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Come sapere se avrò i 150 euro: la tabella

Come sapere se avrò i 150 euro? In questo articolo facciamo un riepilogo dei requisiti categoria per categoria.

Chiara Del Monaco è una linguista e copywriter specializzata in welfare.
Conoscila meglio

7' di lettura

Siamo ufficialmente nei primi pagamenti del bonus 150 euro, partiti a inizio mese per i titolari di pensione. Quindi, se ti stai chiedendo “come sapere se avrò i 150 euro?” sei nel posto giusto. In questo approfondimento rispondiamo alla domanda elencando tutti i requisiti in base alla categoria di appartenenza (scopri le ultime notizie sul bonus 150 euro e poi leggi su Telegram tutte le news sui pagamenti dell’Inps. Ricevi ogni giorno sul cellulare gli ultimi aggiornamenti su bonus, lavoro e finanza personale: entra nel gruppo WhatsApp e nel gruppo Facebook. Seguici anche su su Instagram tutte le tue domande. Guarda le video guide gratuite sui bonus sul canale Youtube. Per continuare a leggere l’articolo da telefonino tocca su «Continua a leggere» dopo l’immagine di seguito).

Il bonus 150 euro è stato introdotto con il Decreto Aiuti ter (dl 144/2022) lo scorso 23 settembre e ha iniziato a essere erogato ai titolari di trattamenti pensionistici e per l’invalidità. A seguire ci saranno probabilmente i dipendenti del settore pubblico e privato, nonché altre categorie che hanno diritto al contributo.

Tra queste, c’è chi si chiede “come sapere se avrò i 150 euro?” e nei prossimi paragrafi risponderemo proprio a questa domanda, fornendo anche una tabella riassuntiva con tutti i requisiti per categoria.

Indice

Come sapere se avrò i 150 euro: la domanda di un utente

Il nostro approfondimento prende spunto dalla domanda di un utente che ci ha scritto tramite l’indirizzo email [email protected] e ci ha chiesto “Come sapere se avrò i 150 euro sulla Naspi?”.

Approfittiamo di questo dubbio ricordando ai cittadini interessati che il bonus 150 euro spetta a chi ha percepito l’indennità Naspi a novembre 2022. Lo stesso discorso vale anche per chi riceve Dis-Coll o la disoccupazione agricola di competenza del 2021.

Se il sistema sarà uguale a quello del bonus 200 euro, il bonus 150 euro non sarà pagato insieme alla prestazione di disoccupazione, ma potrebbe essere liquidato in un momento successivo. Inoltre, considerando le tempistiche del precedente bonus una tantum, potremmo aspettarci il pagamento del bonus 150 euro sulla Naspi direttamente a dicembre, se non addirittura nel 2023 in caso di ritardi delle denunce Uniemens da parte dei datori di lavoro.

Infine, come per il contributo da 200 euro, anche il bonus 150 euro sulla Naspi sarà erogato in automatico, quindi non c’è bisogno di presentare alcuna domanda.

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Come sapere se avrò i 150 euro: tabella esplicativa con requisiti

Per fornire un quadro più chiaro su chi ha diritto al bonus 150 euro, abbiamo realizzato una tabella riassuntiva con tutte le categorie di destinatari incluse nel Decreto Aiuti ter e i relativi requisiti per ottenere il contributo una tantum.

Prima di vedere la tabella, ti ricordiamo che il bonus 150 euro è concesso solo a coloro che abbiano un reddito non superiore a 20mila euro in riferimento al 2021. Quindi se non rientri in questa soglia massima, l’indennità una tantum non ti spetta.

