Come versare i contributi volontari e quanto costano? Ecco una panoramica su modalità e costi (scopri le ultime notizie e poi leggi su Telegram tutte le news sulle pensioni e sulla previdenza. Ricevi ogni giorno sul cellulare gli ultimi aggiornamenti su bonus, lavoro e finanza personale: entra nel gruppo WhatsApp, nel gruppo Telegram e nel gruppo Facebook. Scrivi su Instagram tutte le tue domande. Guarda le video guide gratuite sui bonus sul canale Youtube. Per continuare a leggere l’articolo da telefonino tocca su «Continua a leggere» dopo l’immagine di seguito).
Indice
- Come versare i contributi volontari e quanto costano? Esempi
- Come versare i contributi volontari e quanto costano? Autorizzazione e aliquote
- Come versare i contributi volontari e quanto costano? Modalità di versamento
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Come versare i contributi volontari e quanto costano? Esempi
I contributi volontari sono quelli versati su domanda dal lavoratore dipendente o autonomo, che intende incrementare l’anzianità contributiva ai fini del diritto o della misura della pensione.
Può capitare, infatti, di perdere il lavoro o di essere costretti a interrompere un’attività lavorativa a causa di problemi personali o di salute, con il conseguente blocco del versamento dei contributi ai fini pensionistici.
Il lavoratore può, a questo punto, versare volontariamente anni di contributi, ma questo ha un costo, piuttosto importante. Come versare i contributi volontari e quanto costano?
Per i costi dipende dalla tipologia di lavoro. Per un anno di contributi, un lavoratore dipendente pagherà dai 3.045,58 euro ai 3.606 euro a seconda dell’autorizzazione ricevuta (prima o dopo il 1995).
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Un professionista con Partita Iva, ad esempio, per un anno di contributi volontari verserà circa 5.360 euro, mentre la spesa per un disoccupato sarà di oltre 10.900 euro per un anno di contributi.
I contributi volontari possono essere versati accedendo al sito dell’INPS e poi al servizio “Versamenti volontari”, attraverso la modalità “Pagamento online PagoPA” che consente di versare i contributi utilizzando la propria carta di credito/debito o il proprio conto corrente.
Oppure è possibile utilizzare l’avviso di pagamento PagoPA, accessibile presso tutti i prestatori di servizi di pagamento che aderiscono al circuito PagoPA, vale a dire ricevitorie, edicole, bar, tabaccherie, supermercati e altri esercizi commerciali.
Utilizzando il servizio online potrete anche visualizzare e stampare le ricevute dei pagamenti.
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Come versare i contributi volontari e quanto costano? Autorizzazione e aliquote
A questo punto è necessario chiarire che per versare contributi in modo volontario è obbligatorio essere autorizzati dall’INPS.
Per essere autorizzato, un lavoratore deve aver versato almeno 5 anni di contributi (260 contributi settimanali o 60 contributi mensili) di cui almeno 3 anni negli ultimi 5 anni prima della presentazione della domanda.
Come visto in precedenza, il costo della contribuzione volontaria cambia in base alla tipologia di lavoro svolto dal richiedente.
Per i lavoratori dipendenti del settore pubblico e privato, il costo del versamento dei contributi si ottiene applicando l’aliquota contributiva vigente alla retribuzione dell’ultimo anno di lavoro.
Per gli autorizzati sino al 31 dicembre 1995, si applica l’aliquota del 27,87%, mentre per gli autorizzati dal 1° gennaio 1996 si applica l’aliquota del 33%. Di conseguenza il contributo minimo non può essere inferiore a 58,57 euro per i pre-1995 e a 69,35 euro per i post-1995.
Se la retribuzione di riferimento è superiore a 48.279 euro, l’aliquota è incrementata dell’1%.
La situazione è diversa per i lavoratori autonomi. Artigiani e commercianti sono regolamentati da 8 classi di reddito previste dalla legge, visibili in questa tabella:
Artigiani e commercianti | Aliquota artigiani 24% | Aliquota commercianti 24,48% |
Fino a 16.243 euro | 324,86 euro | 331,36 euro |
da 16.244 a 21.582 euro | 378,26 euro | 385,83 euro |
da 21.583 a 26.921 euro | 485,04 euro | 494,75 euro |
da 26.922 a 32.260 euro | 591,82 euro | 603,66 euro |
da 32.261 a 37.599 euro | 698,60 euro | 712,58 euro |
da 37.600 a 42.938 euro | 805,38 euro | 821,49 euro |
da 42.939 a 48.278 euro | 912,18 euro | 930,43 euro |
oltre 48.279 euro | 965,58 euro | 984,90 euro |
L’aliquota obbligatoria è del 24% per gli artigiani del 24,48% per i commercianti, per una contribuzione mensile compresa tra 324,86 euro e 984,90 euro al mese, in base al reddito dichiarato.
Per i lavoratori iscritti presso la Gestione Separata dell’INPS, va presa in considerazione l’aliquota al 33% (25% per i titolari di Partita Iva).
Il minimale per l’accredito contributivo è di 16.243 euro, quindi l’importo minimo non potrà essere inferiore a 5.360,28 euro l’anno per i collaboratori e a 4.060,80 euro l’anno per i professionisti con Partita Iva.

Come versare i contributi volontari e quanto costano? Modalità di versamento
Il versamento dei contributi volontari va effettuato entro il trimestre solare successivo a quello di riferimento. In un anno abbiamo 4 trimestri (gennaio-febbraio-marzo; aprile-maggio-giugno; luglio-agosto-settembre; ottobre-novembre-dicembre).
Ad esempio, per coprire il primo trimestre, il versamento va effettuato entro l’ultimo mese del secondo trimestre, quindi giugno. Se il versamento dovesse avvenire oltre i termini, verrà annullato e rimborsato.
Con la funzione “fraziona”, nel servizio “Versamenti volontari” sul sito dell’INPS, è possibile effettuare pagamenti per periodi inferiori al trimestre specifico (quattro trimestri all’anno).
Per versare contributi volontari relativi ai periodi arretrati, compresi tra la data di decorrenza dell’autorizzazione e il trimestre precedente, è necessario mettersi in regola entro il trimestre solare successivo a quello in cui è stato ricevuto il provvedimento di accoglimento della domanda.
Abbiamo visto come versare i contributi volontari e quanto costano. Ecco gli articoli preferiti dagli utenti sulle pensioni:
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