Contributo Asl per gli apparecchi acustici

Contributo Asl per gli apparecchi acustici: come avere il contributo da 1.400 euro per l'acquisto di una protesi acustica: chi ne ha diritto e qual è la procedura. Il paziente può scegliere tra quelli disponibili senza versare un euro o chiedere apparecchi più sofisticati facendosi carico dell'aggravio di spesa.

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5' di lettura

Contributo Asl per gli apparecchi acustici: il Servizio Sanitario Nazionale mette a disposizione un contributo per l’acquisto di protesi acustiche, vediamo come funziona e chi ne ha diritto. (scopri le ultime notizie su bonus, Rem, Rdc e assegno unico. Leggi su Telegram tutte le news su Invalidità e Legge 104. Ricevi ogni giorno sul cellulare gli ultimi aggiornamenti su bonus, lavoro e finanza personale: entra nel gruppo WhatsApp, nel gruppo Telegram e nel gruppo Facebook. Scrivi su Instagram tutte le tue domande. Guarda le video guide gratuite sui bonus sul canale Youtube. Per continuare a leggere l’articolo da telefonino tocca su «Continua a leggere» dopo l’immagine di seguito).

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È cosa nota che gli apparecchi acustici non sono a buon mercato, quelli più efficaci hanno spesso dei costi importanti. Ma è anche vero che è difficile rinunciare ad ascoltare, le conseguenze nelle relazioni sociali e familiari rischiano di essere gravi. Oltre a determinare, per chi soffre di problemi d’udito, una inevitabile e graduale emarginazione.

Contributo Asl per gli apparecchi acustici: fino a 1.400 euro

Per tutti questi motivi, per andare incontro a queste esigenze e fornire un aiuto pratico a chi non avesse le risorse economiche necessarie per l’acquisto di una protesi, il Servizio Sanitario Nazionale mette a disposizione un contributo che oscilla tra 1.300 e 1.400 euro (dipende dalla gravità della perdita uditiva). Ne hanno diritto i cittadini che hanno una invalidità riconosciuta superiore al 34%.

Ovviamente nella percentuale di invalidità deve essere inclusa l’ipoacusia.

Quel contributo può essere sufficiente per avere apparecchi acustici senza aggiungerci un euro o può essere utilizzato per acquistarne di più costosi (come vedremo il resto della spesa sarà a carico dell’assistito).

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Anche gli invalidi di guerra e i minori di 18 anni possono avere accesso a questo contributo e a prescindere dal requisito di una invalidità civile riconosciuta.

Vediamo in questo articolo qual è l’iter che bisogna seguire per avere il contributo.

Contributo Asl per gli apparecchi acustici: esame audiometrico

La prima cosa da fare è quella di recarsi in un qualsiasi centro acustico. Bisogna effettuare un banale esame audiometrico, serve per valutare la perdita di udito da ciascun orecchio. In base alla perdita di udito accertata (che quindi può essere più o meno grave) verrà definito il grado di invalidità.

Se non si è in possesso dell’invalidità civile sono in genere gli stessi audioprotesisti a seguire l’iter burocratico e a inoltrare la domanda di invalidità.

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Contributo Asl per gli apparecchi acustici: visita specialistica

Subito dopo è necessario procurarsi una impegnativa del medico di base per una visita specialistica. Dovrà essere effettuata da un otorinolaringoiatra o da un audiologo.

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Lo specialista dovrà eseguire una visita approfondita e al termine prescriverà, se ritiene, l’apparecchio acustico. Per essere valida ai fini del contributo la visita dovrà essere effettuata in una struttura pubblica o convenzionata con il Sistema Sanitario Nazionale. Come potete immaginare la visita specialistica è obbligatoria per avere diritto al contributo.

Contributo Asl per gli apparecchi acustici: la scelta

A questo punto e con la prescrizione del medico non resta che scegliere l’apparecchio acustico. L’audioprotesista potrà consigliare al paziente lo strumento acustico più idoneo alle sue esigenze, ovviamente mantenendosi nei limiti economici che sono stati previsti dalla legge.

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Ma se il cittadino decide di scegliere un apparecchio di classe superiore si farà anche carico dell’inevitabile aggravio della spesa.

L’audioprotesista rilascia al paziente un preventivo di spesa oltre a una documentazione che descrive le caratteristiche tecniche dell’apparecchio. In pratica deve certificare la compatibilità dello strumento con la prescrizione medica in possesso del cittadino.

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Contributo Asl per gli apparecchi acustici: richiesta all’Asl

A questo punto, e con tutta la documentazione in suo possesso, il paziente potrà presentare una formale richiesta per ricevere il contributo del servizio sanitario e acquistare così l’apparecchio acustico.

La documentazione è importante e quindi deve essere completa. Vediamo nel dettaglio cosa serve:

  • fotocopia del certificato di invalidità;
  • prescrizione dell’apparecchio acustico con esame audiometrico in originale;
  • preventivo compilato dall’audioprotesista del centro acustico;
  • fotocopia della tessera sanitaria;
  • certificato di residenza (o autocertificazione).

Questa documentazione va raccolta e inviata all‘Ufficio Protesi e Ausili dell’Asl che è competente sul territorio. L’ufficio ha l’obbligo di rispondere via posta non oltre i 20 giorni dalla presentazione della domanda. Se dall’Azienda sanitaria non dovesse arrivare nessuna comunicazione, non vi preoccupate. In quel caso infatti significa che l’autorizzazione è stata concessa.

Contributo Asl per gli apparecchi acustici: applicazione

Siamo arrivati ai passaggi finali. Dopo aver ottenuto l’autorizzazione da parte dell’Asl, il paziente può recarsi in un centro acustico scegliere l’apparecchio e farselo applicare dall’audioprotesista (che dovrà regolarlo per adattarlo alle esigenze del cittadino).

Contributo Asl per gli apparecchi acustici: collaudo

Siamo all’ultima fase, quella del collaudo. Si tratta di un controllo, venti giorni dopo l’applicazione dell’apparecchio, per verificare se la protesi funziona regolarmente e se il paziente trae il beneficio che si attendeva. Questo controllo deve essere effettuato dallo specialista otorinolaringoiatra o da un audiologo.

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