Il contagio da coronavirus in Italia non si arresta, ma c’è una buona notizia e arriva dal presidente dell’Istituto Superiore di Sanità (ISS), Silvio Brusaferro: «L’epidemia resta in una fase delicata e si osserva un peggioramento della situazione. C’è un lieve ricrescita, ma l’impennata della curva è stata evitata».
Da oggi nel bollettino ufficiale della Protezione Civile saranno contati anche i cosiddetti «test rapidi», complicando di fatto il calcolo del tasso di positività, ossia del rapporto tra tamponi eseguiti e nuovi contagiati riscontrati. Il problema è che i test rapidi sono affidabili al 50% circa, quindi ogni calcolo non sarebbe preciso.
Se si prende come punto di riferimento il numero dei nuovi contagiati, allora la regione messa peggio è la Lombardia, con un incremento di 2205 positivi.
Le altre regioni che sono sopra quota mille per numero di nuove infezioni da coronavirus sono:
- Sicilia 1945
- Emilia Romagna 1794
- Lazio 1394
- Puglia 1295
- Campania 1150
- Veneto 1079
Con questi dati gli attualmente positivi sono arrivati a 558068, in diminuzione rispetto a ieri di 3312 unità (erano cresciuti per tre giorni di fila). Di questi: 532705 sono in isolamento domiciliare; 22841 sono ricoverati con sintomi; 2522 hanno bisogno di cure in terapia intensiva.
In sintesi però nell’ultima settimana si è comunque registrato un incremento dell’Indice Rt dallo 1,03 allo 1,09.
Di seguito il dettaglio sul numero degli attualmente positivi e dei posti letto occupati negli ospedali, ripartiti per regione. La tabella è stata estratta dal bollettino ufficiale della Protezione Civile di oggi, 15 gennaio:

Coronavirus, vaccinazioni e decessi
Il numero dei decessi purtroppo resta ancora alto, ma cala sotto quota cinquecento. Oggi infatti in Italia si contano 477 morti, che portnao il numero totale dall’inizio dell’emergenza a 81325.
La campagna di vaccinazioni, fortunatamente, procede spedita. L’Italia è uno dei migliori stati in Europa per numero di somministrazioni rispetto alle dosi consegnate. Al momento si è arrivati a 972099 somministrazioni a fronte di 1397175 dosi, ossia il 69,6%.
La regione che ha fatto meglio è la Campania, con il 92,4% di somministrazioni. Segue il veneto, con il 78,4%. L’obbiettivo di Vincenzo de Luca, presidente campano, è quello di portare la Campania a essere la prima regione d’Europa a uscire dalla Pandemia di coronavirus.
Male invece la Calabria, ultima nell’elenco con appena il 39,4% e la Basilicata, con il 47,4%. Terz’ultimo il Trentino Alto Adige, con il 54,5%.

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