Come si calcola il reddito per l’invalidità: tutti i redditi che vengono considerati al fine di valutare se vengono soddisfatti i requisiti per le pensioni di invalidità civile e perché viene tenuto in considerazione il reddito (scopri le ultime notizie sui diritti e le agevolazioni per le persone con disabilità. Leggi su Telegram e WhatsApp tutte le news su Invalidità e Legge 104. Ricevi ogni giorno sul cellulare gli ultimi aggiornamenti su bonus, lavoro e finanza personale: entra nel gruppo WhatsApp, nel gruppo Telegram e nel gruppo Facebook e la pagina Facebook. Scrivi su Instagram tutte le tue domande. Guarda le video guide gratuite sui bonus sul canale Youtube. Per continuare a leggere l’articolo da telefonino tocca su «Continua a leggere» dopo l’immagine di seguito).
Come si calcola il reddito per l’invalidità. Le pensioni di invalidità civile spettano soltanto a chi soddisfa determinati requisiti reddituali, a esclusione di qualche trattamento assistenziale, di cui parleremo in questo approfondimento, chiarendo anche il motivo del limite di reddito e spiegandoti come calcolare il reddito per l’invalidità.
Indice
- Come si calcola il reddito per l’invalidità civile: perché un limite reddituale?
- Come si calcola il reddito per l’invalidità: i trattamenti con limite reddituale
- Come si calcola il reddito per l’invalidità: i limiti reddituali
- Come si calcola il reddito per l’invalidità: redditi e base imponibile
- Come si calcola il reddito per l’invalidità: redditi considerati per il calcolo
- Come si calcola il reddito per l’invalidità: i redditi non considerati
- Come si calcola il reddito per l’invalidità: come dichiarare i redditi
- Ricevi tutte le news sempre aggiornate su bonus e lavoro e informati sui diritti delle persone invalide e la Legge 104
Come si calcola il reddito per l’invalidità civile: perché un limite reddituale?
Come si calcola il reddito per l’invalidità civile. Se hai avuto riconosciuta un’invalidità superiore al 74%, hai anche diritto all’erogazione di una prestazione economica assistenziale, oltre a numerose agevolazioni fiscali.
La percentuale di invalidità, però, da sola non basta ad assicurati questo diritto, perché la legge prevede anche che tu debba rispettare il limite delle soglie di reddito stabilite.
Questo perché le pensioni di invalidità si caratterizzano per essere delle prestazioni assistenziali, cioè rivolte a chi, oltre all’invalidità o alla disabilità, vive in uno stato di bisogno economico.
Solo per alcune tipologie di prestazioni assistenziali basta solo il requisito sanitario, ossia il solo riconoscimento dell’invalidità, e cioè:
- l’indennità di accompagnamento;
- l’indennità di accompagnamento per ciechi assoluti;
- l’indennità riconosciuta ai sensi della legge n. 508/1988;
- l’indennità di comunicazione.
Tutte le altre prestazioni assistenziali vengono erogate solo se si hanno dei precisi requisiti sanitari e reddituali, come vedremo nei prossimi paragrafi.
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Come si calcola il reddito per l’invalidità: i trattamenti con limite reddituale
Come si calcola il reddito per l’invalidità. Quindi, le indennità di accompagnamento e quella di comunicazione vengono concesse a chi ha un’invalidità che non gli permette di deambulare da solo o di svolgere le attività quotidiane senza l’aiuto di un accompagnatore.
Gli invalidi che si trovano in questa situazione hanno diritto alla prestazione al di là del reddito posseduto.
Se poi rientrano anche nei limiti delle soglie decise per legge possono ottenere, insieme all’accompagnamento, anche un altro tipo di prestazione assistenziale tra quelle che, invece, vengono concesse entro certi limiti reddituali, come la pensione agli invalidi civili parziali e totali o l’indennità di frequenza.
