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Conguaglio Assegno Unico su Rdc giugno: chi ne ha diritto

Scopri le ultime novità sul conguaglio dell’Assegno Unico su Rdc per chi ha ricevuto importi maggiori o minori.

Chiara Del Monaco è una linguista e copywriter specializzata in welfare.
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9' di lettura

Il 10 giugno l’INPS ha attivato il nuovo servizio dedicato alle operazioni di ricalcolo che hanno interessato molti cittadini. In questo approfondimento ci concentriamo soprattutto sul conguaglio dell’Assegno Unico su Rdc (scopri le ultime notizie e poi Leggi su Telegram tutte le news sull’Assegno Unico. Ricevi ogni giorno sul cellulare gli ultimi aggiornamenti su bonus, lavoro e finanza personale: entra nel gruppo WhatsApp, nel gruppo Telegram e nel gruppo Facebook. Scrivi su Instagram tutte le tue domande. Guarda le video guide gratuite sui bonus sul canale Youtube. Per continuare a leggere l’articolo da telefonino tocca su «Continua a leggere» dopo l’immagine di seguito).

Come annunciato nel messaggio 1947 dello scorso 26 maggio 2023, a partire dal 10 giugno l’INPS ha attivato una nuova funzionalità del servizio online dedicata all’Assegno Unico e Universale.

Grazie al nuovo strumento, le famiglie interessate dal ricalcolo dell’importo possono visualizzare tutti i dettagli sui conguagli a credito o a debito del contributo economico.

Nei prossimi paragrafi vediamo nel dettaglio a chi spetta il conguaglio dell’Assegno Unico su Rdc e in quali altri casi i destinatari hanno ricevuto la notifica per il conguaglio.

Conguaglio dell’Assegno Unico su Rdc: a chi spetta

Lo scorso mese, l’Assegno Unico Universale è stato erogato in ritardo a una buona parte dei nuclei destinatari a causa di una verifica centralizzata degli importi pagati da marzo 2022. Questo controllo è stato avviato dall’INPS per avviare le operazioni di conguaglio, in positivo o in negativo, nei confronti di alcune famiglie.

In particolare, dopo aver terminato il ricalcolo degli importi spettanti, l’Istituto ha inviato una comunicazione tramite SMS o e-mail, per avvisare le famiglie interessate dai conguagli.

Tra queste, ci sono sia coloro che hanno fatto domanda dell’Assegno Unico all’INPS sia i nuclei percettori di Reddito di cittadinanza, che hanno diritto al contributo economico in automatico.

Anche se le motivazioni del ricalcolo sono varie e dipendono dalle singole situazioni familiari, il conguaglio dell’Assegno Unico su Rdc è legato a un fattore comune, ossia la rideterminazione dell’importo destinata al genitore che non fa parte del nucleo ISEE del minorenne, sulla base di quanto previsto dall’articolo 7 del decreto legislativo n. 230/2021 (cfr. il messaggio n. 2261 del 30 maggio 2022).

Più avanti, invece, illustriamo anche altri motivi legati al ricalcolo degli importi dell’Assegno Unico.

Scopri la pagina dedicata all’Assegno unico per conoscere altri diritti e agevolazioni.

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Conguaglio dell’Assegno Unico su Rdc: come controllare i dettagli

La conferma della nuova funzionalità per controllare i dettagli sul conguaglio dell’Assegno Unico su Rdc, così come su altri conguagli per chi ha fatto domanda, è arrivata tramite un apposito comunicato stampa dell’INPS il 9 giugno 2023.

Nel comunicato, l’Istituto ha fornito le istruzioni per verificare le situazioni di conguaglio a debito o a credito delle famiglie beneficiarie presenti nel nuovo pannello informativo del sito INPS.

Nello specifico, per accedere alla funzionalità annunciata dall’INPS bisogna innanzitutto entrare sul sito ufficiale www.inps.it e autenticarsi con le credenziali digitali, a scelta tra SPID, CIE o CNS. A questo punto, è necessario entrare nell’area dedicata all’Assegno Unico e cliccare sulla nuova sezione “Conguagli”. In questo modo è possibile visualizzare il ricalcolo effettuato dall’INPS sulle mensilità erogate finora.

