Controlli del fisco, la stretta arriva in autunno: il governo ha deciso di incassare 57 miliardi tra il 2023 e il 2025, con un aumento rispetto ai tre anni precedenti del 2,8 per cento. Vediamo quali sono gli obiettivi del governo, come si intende raggiungerli e cosa dovranno aspettarsi i cittadini. (scopri le ultime notizie su bonus, Rdc e assegno unico, su Invalidità e Legge 104, sui mutui, sul fisco, sulle offerte di lavoro e i concorsi attivi. Leggile gratis su WhatsApp, Telegram e Facebook).
Indice
Controlli del fisco a due facce
Il controllo del fisco non sarà uniforme per tutti: due saranno le modalità adottate. Una rigida per chi tenta di sottrarsi ai doveri fiscali e una più comprensiva verso chi, per difficoltà, non può rispettarli ma ha l’intenzione di farlo.
Questo cambiamento ha un obiettivo chiaro: raccogliere 57 miliardi nel periodo tra il 2023 e il 2025. Queste risorse contribuiranno, tra le altre cose, alla riduzione delle tasse.
È stata anche annunciata dal governo una stretta sui controlli incrociati dei conti correnti.
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Contro l’evasione: l’innovazione tecnologica
https://thewam.net/evasione-fiscale-algoritmo-2/Le strategie per i controlli del fisco cambiano, e la tecnologia gioca un ruolo fondamentale. L’utilizzo di big data, automazione e intelligenza artificiale saranno, come vedremo nei paragrafi successivi, gli strumenti chiave per garantire che tutti rispettino le norme fiscali.
La volontà del governo, però, non è solo punitiva. Si punta infatti anche al dialogo e alla collaborazione per superare insieme le sfide economiche attuali.
Ravvedimenti spontanei
Il governo confida nella buona volontà dei contribuenti. Si prevede che nei prossimi due anni i ravvedimenti spontanei porteranno circa 6 miliardi alle casse dello Stato. Il lavoro dell’Agenzia delle entrate sarà di garantire che tutto ciò avvenga in modo efficiente, grazie anche al supporto della tecnologia.
In ogni caso potrebbe essere utile giocare d’anticipo: verifica come controllare se hai debiti con il fisco.
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Quanto deve incassare l’Agenzia delle Entrate
L’Agenzia delle Entrate ha obiettivi ben precisi per i prossimi anni, con un trend crescente di incassi. La situazione economica attuale, complicata dalla pandemia, richiede un’attenzione particolare a quei comportamenti fiscali non trasparenti e non collaborativi.
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La selezione dei contribuenti
La qualità dei controlli del fisco aumenterà. Si punterà a individuare con maggiore precisione chi presenta un alto rischio di evasione. Questa analisi approfondita permetterà di ridurre gli errori e di avere una visione chiara dell’effettivo “tax gap”. I controlli si concentreranno anche sui settori ad alto tasso di evasione.
Intelligenza artificiale e controllo fiscale
L’innovazione sta, dunque, per arrivare nel settore della fiscalità. Controlli del fisco con l’IA, ovvero l’intelligenza artificiale, insieme a tecnologie come il learning machine e il text mining, saranno fondamentali per potenziare i controlli. L’obiettivo è chiaro: monitorare meglio i contribuenti, valutare il loro grado di fedeltà fiscale e, alla fine, combattere meglio l’evasione fiscale. Non si escludono controllo incrociati anche sui conti correnti.
Come funzionano i controlli con l’IA
L’intelligenza artificiale si affiancherà ai funzionari nella selezione dei soggetti da sottoporre a controlli. Grazie all’analisi dei dati presenti negli archivi dell’Agenzia delle Entrate, l’IA potrà individuare comportamenti anomali o evasivi. Questo processo innovativo di analisi del rischio fiscale consente di concentrare l’attenzione sui soggetti a più alto rischio fiscale, garantendo al contempo il rispetto dei diritti del contribuente.
L’algoritmo: un passo verso il futuro
Un’innovazione chiave in questo nuovo sistema è un algoritmo progettato per assistere gli uffici nelle verifiche. Questo algoritmo aiuta a stabilire un criterio di priorità per le attività di controllo. Viene utilizzato per analizzare e ordinare le diverse posizioni, basandosi su specifiche analisi del rischio.
Tuttavia, è importante notare che l’algoritmo non opera da solo. Infatti, le informazioni che fornisce vengono integrate con quelle già in possesso dalle strutture di controllo.