Vediamo quali sono questi limiti reddituali e come calcolare il reddito per l’invalidità.
Quando arrivano i soldi dell’invalidità? Ti spieghiamo la procedura per richiedere la pensione di invalidità e quanto dovrai aspettare prima di ricevere il primo assegno.
Come si calcola il reddito per l’invalidità: i limiti reddituali
Come si calcola il reddito per l’invalidità. I limiti di reddito variano a seconda della prestazione che si richiede e ogni anno sono soggetti a rivalutazione, così come pure gli importi delle pensioni.
A tal proposito, ti ricordiamo che la prossima rivalutazione o perequazione delle pensioni è prevista a gennaio 2023: ne abbiamo parlato in questo articolo.
Da domani, 1° ottobre 2022, sarà invece applicata la rivalutazione parziale voluta dal Governo per aiutare i pensionati ad affrontare il caro vita causato dalla forte inflazione. Quali saranno gli aumenti? Scoprilo in questo articolo e poi giudica tu!
Torniamo ai limiti reddituali per aver diritto alla pensione di invalidità. Nella tabella di seguito ti mostriamo gli importi invalidità e reddito limite per il 2022
Trattamento assistenziale | Importo trattamento | Limite di reddito |
Pensione ciechi civili assoluti | 315,45 euro | 17.050,42 euro |
Pensione ciechi civili assoluti (se ricoverati) | 291,69 euro | 17.050,42 euro |
Pensione ciechi civili parziali | 291,69 euro | 17.050,42 euro |
Pensione invalidi civili totali | 291,69 euro | 17.050,42 euro |
Pensione sordomuti | 291,69 euro | 17.050,42 euro |
Assegno mensile invalidi civili parziali | 291,69 euro | 5.010,20 euro |
Indennità mensile frequenza minori | 291,69 euro | 5.010,20 euro |
Indennità accompagnamento ciechi civili assoluti | 946,80 euro | Nessun limite di reddito |
Indennità accompagnamento invalidi civili totali e minori | 525,17 euro | Nessun limite di reddito |
Indennità comunicazione sordomuti | 260,76 euro | Nessun limite di reddito |
Indennità speciale ciechi ventesimisti | 215,35 euro | Nessun limite di reddito |
Lavoratori con drepanocitosi o talassemia major | 523,83 euro | Nessun limite di reddito |
Ricordiamo che per le pensioni d’invalidità civile totale al 100% e di inabilità al lavoro viene però corrisposto un aumento generale, secondo limiti reddituali singoli e coniugali.
La Corte Costituzionale con Sentenza 152 pubblicata il 22 luglio 2020 ha imposto l’aumento delle pensioni agli invalidi civili totali anche per le persone sotto i 60 e sopra i 18 anni: la legge 388/2001 e poi la 448/2001 hanno introdotto maggiorazione per gli invalidi civili totali sopra i 65 anni e poi sopra i 60, con certi limiti di reddito, che sono stati poi aumentati annualmente in relazione alla perequazione prevista per l’aumento del costo della vita e indici Istat.
La Corte costituzionale ha dichiarato incostituzionale il limite di età posto e ha imposto al legislatore di estendere la maggiorazione a tutti gli invalidi civili totali sopra i 18 anni.
L’aumento porta il mensile del titolare della provvidenza fino a 651,51 euro per limiti di reddito calcolati al 2020 di euro 8.469,63 se il pensionato è solo ed euro 14.447,42 se il pensionato è coniugato.
Per la sola maggiorazione vengono quindi calcolati anche i redditi del coniuge non legalmente separato.
L’Inps emana ogni anno i nuovi importi della pensione e delle varie pensioni e provvidenze e dei relativi limiti di reddito (per quelle che hanno previsto un limite).
Andiamo adesso a vedere quali sono i redditi che vengono presi in considerazione e come calcolare il reddito per l’invalidità.