In alternativa, chi non ha familiarità con il computer, può rivolgersi a un intermediario, per esempio un CAF o un patronato di categoria, oppure chiamare il Contact Center dell’INPS.

Scopri le ultime novità sull’Assegno Unico a giugno 2023.

Conguaglio dell’Assegno Unico su Rdc: come funziona

Se non hai mai sentito parlare di conguaglio o ricalcolo, probabilmente ti starai chiedendo di che cosa si tratta e perché il nuovo pannello informativo dell’INPS dovrebbe essere una novità importante.

Innanzitutto, quando si parla di conguaglio ci si riferisce alla differenza tra la somma dell’Assegno Unico ricevuta dall’INPS e quella spettante. Quindi, in seguito al ricalcolo delle somme effettuato dall’INPS lo scorso maggio, è venuto fuori che alcuni cittadini avevano ricevuto più soldi del dovuto e altri meno soldi, a partire da marzo 2022 (data dell’introduzione dell’Assegno Unico).

Ciò ha reso necessario il riconoscimento di conguagli, a credito per chi ha ricevuto importi minori del dovuto, e a debito per chi ha ottenuto importi più alti senza averne diritto.

Secondo i dati, i conguagli hanno interessato circa 900.000 famiglie, il 16% dei beneficiari dell’Assegno, che si sono trovati attribuiti importi più alti o più bassi senza comprenderne la ragione. Di questi, 512.000 a famiglie hanno ricevuto una somma più alta, in media di 272 euro, per una spesa complessiva di 140 milioni di euro, mentre 378.000 nuclei si sono trovati un importo ridotto, con una riduzione media di 41 euro, per un totale di 15 milioni.

Premettendo che l’Assegno Unico ha un importo variabile di anno in anno, poiché è influenzato dalla rivalutazione degli importi, molto spesso si verificano delle difformità tra l’ISEE presentato e i dati contenuti nelle banche dati dell’INPS e dei Comuni. Per questo l’Istituto è tenuto a indagare per capire a cosa si devono queste difformità.

Conguaglio dell’Assegno Unico su Rdc: in foto, una mano con una calcolatrice.

Conguaglio dell’Assegno Unico su Rdc: altri casi di ricalcolo

Nei paragrafi precedenti abbiamo visto a chi spetta il conguaglio dell’Assegno Unico su Rdc e come funziona in generale il ricalcolo degli importi effettuati dall’INPS.

Come anticipato, possono essere diverse le ragioni che hanno portato al ricalcolo dell’Assegno, perciò adesso vediamo le più comuni.

Il motivo principale alla base dei conguagli si trova senza dubbio nelle variazioni della DSU, su cui si basa il modello ISEE, che non sono state comunicate correttamente all’INPS. Oltre questo, molte famiglie hanno ricevuto la comunicazione dei conguagli per questi motivi:

  • liquidazione degli importi relativi alla settima e ottava mensilità di gravidanza (c.d. premio alla nascita), sulla base del valore dell’ISEE presentato entro 120 giorni dalla nascita del figlio;
  • maggiorazioni degli importi spettanti per le mensilità di gennaio e febbraio 2023, tenuto conto del riconoscimento della rivalutazione legata all’aumento del costo della vita (cfr. la circolare n. 41 del 7 aprile 2023);
  • importi liquidati sulla base di valori di ISEE del nucleo familiare, poi dichiarati discordanti dalla Struttura INPS territorialmente competente a seguito di accertamenti effettuati sulla veridicità dei dati dichiarati;
  • conguagli derivanti da operazioni di rettifica dell’ISEE 2022, eventualmente effettuate dai Centri di assistenza fiscale (CAF) successivamente al 31 dicembre 2022;
  • eventuali recuperi della maggiorazione per genitori entrambi lavoratori di cui all’articolo 4, comma 8, del decreto legislativo n. 230/2021, laddove non spettante in presenza di nucleo monogenitoriale, diverso comunque da quello vedovile che invece mantiene l’agevolazione per il quinquennio successivo alla data del decesso del genitore lavoratore;
  • rideterminazione degli importi spettanti per effetto del riconoscimento delle maggiorazioni per soggetti disabili introdotte dal decreto-legge del 21 giugno 2022, n. 73, convertito, con modificazioni, dalla legge 4 agosto 2022, n. 122;
  • ricalcolo degli importi relativi ai nuclei familiari numerosi e per i figli successivi al secondo (cfr. il paragrafo 2 del messaggio n. 1714 del 20 aprile 2022);
  • ricalcolo degli importi dell’Assegno unico per i nuclei percettori di Reddito di cittadinanza (RdC) con rideterminazione della somma spettante al genitore non facente parte del nucleo ISEE del minore, sulla base di quanto previsto dall’articolo 7 del decreto legislativo n. 230/2021 (cfr. il messaggio n. 2261 del 30 maggio 2022);
  • importi riconosciuti con riferimento alle domande di Assegno unico presentate antecedentemente al 30 giugno 2022, con ISEE presentati entro il 30 giugno dello stesso anno e rate calcolate con importo al minimo (50 euro per i figli minorenni e 25 euro per i figli maggiorenni).

