Il congedo parentale fino a nove mesi, anche per i padri che sono lavoratori autonomi, una categoria che era stata sempre esclusa dall’indennizzo: vediamo come funziona. (scopri le ultime notizie e poi Leggi su Telegram tutte le news sull’Assegno Unico. Ricevi ogni giorno sul cellulare gli ultimi aggiornamenti su bonus, lavoro e finanza personale: entra nel gruppo WhatsApp, nel gruppo Telegram e nel gruppo Facebook. Scrivi su Instagram tutte le tue domande. Guarda le video guide gratuite sui bonus sul canale Youtube. Per continuare a leggere l’articolo da telefonino tocca su «Continua a leggere» dopo l’immagine di seguito).
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Congedo parentale: il decreto
Le novità, ce ne sono anche altre, sono inserite nello schema di decreto legislativo approvato dal Governo. La riforma del congedo parentale è stata imposta dalla direttiva Ue numero 1158 del 2019, quella che stabilisce nuovi criteri per riequilibrare il lavoro e la vita familiare, in particolare per i genitori e i caregiver che assistono un parente con disabilità.
Lo schema di decreto legislativo è ora al vaglio delle commissioni di Camera e Senato. L’approvazione definitiva di questa importante innovazione normativa è prevista nei prossimi mesi e comunque prima della fine dell’anno.
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Congedo parentale: come funziona oggi
Al momento il congedo parentale funziona così: l’astensione facoltativa dal lavoro può essere utilizzata nei primi 12 mesi di vita del bambino. Ogni genitore può usufruire del congedo in modo continuativo o frazionato. Il limite massimo è di 6 mesi per ogni genitore, con un tetto complessivo tra i madre e padre che non può superare i 10 mesi.
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Si può arrivare a 11 mesi (tra i due genitori) solo aggiungendo una mensilità che è prevista per il lavoratore dipendente che fruisca di un periodo non inferiore a tre mesi.
Per i genitori single il congedo parentale dura 10 mesi (con la nuova normativa arriverebbe a 11).
L’indennizzo previsto per il congedo parentale è pari al 30% della retribuzione (con contribuzione figurativa) fino al sesto anno di vita del bambino (con un massimo complessivo di 6 mesi per ogni genitore.
Se il bambino ha più di 6 anni c’è ancora la possibilità di avere lo stesso indennizzo per il congedo parentale (30%), ma solo se il reddito personale del lavoratore è inferiore a 17mila euro.
Se il congedo parentale scatta quando il bambino ha tra gli 8 e i 12 anni non è più indennizzabile.
Cosa cambia
Vediamo cosa cambia con il nuovo decreto. Sono previsti tre mesi (non trasferibili) per ogni genitore, quindi complessivi 6 mesi. A quali si possono aggiungere altri 3 mesi (che i genitori non possono fruire insieme negli stessi giorni), per un totale di 9 mesi di indennità.
Genitori single
Al genitore single spettano invece 9 mesi di congedo parentale e l’indennità sarà riconosciuta fino al 12esimo anno di età del bambino (prima era fino all’ottavo).
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Tredicesima e ferie
Nell’indennità viene anche calcolata la tredicesima e gli altri premi o mensilità che potrebbero essere erogati al dipendente.
Rispetto alla norma attuale non ci sarà neppure una riduzione delle ferie.
Congedo parentale: lavoratori autonomi
La novità più significativa riguarda l’estensione del diritto al congedo parentale anche per i padri che sono lavoratori autonomi e iscritti all’Inps:
- coltivatori diretti,
- coloni, mezzadri ed imprenditori agricoli professionali,
- artigiani,
- esercenti attività commerciali,
- pescatori autonomi della piccola pesca marittima e delle acque interne.
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Per loro sono previste le stesse condizioni in vigore per le lavoratrici autonome:
- tre mesi di congedo parentale (indennizzabili al 30% della retribuzione convenzionale) e fino al primo anno di vita del bambino.
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Se fruiscono del congedo parentale entrambi i genitori (madre lavoratrice autonoma, padre dipendente), il congedo parentale aumenta fino a nove mesi nei primi 12 anni di vita del bambino (oggi si arriva a 3 anni).

Congedo parentale: professionisti
Nel nuovo decreto sono stati inclusi anche i professionisti che sono iscritti alla gestione separata Inps. Viene aumentata la durata complessiva tra i due genitori. Passa da sei a nove mesi (con uno dei due genitori che può fruire fino a un massimo di sei mesi).
Il congedo parentale anche per i professionisti viene elevato fino ai 12 anni di vita del bambino (oggi termina a tre anni).
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