CategorieRequisiti
Pensionatiessere titolari residenti in Italia di trattamenti pensionistici a carico di qualsiasi forma previdenziale obbligatoria
di pensione o assegno sociale;
di pensione o assegno per invalidi civili, ciechi e sordomuti;
di trattamenti di accompagnamento alla pensione con decorrenza entro il 1° ottobre 2022;
Lavoratori dipendenti pubblici e privatiAvere una retribuzione imponibile nella competenza di novembre non superiore a 1.538 euro.
Il bonus 150 euro è erogato anche ai lavoratori interessati da eventi con copertura di contribuzione figurativa dall’INPS;
Disoccupatiaver percepito le prestazioni di NASpI, DIS-COLL e disoccupazione agricola a novembre 2022;
Collaboratori domesticiAver richiesto il bonus 200 euro del Decreto Aiuti (dl 50/2022) e avere in essere uno o più rapporti di lavoro alla data dell’entrata in vigore del Decreto Aiuti Ter;
Titolari di rapporti di collaborazione coordinata e continuativa (co.co.co.)avere contratti attivi alla data del 18 maggio 2022 (data di entrata in vigore del Decreto Aiuti), essere iscritti alla Gestione separata, non essere iscritti ad altre forme previdenziali obbligatorie, avere un reddito derivante dai rapporti di lavoro non superiore a 20.000 euro;
Lavoratori intermittenti e stagionaliAver svolto prestazioni per almeno 50 giornate e con un reddito derivante dai rapporti indicati non superiore a 20.000 euro;
Lavoratori e lavoratrici dello spettacoloessere iscritti al Fondo pensione lavoratori dello spettacolo e aver versato almeno 50 contributi giornalieri, avere un reddito derivante dai rapporti indicati non superiore a 20.000 euro per il 2021;
Lavoratori autonomi, privi di partita IVAessere stati titolari di contratti autonomi occasionali riconducibili alle disposizioni di cui all’articolo 2222 del codice civile (contratto d’opera), non essere iscritti ad altre forme previdenziali obbligatorie, essere già iscritti alla Gestione Separata alla data del 18 maggio 2022, aver versato almeno un contributo mensile per il 2021;
Lavoratori autonomi e professionisti con partita IVAAvere un reddito per il 2021 non superiore a 20mila euro, avere diritto al bonus 200 euro (che sarà erogato contestualmente ai 150 euro);
Lavoratori stagionali del turismo e degli stabilimenti termali, dello spettacolo e dello sportEssere stati beneficiari di una delle indennità previste dall’articolo 10 commi da 1 a 9 del decreto-legge 22 marzo 2021 n. 41 (indennità Covid)
Incaricati alle vendite a domicilioavere un reddito nell’anno 2021 derivante dalle attività di vendita a domicilio superiore a 5.000 euro, essere titolari di partita IVA attiva essere iscritti alla Gestione separata alla data del 18 maggio 2022;
Assegnisti e i dottorandi di ricercaavere contratti attivi al 18 maggio 2022, essere iscritti alla gestione separata INPS, non essere iscritti ad altre forme di previdenza obbligatorie e non essere titolari di pensione;
Percettori di Reddito di Cittadinanzanon aver percepito il bonus 150 euro come altra categoria di soggetti (es. pensionati o dipendenti).
Tabella riassuntiva con requisiti del bonus 150 euro categoria per categoria

Leggi tutti i dettagli sul bonus 150 euro: quando arriva il contributo economico e quali sono i requisiti reddituali. Scopri anche quando spetta ai lavoratori, ai pensionati, agli invalidi e disabili e ai percettori di Reddito di cittadinanza.

Come sapere se avrò i 150 euro?

Come sapere se avrò i 150 euro e quando arriva

Ora che abbiamo risposto alla domanda “come sapere se avrò i 150 euro” ricordiamo velocmente quando arriverà il bonus una tantum.

Mentre per alcuni beneficiari il bonus 150 euro arriverà tra novembre e dicembre, c’è chi rischia di vedere slittare il pagamento nel 2023. A correre maggiormente questo rischio sono in particolare coloro che hanno fatto domanda, e cioè:

  • titolari di co.co.co. (collaborazione coordinata e continuativa);
  • lavoratori stagionali, a tempo determinato e intermittenti che nel 2021 hanno svolto la prestazione per almeno 50 giornate;
  • lavoratori iscritti al Fondo pensione lavoratori dello spettacolo che nel 2021 hanno versato almeno 50 contributi giornalieri.

Tuttavia, considerando le tempistiche e i ritardi del bonus 200 euro, potrebbero dover aspettare il 2023 anche queste categorie:

  • i titolari di indennità di disoccupazione come Naspi o Dis-Coll, nonché i titolari di disoccupazione agricola, per i quali l’INPS deve attendere le denunce Uniemens da parte dei datori di lavoro;
  • i beneficiari dei bonus Covid inseriti nei Decreti Sostegni e Sostegni bis;
  • i dottorandi e assegnisti di ricerca;
  • lavoratori autonomi con partita IVA che hanno inviato la domanda del bonus 200 euro a ridosso della scadenza (30 novembre 2022).

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