Ciò significa che i conguagli riguardano sia le mensilità del 2023 sia quelle erogate nel 2022.

Conguaglio dell’Assegno Unico su Rdc: quando arriva l’Assegno Unico a giugno

Concludiamo il nostro approfondimento ricordano ai nostri lettori quali sono le date di accredito dell’Assegno Unico Universale già annunciate a giugno 2023.

Tra arretrati e mensilità in corso, l’INPS ha comunicato le seguenti date di pagamento:

Invece, le famiglie con figli a carico che percepiscono il Rdc ricevono l’Assegno Unico secondo tempistiche differenti, e cioè seguendo le ricariche mensili del Reddito di cittadinanza. Di conseguenza, dal 15 giugno (dopo la ricarica di metà mese) dovrebbero arrivare i pagamenti riferiti agli arretrati. Invece, dopo il 27 giugno (cioè dopo la ricarica di fine mese) sono previsti gli accrediti riferiti a maggio.

FAQ Conguaglio dell’Assegno Unico su Rdc

Chi può beneficiare del conguaglio dell’Assegno Unico su Rdc?

L’INPS ha attivato un nuovo servizio per il conguaglio dell’Assegno Unico su Rdc. Questo riguarda coloro che hanno fatto domanda per l’Assegno Unico, così come i nuclei familiari percettori del Reddito di Cittadinanza. Questi ultimi hanno diritto al contributo economico in automatico. Il conguaglio è legato alla rideterminazione dell’importo spettante al genitore che non fa parte del nucleo ISEE del minore.

Come posso controllare i dettagli del mio conguaglio dell’Assegno Unico su Rdc?

Per verificare i dettagli del tuo conguaglio, devi accedere al sito ufficiale dell’INPS e autenticarti con le tue credenziali digitali (SPID, CIE o CNS). Puoi poi entrare nell’area dedicata all’Assegno Unico e cliccare sulla sezione “Conguagli”. In questo modo, potrai visualizzare il ricalcolo effettuato dall’INPS sulle mensilità erogate.

Cosa significa “conguaglio dell’Assegno Unico su Rdc”?

Il conguaglio si riferisce alla differenza tra la somma dell’Assegno Unico che hai ricevuto dall’INPS e quella che ti spettava. A seguito del ricalcolo effettuato dall’INPS, alcune famiglie hanno scoperto di aver ricevuto più o meno soldi del dovuto. Questo ha reso necessario il riconoscimento dei conguagli.

Quali sono gli altri casi di ricalcolo dell’Assegno Unico su Rdc?

Oltre al conguaglio dell’Assegno Unico su Rdc, ci possono essere diversi motivi che hanno portato al ricalcolo dell’Assegno. Questi possono includere la liquidazione degli importi relativi alla gravidanza, le maggiorazioni degli importi per le mensilità di gennaio e febbraio 2023, e il ricalcolo degli importi per i nuclei familiari numerosi.

Quando verrà erogato l’Assegno Unico a giugno?

L’INPS ha annunciato le date di pagamento per l’Assegno Unico a giugno 2023. Queste includono diverse date per i pagamenti arretrati e le mensilità correnti. Per le famiglie con figli a carico che percepiscono il Reddito di Cittadinanza, i pagamenti seguiranno le ricariche mensili del Reddito di Cittadinanza.

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