
  • 80% per le spese di acquisto e utilizzo di telefoni cellulari
  • 75% Per le spese di trasferte di lavoro, compresi hotel e ristoranti, se i costi annui totali non superino il 2% del compenso percepito
  • 50% per le spese legati all’abitazione se utilizzata anche come ufficio-uso promiscuo

Infine, saranno parzialmente deducibili anche le spese legate a viaggi turistici, fiere, mostre, ricevimenti e inaugurazioni se svolte per attività promozionali collegate direttamente alla propria attività e che non superino la soglia dell’1% dei compensi totali percepiti.

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