Il metodo di analisi dell’algoritmo è detto “supervisionato”. Si basa su dati storici relativi a controlli già effettuati. Così, usando queste informazioni, l’algoritmo può predire con maggiore precisione quali contribuenti potrebbero avere anomalie fiscali.
Una volta identificati questi contribuenti, si avvia la fase successiva: i controlli da parte dell’Intelligenza Artificiale.
C’è da aggiungere con il fisco sarà anche sui social per scoprire gli evasori.
Novità dell’Agenzia delle Entrate
Il 19 maggio 2023, l’Agenzia delle Entrate ha pubblicato un documento che fornisce dettagli sul funzionamento dell’analisi del rischio evasione. Questa pubblicazione svela la logica dietro gli algoritmi e le banche dati utilizzate.
Questo documento è essenziale, poiché risponde a richieste di trasparenza e chiarifica come l’IA gestirà i controlli del fisco.
L’obiettivo dell’Agenzia delle Entrate è duplice: individuare chi presenta un rischio elevato di evasione e assicurarsi che coloro che seguono le norme non vengano controllati ingiustamente.
Superbonus e controlli del fisco
Il superbonus e altre agevolazioni fiscali saranno altrettanto sotto la lente di ingrandimento. L’obiettivo è di individuare e contrastare i casi di percezione indebita di questi bonus. Inoltre, al fine di migliorare il rapporto con i contribuenti e rafforzare la compliance fiscale, verranno inviate “lettere di compliance” e verranno ottimizzati gli algoritmi di selezione.

FAQ (domande e risposte)
Come saranno i controlli del fisco nei prossimi mesi?
I controlli del fisco nei prossimi mesi si intensificheranno, con l’obiettivo di incassare 57 miliardi di euro tra il 2023 e il 2025, un aumento del 2,8% rispetto al triennio precedente. L’approccio sarà bifronte: da un lato severo nei confronti di chi intenzionalmente evade le tasse e, dall’altro, più comprensivo con coloro che, pur volendo, non possono pagare. L’innovazione tecnologica giocherà un ruolo chiave in questa nuova fase, con l’adozione di big data, automatismi e intelligenza artificiale per monitorare la fedeltà dei contribuenti.
Perché il governo ha deciso la stretta sui controlli fiscali?
La stretta sui controlli fiscali mira a contrastare l’evasione fiscale e a incassare risorse significative. Queste risorse saranno utilizzate, in parte, per finanziare il fondo destinato alla riduzione delle tasse. La pandemia ha anche creato sfide economiche e sociali, rendendo necessario affrontare forme più insidiose di evasione e non collaborazione.
Quando scatta il controllo fiscale?
Il controllo fiscale scatta in seguito a un’analisi mirata dei contribuenti a maggior rischio di evasione. Grazie all’uso di strumenti di data analysis avanzati, come i big data, e all’interoperabilità delle banche dati, vengono selezionati i contribuenti per ulteriori verifiche. Un elemento chiave nel processo è l’anonimometro, che analizza i dati dei conti correnti in modo anonimo per individuare possibili evasori.
Come saranno le verifiche sul superbonus e le agevolazioni indebite?
Le agevolazioni indebite, come il superbonus del 110%, saranno oggetto di particolare attenzione. Le verifiche si concentreranno sul miglioramento del rapporto di collaborazione con i contribuenti. Una delle strategie chiave sarà l’invio delle “lettere di compliance”, con algoritmi migliorati per ridurre i casi di “falsi positivi”. Per l’Iva ordinaria, è previsto che il tempo medio per i rimborsi non superi i 75 giorni.
Come funziona l’intelligenza artificiale per i controlli del fisco?
L’intelligenza artificiale (IA) giocherà un ruolo cruciale nell’effettuare controlli fiscali più efficaci e mirati. Secondo la Direttiva 2023/74424, l’IA supporterà i funzionari nella fase di selezione dei soggetti da sottoporre a controlli. L’obiettivo dell’IA è di identificare comportamenti anomali o evasivi analizzando i dati presenti negli archivi dell’Agenzia delle Entrate. Tuttavia, l’intervento umano rimane fondamentale nel processo, evitando decisioni completamente automatizzate. Durante l’utilizzo delle informazioni per l’individuazione dei rischi fiscali, i dati personali verranno sostituiti con codici fittizi per garantire la privacy fino a quando non viene verificato un effettivo rischio fiscale.
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