Assegno unico: in arrivo anche i pagamenti dell’assegno unico per figli con disabilità, ma non solo. Te ne parliamo in questo approfondimento su invaliditaediritti.it

Come si calcola il reddito per l’invalidità: redditi e base imponibile
Come si calcola il reddito per l’invalidità. Ai fini della valutazione dei requisiti per l’accesso alle pensioni di invalidità civile, l’Inps tiene conto di tutti i redditi, di qualsiasi natura, soggetti a Irpef, cioè quelli assoggettati a questa imposta e costituenti quindi base imponibile.
Facciamo una piccola parentesi cercando di capire cosa si intende per base imponibile, visto che si tratta di termini fiscali non propriamente chiari a tutti.
La base imponibile è l’importo che viene usato come base di calcolo per le imposte, cioè le tasse.
La base imponibile Irpef, in particolare, è quindi il valore sui cui vengono calcolate le tasse che paghi allo Stato e che riguardano le imposte sul tuo reddito in quanto persona fisica (e non persona giuridica, ovvero professionista o imprenditore).
Per calcolare l’aliquota Irpef, dovrai prima di tutto sottrarre dal tuo reddito i cosiddetti oneri sociali, cioè i contributi da versare all’Inps o all’Inail.
Una volta che avrai eliminato queste quote, quello che rimane è la base imponibile Irpef, su cui si calcolano varie aliquote a seconda del valore.
Fatta questa doverosa parentesi, andiamo a vedere nel particolare quali sono i redditi che vengono calcolati per le pensioni di invalidità e quali invece quelli che non vengono considerati nel calcolo.
Come si calcola il reddito per l’invalidità: redditi considerati per il calcolo
Come si calcola il reddito per l’invalidità. Quindi, tutti i redditi soggetti a Irpef vengono conteggiati al netto degli oneri deducibili e delle ritenute fiscali.
Tra questi, rientrano anche le prestazioni pensionistiche previdenziali, i redditi da lavoro dipendente o autonomo e i proventi da terreni o fabbricati.
Apriamo un’altra parentesi, per essere il più chiari possibili. Gli oneri deducibili sono quelle spese che possono essere detratte dal reddito, diminuendo quindi l’importo del reddito imponibile, cioè quello che viene considerato per il calcolo della tassazione e che si ottiene calcolando il reddito, già sottratto delle deduzioni fiscali.
In altri termini, un onere deducibile non riduce l’importo delle tasse da corrispondere, ma l’ammontare del reddito, che deve essere considerato per il calcolo delle tasse stesse.
Ecco perché la deduzione deve essere calcolata prima di calcolare le ritenute fiscali.
Sono considerati oneri deducibili, per esempio:
- i contributi previdenziali e assistenziali versati;
- gli assegni di mantenimento pagati dall’ex coniuge ai figli;
- i contributi a favore del personale domestico;
- le donazioni effettuate in favore di organizzazioni non governative.
Le ritenute fiscali, invece, sono le somme che NoiPA trattiene dalla busta paga per assolvere agli obblighi di versamento dell’Irpef sui redditi da lavoro e assimilati.
Detto ciò, come ti abbiamo detto, i redditi considerati per il calcolo delle pensioni di invalidità vengono conteggiati al netto degli oneri deducibili e delle ritenute fiscali.
Questo perché, la Corte di Cassazione, vista la funzione prettamente assistenziale di queste prestazioni, ha stabilito che le stesse debbano costituire un aiuto economico per chi si trova in una situazione di bisogno economico e per tale motivo si deve fare riferimento “all’effettiva disponibilità economica dell’interessato”.
Per effettiva disponibilità si intende, in parole povere, quello che ti resta in denaro dopo aver scomputato gli oneri fiscali che sei chiamato a versare allo Stato.
Il tuo reddito posseduto, quindi, che è poi quello che viene preso in considerazione per verificare se esistono i requisiti per ottenere la pensione di invalidità, è il risultato della sottrazione di tutti questi oneri e ritenute.
