Controllo sulla pensione a settembre: per chi? Chi rischia la sospensione della prestazione? Scopriamolo in questo articolo (scopri le ultime notizie e poi leggi su Telegram tutte le news sulle pensioni e sulla previdenza. Ricevi ogni giorno sul cellulare gli ultimi aggiornamenti su bonus, lavoro e finanza personale: entra nel gruppo WhatsApp, nel gruppo Telegram e nel gruppo Facebook. Scrivi su Instagram tutte le tue domande. Guarda le video guide gratuite sui bonus sul canale Youtube. Per continuare a leggere l’articolo da telefonino tocca su «Continua a leggere» dopo l’immagine di seguito).
INDICE:
- Controllo sulla pensione a settembre: per chi?
- Controllo sulla pensione a settembre: come provare l’esistenza in vita?
- Controllo sulla pensione a settembre: quali rischi?
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Controllo sulla pensione a settembre: per chi?
Prenderà il via dal 14 settembre la seconda fase di controllo sulla pensione a settembre avviata da Citibank NA, con la quale l’INPS verifica l’esistenza in vita dei pensionati che risiedono all’estero, per gli anni 2022 e 2023.
Come da messaggio numero 3286 del 6 settembre 2022, l’istituto effettuerà controlli sui pagamenti delle pensioni all’estero.
Sarà la seconda fase di accertamento dell’esistenza in vita dei beneficiari di prestazioni previdenziali che, pur avendo maturato i requisiti in Italia, hanno preferito trasferirsi all’estero, per motivi familiari o perché più conveniente dal punto di vista fiscale.
La prima fase ha interessato pensionati residenti in America, in Asia, nell’Estremo Oriente, nei Paesi Scandinavi, negli Stati dell’Est Europa e nei Paesi limitrofi. La seconda interesserà chi risiede in Europa, Africa e Oceania.
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Questi pensionati, dal 14 settembre, riceveranno lettere e moduli da compilare e inviare alla banca Citibank NA entro la scadenza del 12 gennaio 2023.
Ma se non si dovesse rispettare la scadenza del controllo sulla pensione, cosa rischieranno i pensionati residenti all’estero? Lo scopriremo nei prossimi paragrafi.
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Controllo sulla pensione a settembre: come provare l’esistenza in vita?
Controllo sulla pensione a settembre. Prima di vedere insieme quali sono i rischi che si corrono qualora non dovesse essere rispettato il termine per l’invio dei moduli per il controllo sulla pensione, vediamo come provare l’esistenza in vita del pensionato.
La prova può avvenire:
- in modalità cartacea, inviando il modulo di attestazione regolarmente compilato, datato, corredato dalla documentazione di supporto, firmato e controfirmato da un testimone qualificato (ad esempio il rappresentante dell’Ambasciata o del Consolato Italiano o un’Autorità locale) alla casella postale PO Box 4873, Worthing BN99 3BG, United Kingdom.
- in modalità telematica, tramite il portale web predisposto da Citibank NA. Per chi risiede negli USA, nel Regno Unito, in Canada o in Australia, operatori di patronati possono rientrare nell’elenco dei testimoni accettabili e qualificati ad attestare l’esistenza in vita del pensionato. La medesima funzionalità è a disposizione dei funzionari delle Rappresentanze diplomatiche indicate dal Ministero degli Affari Esteri e della cooperazione internazionale, con cui è possibile interagire anche tramite videochiamata;
- riscuotendo personalmente una delle rate di pensione presso gli sportelli Western Union. In questo modo si può provare l’esistenza in vita, anche se l’INPS ha specificato che “la riscossione in contanti presso gli sportelli Western Union non costituisce una valida prova dell’esistenza in vita nel caso in cui il pagamento delle rate correnti di pensione sia disposto a favore dei legali rappresentanti e procuratori dei pensionati”.
La riscossione personale non è indicata come una delle modalità di attestazione dell’esistenza in vita qualora il pensionato sia residente in Italia, nei Paesi dove risiede il pensionato non sono presenti agenzie Western Union o le pensioni hanno importi superiori a 6.300 euro o a 7.300 dollari statunitensi.

Controllo sulla pensione a settembre: quali rischi?
Controllo sulla pensione a settembre. Ma cosa succede se non si rispettano gli obblighi e le scadenze imposte dall’INPS? Se il pensionato o la pensionata non producono la documentazione richiesta entro il 12 gennaio 2023, il pagamento della rata di pensione di febbraio 2023 verrà erogato in contanti presso le agenzie Western Union del Paese di residenza.
Se non dovesse avvenire la riscossione personale dell’assegno previdenziale di febbraio 2023 oppure se non si dovesse produrre la documentazione di esistenza in vita entro il 19 febbraio 2023, il pagamento della pensione sarà sospeso fino a marzo 2023.
Per una corretta segnalazione dell’esistenza in vita, il pensionato o la pensionata residente all’estero dovrà compilare esclusivamente il modulo inviato da Citibank: non si possono utilizzare moduli in bianco o documenti diversi dal modulo ufficiale.
Se il pensionato o la pensionata non dovesse ricevere il modulo o dovesse smarrirlo dovrà necessariamente contattare il servizio di assistenza della banca, che provvederà a inviare un nuovo modulo personalizzato, anche, tramite email. Il modulo può essere richiesto anche ai patronati abilitati all’accesso al portale di Citibank.
Se il pensionato o la pensionata dovessero vivere situazioni di difficoltà (limitazioni funzionali, ricovero in ospedale, detenzione in carcere, inabilità motoria), potranno ricorrere a modalità alternative contattando il servizio di assistenza di Citibank.
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