Congedo legge 104 a due persone per lo stesso familiare: una situazione che si presenta spesso, soprattutto quando si tratta di fratelli o sorelle che assistono un genitore con disabilità grave.
Ovvero: quando (facciamo un esempio) il congedo biennale retribuito è stato riconosciuto a un fratello può essere poi concesso anche alla sorella per assistere la stessa persona? (scopri le ultime notizie su bonus, Rem, Rdc e assegno unico. Leggi su Telegram tutte le news su Invalidità e Legge 104. Ricevi ogni giorno sul cellulare gli ultimi aggiornamenti su bonus, lavoro e finanza personale: entra nel gruppo WhatsApp, nel gruppo Telegram e nel gruppo Facebook. Scrivi su Instagram tutte le tue domande. Guarda le video guide gratuite sui bonus sul canale Youtube. Per continuare a leggere l’articolo da telefonino tocca su «Continua a leggere» dopo l’immagine di seguito).
Indice
- Congedo legge 104: cos’è
- Congedo legge 104: cos’è
- Congedo legge 104: chi ne ha diritto
- Congedo legge 104: domanda
- Congedo legge 104: norma attuale
- Congedo legge 104: niente obbligo referente unico
- Congedo legge 104: niente cumulo
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La questione come vedremo si complica ora, dopo che dal 13 agosto, è stato escluso l’obbligo del referente unico e si è quindi aperta la possibilità per più di un familiare di godere dei permessi retribuiti con la Legge 104 (anche sempre se nel limite di 3 giorni da suddividere tra i diversi caregiver).
Scopri la pagina dedicata ai benefici connessi alla Legge 104.
Su questo tema può interessarti un articolo sui diritti per i caregiver o su come funziona il congedo per chi assiste un disabile che lavora o sapere se un lavoratore che ha già avuto due anni di congedo ne può chiedere altri due per un altro familiare.
Congedo legge 104: cos’è
Come sapete il congedo legge 104 è un periodo di assenza dal lavoro che può durare fino a due anni (presi tutti insieme o frazionati), durante i quali il lavoratore che assiste un familiare con disabilità grave pur non recandosi al lavoro riceve sia la normale retribuzione, sia i contributi figurativi.
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Congedo legge 104: chi ne ha diritto
Del congedo straordinario (articolo 42, comma 5 del decreto legislativo numero 119 del 2011) possono beneficiarne (in ordine di priorità):
- il coniuge convivente, la parte dell’unione civile o il convivente di fatto della persona con disabilità grave ;
- i genitori biologici o adottivi/affidatari della persona con disabilità grave;
- il figlio o i fratelli/sorelle, parenti o affini fino al terzo grado conviventi della persona con disabilità grave.
Congedo legge 104: domanda
La domanda per avere il congedo straordinario deve essere presentata all’Inps (modello cod. SR10) via internet sul portale dell’Istituto (o rivolgendosi a un patronato). Una copia deve essere consegnata anche al datore di lavoro. L’Istituto di previdenza dopo aver esaminato la domanda comunicherà l’esito.
L’articolo 42 prevede tra l’altro che:
- il lavoratore può fruire del congedo per un periodo massimo di due anni;
- chi usufruisce del congedo ha diritto a percepire un indennizzo, le voci fisse della retribuzione ricevuta nell’ultimo mese di lavoro;
- l’importo dell’indennizzo non può superare una soglia annua, che viene rivalutata di anno in anno secondo gli indici Istat (48.738,00 euro, con l’ultimo aggiornamento);
- il periodo di congedo è coperto da contribuzione figurativa;
- l’indennità è a carico dell’Inps, di solito viene anticipata dal datore di lavoro.
Congedo legge 104: norma attuale
La norma attuale (quella che fa ancora riferimento al referente unico) prevede che il congedo retribuito possa essere riconosciuto a un solo lavoratore per assistere un familiare con disabilità grave.
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Si potrebbe quindi concludere che, tornando all’esempio iniziale, se i due anni di congedo per un genitore sono stati concessi al fratello, non possono poi essere goduti, per assistere lo stesso familiare, anche dalla sorella.
Congedo legge 104: niente obbligo referente unico
Ok, questo funziona con il referente unico. Ma ora, dopo la recente modifica della normativa, imposta dalla direttiva europea e che ha aperto il diritto anche ai conviventi di fatto, ovvero con la possibilità che ci sia più di una persona a occuparsi di un familiare, cosa succede?
Cambia qualcosa? Il fratello e la sorella possono accedere entrambi al congedo biennale retribuito?
Questo aspetto della normativa dovrà essere chiarito dopo la fine del referente unico. Sul come verrà rimodulato sono aperte molte possibilità. E non si può escludere – come è già avvenuto per altri aspetti ambigui della Legge 104 – che intervenga qualche sentenza della Cassazione.
Al momento l’ipotesi più plausibile è quella di una sostanziale equiparazione nelle scelte tra i permessi retribuiti e i congedi legge 104.
Congedo legge 104: congedo condiviso
In questo modo: così come i permessi retribuiti sono suddivisi tra vari referenti unici, e cioè se ce ne sono due il primo può avere – è un esempio – due giorni e il secondo uno, la stessa cosa potrebbe accadere con il congedo biennale retribuito. Nel nostro caso: un anno per il fratello e uno per la sorella.
A dire il vero questo è già possibile ora. La legge impone che per ogni familiare disabile ci sia un massimo di due anni di congedo retribuito. Se un anno è stato goduto dal fratello che poi rinuncia al ruolo di referente unico, la sorella può subentrare e godere dell’altro anno.
Con l’abolizione del referente unico non ci sarà la necessità di “rinunciare”, e quindi così come i due caregiver familiari suddividono la fruizione dei permessi potrebbero fare altrettanto con il congedo biennale straordinario.

Congedo legge 104: niente cumulo
Comunque sia, così come per i permessi, all’aumentare dei caregiver non corrisponderà un aumento dei benefici. Restano gli stessi ma vanno condivisi.
Anche perché in caso contrario l’esborso per lo Stato rischia di essere troppo oneroso. Mettiamo il caso di tre fratelli che si alternano per assistere un genitore, con un possibile cumulo avrebbero diritto in totale a 6 anni di congedo e 9 giorni al mese di permesso retribuito. Una spesa decisamente insostenibile.
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