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Indice
- Come sapere subito se la pensione che si prende è giusta: l’errore dell’INPS!
- Come sapere subito se la pensione che si prende è giusta: ecco cosa verificare
- Come sapere subito se la pensione che si prende è giusta: come presentare ricorso
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Come sapere subito se la pensione che si prende è giusta: l’errore dell’INPS!
Non siete convinti che l’importo del vostro assegno sia davvero quello che vi spetta? Volete sapere se l’INPS ha commesso errori? In questo articolo parleremo proprio di questa situazione piuttosto spinosa.
Secondo uno studio condotto dall’Inca Cgil Toscana, circa una pensione su 4 contiene degli errori di calcolo. Può capitare che nell’assegno non vengano incluse maggiorazioni o non si proceda alla neutralizzazione di periodi sfavorevoli.
Essendo un calcolo determinato in automatico da un software, non sempre questi sono in grado di supportare tutte le particolarità di calcolo specifiche.
Il nostro sistema previdenziale prevede il calcolo dell’assegno con tre diversi sistemi (contributivo, retributivo e misto) e che il pensionato potrebbe aver beneficiato di alcuni strumenti per migliorare la misura della pensione, come la ricongiunzione, il cumulo o la totalizzazione dei contributi.
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Non studiare la situazione specifica di quel pensionato, può determinare l’errore del software e una pensione di importo diverso rispetto a quella che in realtà spetterebbe.
Quindi come sapere subito se la pensione che si prende è giusta o meno? Continueremo a parlarne nei prossimi paragrafi.
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Come sapere subito se la pensione che si prende è giusta: ecco cosa verificare
Abbiamo visto che almeno una pensione su 4 viene erogata con importo sbagliato. Secondo i patronati a essere maggiormente penalizzati sono i titolari di assegni di importo inferiore a 1.200 euro.
In prima battuta, per controllare se l’importo della pensione è corretto, il pensionato dovrà spulciare l’estratto conto dell’INPS, quel documento dove sono contenuti i contributi previdenziali accreditati al lavoratore nelle varie gestioni INPS.
Se il pensionato dovesse accorgersi che l’estratto conto è sbagliato, dopo essere andato in pensione, la Cassazione ha stabilito che l’INPS debba pagare i danni.
Se l’errore non ha causato conseguenze irreversibili e si è ancora in tempo, il pensionato dovrà immediatamente segnalare l’accaduto all’istituto, accedendo al sito e alla funzione “Segnalazione contributiva”, nel menu alla sinistra della pagina, sotto la voce “Posizione assicurativa”.
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Come sapere subito se la pensione che si prende è giusta: come presentare ricorso
Dopo aver avuto conferma che l’INPS ha sbagliato il calcolo della tua pensione, potrai presentare ricorso (il prima possibile).
Il ricorso va presentato telematicamente, sul sito dell’INPS (accedendo alla voce “Sezioni ricorsi online”) o tramite patronato, entro 90 giorni dalla data di ricevimento del provvedimento (per alcuni fondi il tempo limite è fissato in 30 giorni).
La procedura all’interno della sezione ricorsi online indirizzerà il ricorso al comitato competente. Al ricorso, vi consigliamo di allegare quanta più documentazione possibile (potrete caricare gli allegati).
Ad esempio, se il ricorso è stato presentato perché la pensione ricevuta è più bassa di quella spettante, il pensionato dovrà allegare al ricorso la documentazione che evidenzia l’errore di calcolo, quindi l’estratto conto dell’INPS, i modelli PA04, i CU e così via.
Se il ricorso dovesse essere rigettato dall’INPS oppure se l’istituto non dovesse dare risposta al vostro ricorso, potrete sempre rivolgervi alla Corte dei Conti, entro 3 anni dal “torto subito”.
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