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Concorsi pubblici: cambiano le regole, i posti in 120 giorni

Concorsi pubblici: cambiano le regole, i posti in 120 giorni, nuove valutazioni, conta il genere e addio Gazzetta.

di The Wam

Ottobre 2022

Concorsi pubblici: cambiano le regole, i posti in 120 giorni e non si useranno più carta e penna ma solo strumenti digitali. (scopri le ultime notizie su bonus, Rem, Rdc e assegno unico. Leggi su Telegram tutte le news su Invalidità e Legge 104. Ricevi ogni giorno sul cellulare gli ultimi aggiornamenti su bonus, lavoro e finanza personale: entra nel gruppo WhatsApp, nel gruppo Telegram e nel gruppo Facebook. Scrivi su Instagram tutte le tue domande. Guarda le video guide gratuite sui bonus sul canale Youtube. Per continuare a leggere l’articolo da telefonino tocca su «Continua a leggere» dopo l’immagine di seguito).

INDICE

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Per i concorsi pubblici la rivoluzione è profonda. Si parte dalla base, dal posto dove saranno pubblicati i bandi, non più sulla Gazzetta Ufficiale, ma sul portale Inpa, che si è già guadagnato il nome di Linkedin della pubblica amministrazione.

Ma non solo, si velocizzano anche i tempi: tra la prima prova selettiva e l’effettiva assunzione non dovranno trascorrere più di 120 giorni (quattro mesi). Tempi che sono al momento solo nel libro dei sogni.

Su questo argomento puoi legge un post sui concorsi pubblici, pronti bandi per 14mila posti; l’annuncio già anticipato in precedenza che i bandi saranno solo online; e un focus su come funziona l’assunzione delle persone con disabilità nei concorsi pubblici.

Concorsi pubblici: il nuovo decreto

Ma sono previste anche altre rilevanti novità. Tutte introdotte nel decreto del presidente della Repubblica che è stato approvato ieri e che ridisegna in modo importante le modalità di svolgimento dei concorsi nella pubblica amministrazione.

Questa riforma è legata al Pnrr, il Piano nazionale di ripresa e resilienza. Ed è stata fortemente sollecitata dal ministro uscente della Pubblica amministrazione, Renato Brunetta. «Sono molto soddisfatto e orgoglioso – ha dichiarato -. L’approvazione del decreto chiude un cerchio rispetto a tutto il lavoro che è stato fatto in un anno e mezzo».

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Concorsi pubblici: portale InPa

Vediamole tutte queste novità contenute nel decreto che di fatto modificano e molto le modalità dei concorsi pubblici in Italia.

E dunque, per partecipare a qualsiasi concorso pubblico sarà indispensabile iscriversi, gratuitamente, sul portale InPa.

Dal prossimo primo gennaio tutti i bandi saranno pubblicati su quella piattaforma.

Per iscriversi si può utilizzare uno di questi strumenti:

Tramite il portale sarà anche possibile versare il contributo per la partecipazione al concorso, che non sarà mai superiore a 10 euro.

Concorsi pubblici: criteri di preferenza

Sono stati cambiati anche i cosiddetti criteri di preferenza. Ovvero quei criteri che danno il diritto di sorpasso di un candidato rispetto a un altro nel caso si arrivi con lo stesso punteggio in graduatoria.

Vediamo per chi:

Per chiarire l’ultimo aspetto: l’Ufficio del processo è stato introdotto nel 2012 (decreto legge numero 179 del 2012) ed è una struttura di supporto alle attività degli uffici giudiziari che ha avuto come compito principale la riduzione dell’arretrato e il contenimento dei tempi per la giustizia.

Concorsi pubblici: parità di genere

È stato anche introdotto un principio per la parità di genere. Funziona così: ogni amministrazione dovrà indicare qual è il genere che è meno rappresentato nei suoi uffici. Il che significa che a parità di punteggio tra candidati sarà data la precedenza al genere che è meno presente.

In pratica quando viene pubblicato il bando, ogni amministrazione pubblica che intende assumere nuovo personale, dovrà specificare come sono rappresentati i generi al proprio interno.

Per essere più chiari, si dovrà dichiarare quanto personale maschile e quanto personale femminile è in servizio.

Se la differenza di genere è pari o superiore al 30%, scatterà una clausola di salvaguardia a vantaggio del genere che è meno rappresentato. Il che significa che a parità di punteggio, il candidato del genere che è meno presente in quella pubblica amministrazione supererà quelli dell’altro.

Concorsi pubblici: commissioni e nuove valutazioni

Le commissioni potrebbero essere integrate anche da psicologi ed esperti di risorse umane, questo consentirà di valutare anche le competenze trasversali dei singoli candidati e non solo la preparazione tecnica.

Proprio questi aspetti, e in particolare la valutazione delle competenze trasversali e le abilità sociali e interpersonali (soft skills) avrà un impatto notevole sulla formazione delle commissioni esaminatrici.

La riforma ha infatti previsto che le commissioni debbano essere composte da:

Le commissioni dovranno inoltre comunicare al candidato l’esito della prova al termine di ogni sessione del concorso.

Concorsi pubblici: cambiano le regole, i posti in 120 giorni

Concorsi pubblici: prove e capacità comportamentali

Nei concorsi pubblici per il personale non dirigenziale sarà prevista:

almeno una priva scritta a contenuto teorico pratico;

una prova orale, che comprende anche la conoscenza di una lingua straniera.

Queste prove sono finalizzate ad accertare il possesso delle competenze specifiche e delle capacità logico-tecniche, comportamentali e manageriali, per i profili che svolgono determinati compiti.

Ovviamente vanno specificate nel bando e dovranno essere definite in maniera coerente rispetto alla natura dell’impiego (in questo caso ci riferiamo alle capacità residue di lavoro per le persone con disabilità).

Per i profili che non sono specializzati le prove d’esame daranno un rilievo importante all’accertamento delle capacità comportamentali, nelle quali sono da includere sia quelle relazionali sia quelle delle attitudini.

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