Ci sono, poi, dei redditi che non vengono presi in considerazione per il calcolo. Vediamo quali sono nel prossimo paragrafo.
Aumento pensione di invalidità: cosa ha proposto il centrodestra in campagna elettorale? Te lo ricordiamo in questo articolo.
Come si calcola il reddito per l’invalidità: i redditi non considerati
Come si calcola il reddito per l’invalidità. Nel computo per il calcolo del reddito non vengono considerati, invece:
- l’importo della prestazione d’invalidità percepita;
- eventuali rendite Inail;
- pensioni di guerra;
- indennità di accompagnamento;
- reddito della casa di abitazione.
Per quanto riguarda l’anno a cui devono fare riferimento i redditi presi in considerazione, la regola è la seguente:
- per il primo pagamento della pensione di invalidità, vengono presi in considerazione i redditi dell’anno solare in corso nel quale ricade la decorrenza della prestazione. Se, quindi, fai domanda per l’invalidità il 30 settembre 2022, i redditi presi in esame saranno quelli riferiti al periodo di imposta che va dal 1° gennaio 2022 al 31 dicembre 2022;
- per gli anni successivi al primo, al calcolo dei redditi si applicano regole diverse, a seconda che si tratti di proventi da trattamenti previdenziali o di altre tipologie di entrate. Quindi, per i redditi da pensione, si fa riferimento a quelli dello stesso anno. Per tutte altre tipologie di reddito, invece, si prendono in considerazione quelli percepiti nell’anno solare precedente.
Vediamo adesso come dovrai dichiarare i tuoi redditi utili ai fini della determinazione della pensione d’invalidità.
Nel Decreto Aiuti bis da poco approvato, tra le altre misure a sostegno delle imprese e delle famiglie c’è anche una nuova indennità una tantum: il bonus 150 euro. possono beneficiarne anche invalidi e disabili. Scopri a chi spetta, se devi fare domanda e quando verrà erogato.
Come si calcola il reddito per l’invalidità: come dichiarare i redditi
Come si calcola il reddito per l’invalidità. I redditi per la pensione di invalidità vanno dichiarati sia in sede di domanda e sia negli anni successivi, se non sei tenuto a presentare dichiarazione dei redditi.
Questo perché, come abbiamo più volte sottolineato, per aver diritto alla prestazione devi dimostrare di rientrare nei limiti delle soglie previste per legge. Queste, nel tempo, potrebbero cambiare, e se dovessero aumentare perderesti il diritto al trattamento.
È necessario che tu lo faccia, anche perché se il tuo reddito supera i limiti e continui a percepire la pensione di invalidità, ti troveresti a un certo punto a dover rimborsare all’Inps le somme ritenute indebite.
Ti ricordiamo, a questo proposito, che l’Inps sta verificando i redditi per tutti coloro che non hanno presentato dichiarazione tra il 2018 e il 2020. Se non lo hai fatto e non ti metti in regola, sei a serio rischio riduzione pensione invalidità o revoca invalidità: te ne abbiamo parlato in questo articolo.
Ogni anno, dicevamo, dovrai comunicare la tua situazione reddituale all’Inps presentando il Modello Red.
Nel Red andranno anche indicati i redditi da terreni, quali:
- redditi dei terreni detenuti a titolo di proprietà̀, enfiteusi, usufrutto;
- reddito dominicale (indicato come imponibile IRPEF: rivalutato dell’80% e proporzionato alla percentuale di possesso e ai giorni di possesso);
- reddito agricolo (indicato come imponibile IRPEF: rivalutato del 70% e proporzionato alla percentuale di possesso e ai giorni di possesso).
Per i redditi da fabbricati, invece, sono inclusi solo quelli derivanti dal possesso d’immobili differenti dalla casa di abitazioni e da relative pertinenze.
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