Congedo mestruale per le lavoratrici: cos’è e come funziona

Congedo mestruale per le lavoratrici: vediamo cos’è e come funziona la proposta di legge in discussione al Parlamento. Chi e come ha diritto ai tre giorni di assenza retribuita al mese. Quali sono i pro e i contro. E quali altri Paesi l’hanno già adottata, in alcune nazioni esiste da 80 anni.

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6' di lettura

Congedo mestruale per le lavoratrici, la proposta di legge è stata presentata nel 2016, ma è tornata d’attualità in questi giorni. (scopri le ultime notizie su bonus, Rem, Rdc e assegno unico. Leggi su Telegram tutte le news su Invalidità e Legge 104. Ricevi ogni giorno sul cellulare gli ultimi aggiornamenti su bonus, lavoro e finanza personale: entra nel gruppo WhatsApp, nel gruppo Telegram e nel gruppo Facebook. Scrivi su Instagram tutte le tue domande. Guarda le video guide gratuite sui bonus sul canale Youtube. Per continuare a leggere l’articolo da telefonino tocca su «Continua a leggere» dopo l’immagine di seguito).

INDICE

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Al momento la proposta di legge sul congedo mestruale per le lavoratrici  è in fase di esame. Significa che qualche effetto concreto potrà determinarsi nei prossimi mesi.

Per molti sarebbe un passo avanti per i diritti delle donne sul lavoro. Per altri questa norma nasconderebbe più insidie che cose positive. Vediamo nel dettaglio cosa prevede la proposta di legge e quali conseguenze potrebbe avere per le lavoratrici, ma anche per il mondo del lavoro.

Su un argomento simile potrebbe interessarti sapere come funziona il congedo parentale per gli autonomi; e anche come funziona il congedo per cure agli invalidi civili.

Congedo mestruale per le lavoratrici: la legge

Questi sono i sei punti salienti della proposta di legge che è stata presentata il 27 aprile del 2016 e che oggi sembra matura per essere approvata o almeno per innescare un dibattito parlamentare che si concluda con una misura di tutela per le lavoratrici:

  • la donna lavoratrice che soffre di dismenorrea, in forma tale da impedire l’assolvimento delle ordinarie mansioni lavorative giornaliere, ha diritto di astenersi dal lavoro per un massimo di tre giorni al mese;
  • durante l’astensione dal lavoro ai sensi del comma 1, di seguito denominato «congedo mestruale», alla lavoratrice sono dovute una contribuzione piena e un’indennità pari al cento per 100 per cento della retribuzione giornaliera;
  • la donna lavoratrice che intenda usufruire del congedo mestruale presenta al datore di lavoro la certificazione medica specialistica relativa alle condizioni previste dal comma 1;
  • la certificazione medica di cui al comma 3 deve essere rinnovata entro il 31 dicembre di ogni anno e presentata al datore di lavoro entro il successivo 30 gennaio.
  • il congedo mestruale non può essere equiparato alle altre cause di impossibilità della prestazione lavorativa e la relativa indennità che spetta alla donna lavoratrice non può essere computata economicamente, né a fini retributivi né contributivi, all’indennità per malattia;
  • il congedo mestruale si applica alle lavoratrici con contratti di lavoro subordinato o parasubordinato, a tempo pieno o parziale, a tempo indeterminato o determinato ovvero a progetto.

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Congedo mestruale per le lavoratrici: a chi spetta

E dunque la proposta di legge sul congedo mestruale  potrebbe essere usufruita da tutte le donne che hanno un rapporto di lavoro a tempo pieno o part time, con un contratto a tempo determinato o indeterminato o assunte a progetto.

Le assenze per congedo mestruale dovrebbero essere di massimo tre giorni al mese.

L’indennità prevista è pari al 100 per cento della retribuzione giornaliera e comprende anche la contribuzione. Ovviamente la necessità di avere il congedo mestruale dovrà essere documentata da un medico specialista.

Bisognerà compilare un modulo che resta valido per un anno.

Congedo mestruale per le lavoratrici: i dati

In Italia le donne che soffrono durante il ciclo mestruale sono tra il 60 e il 90 per cento. I tassi di assenteismo sono molto più alti nella scuola (tra il 13 e il 51 per cento) rispetto a quelli che si registrano sul lavoro (tra il 5 e il 15 per cento).

Si parla dell’adozione di questa legge in Italia dopo che è stata approvata in Spagna.

I dolori dovuti al ciclo mestruale possono creare una inabilità temporanea al lavoro. Per le lavoratrici che soffrono di endometriosi questi dolori diventano ancora più acuti, E in Italia ad almeno tre milioni di persone è stata diagnosticata questa patologia.

Già oggi per le assenze da lavoro dovute ai dolori mestruali, i costi stimati sono di circa sei miliardi l’anno (30 miliardi in Europa).

Tipo di Assenteismo% di Donne che Soffrono di Dolori Mestruali% di Assenteismo per Dolori Mestruali
Scuola60-90%13-51%
Lavoro60-90%5-15%

Congedo mestruale per le lavoratrici: i rischi

Al di là degli effetti positivi di questa normativa ci sono anche delle insidie. Una fra tutte: le aziende potrebbero essere ancora più restie ad assumere donne. Oltre alla eventuale maternità dovrebbero mettere in conto anche la possibilità che le lavoratrici restino a casa per tre giorni al mese.

Infatti, nei Paesi dove il congedo mestruale già esiste, sono molte le donne che preferiscono non usufruirne per il timore di essere discriminate.

Insomma, il congedo mestruale, potrebbe far crescere negli imprenditori la consapevolezza che sia meglio assumere un uomo che una donna. In pratica la misura rischia di essere controproducente.

Chi si oppone a questa normativa (e ci sono anche molte donne), ritiene sia al momento più importante dare sostegno alla maternità e alla tutela delle donne che sono impegnate nell’assistenza di qualche parente anziano o disasbile (le caregiver familiari).

Congedo mestruale per le lavoratrici: opportunità

Ci sono ovviamente anche molte donne che sono favorevoli all’adozione della legge sul congedo mestruale. Avrebbe effetti positivi anche perché costringerebbe le aziende a superare una concezione ormai vecchia dell’organizzazione del lavoro. Ovvero quella che lega la prestazione del dipendente al suo essere sempre a disposizione. È proprio questo il motivo – suggeriscono i propugnatori della legge – per cui le donne sono svantaggiate sul lavoro. A partire da una eventuale maternità.

Il congedo mestruale oltre a tutelare le donne dovrebbe favorire il riconoscimento della diversità femminile e mettere le donne sullo stesso piano dell’uomo. In pratica un diritto di civiltà.

Nell’immagine una donna sofferente per i dolori del ciclo mestruale

Congedo mestruale per le lavoratrici: dove esiste

Il congedo mestruale non è comunque una novità. Esiste da 80 anni, vediamo  nella tabella sotto quali sono i Paesi dove è stato adottato e da quanto tempo.

PaeseAdozione Congedo Mestruale
Giappone1947
Corea del Sud1953
India (Bihar)1992
Indonesia2003
Taiwan2014
Cina (alcune regioni)2016
Zambia2017
Spagna2022

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