Cosa fare per diventare caregiver di un familiare. In Italia non esistono delle leggi specifiche per tutelare la figura essenziale del caregiver familiare. (scopri le ultime notizie su bonus, Rem, Rdc e assegno unico. Leggi su Telegram tutte le news su Invalidità e Legge 104. Ricevi ogni giorno sul cellulare gli ultimi aggiornamenti su bonus, lavoro e finanza personale: entra nel gruppo WhatsApp, nel gruppo Telegram e nel gruppo Facebook. Scrivi su Instagram tutte le tue domande. Guarda le video guide gratuite sui bonus sul canale Youtube. Per continuare a leggere l’articolo da telefonino tocca su «Continua a leggere» dopo l’immagine di seguito).
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Per meglio dire: non esiste alcuna domanda da presentare per il riconoscimento del proprio lavoro.
Cosa fare per diventare caregiver di un familiare: solo 104?
L’unica possibilità è ridotta alle richieste per ottenere i benefici collegati con la Legge 104.
In questo caso è prima necessario presentare la domanda per il riconoscimento della disabilità grave del familiare assistito (all’Inps) e solo dopo la visita e l’approvazione della Commissione medica presentare al datore di lavoro l’istanza per poter usufruire dei permessi retribuiti.
Ma è una situazione piuttosto delicata e complessa. La Legge 104 ha aiutato molti, ma da sola non è sufficiente.
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Cosa fare per diventare caregiver di un familiare: le cifre
I caregiver in Italia sono 8,5 milioni. Più di 7 milioni sono donne e per il 60% sono disoccupate. Il che significa che non hanno diritto a nessuna delle agevolazioni previste con la Legge 104.
Del resto, se non hanno un lavoro a cosa serve avere dei permessi e dei congedi retribuiti?
Eppure quello del caregiver non può essere ritenuto solo un impegno di tipo personale. Si tratta piuttosto di un ruolo che ha una rilevanza sociale enorme e indubbia. I caregiver familiari, infatti, colmano il vuoto, spesso abissale, lasciato dall’assistenza pubblica.
Un vuoto che diventerà sempre più importante con l’aumento progressivo del numero di persone anziane.
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Cosa fare per diventare caregiver di un familiare: solo alcune Regioni
Per tutelare questa figura fondamentale, e che al netto di quello che prevede la 104 non ha nessun tipo di riconoscimento economico o assistenziale, si sono per ora mosse solo alcune Regioni, come l’Emilia Romagna, dove sono stati riconosciuti interventi legislativi e tutele per le persone che ricoprono il ruolo di caregiver familiare.
Ma sia la pandemia di Covid, sia ora la guerra in Ucraina, hanno bloccato un percorso legislativo nazionale che era partito nel 2018 e prevedeva un riconoscimento ufficiale per lepersone che sacrificano la loro esistenza per accudire un familiare con gravi patologie. Caregiver familiari che si sostituiscono all’assistenza che dovrebbe essere garantita dal Sistema Sanitario Nazionale.
Cosa fare per diventare caregiver di un familiare: assistenza diretta
Tra i compiti di un caregiver familiare rientrano quelli dell’assistenza diretta e indiretta.
L’assistenza diretta riguarda tra l’altro:
- la somministrazione dei pasti;
- il sostegno alla deambulazione;
- la vigilanza farmacologica e così via.
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Cosa fare per diventare caregiver di un familiare: assistenza indiretta
L’assistenza indiretta è invece dedicata prevalentemente al disbrigo di tutte le pratiche e le questioni amministrative e burocratiche che riguardano la persona assistita.
Cosa fare per diventare caregiver di un familiare: definizione
Un impegno notevole e che richiede la dedizione totale per il familiare con problemi di salute. Eppure i caregiver al momento non sono riconosciuti e protetti da nessuna norma legislativa. Ovvero, il caregiver familiare non ha una definizione giuridica per il ruolo sociale che svolge ogni giorno. Ma non solo: tutto questo esclude anche un minimo riconoscimento previdenziale.
Il che significa che l’assistente familiare dopo aver speso anni per accudire un familiare con una disabilità grave non avrà neppure diritto a una pensione dignitosa.
Elenco delle agevolazioni previste in base alla percentuale di invalidità riconosciuta
Cosa fare per diventare caregiver di un familiare: primo tentativo
Un primo tentativo di riconoscere il caregiver familiare è stato provato con la Legge di Bilancio del 2018 (prima dunque della pandemia). È stato istituito un “Fondo per il sostegno del ruolo di cura e assistenza del caregiver familiare” (fino al 2020).
Così si legge nel provvedimento: «Il caregiver familiare è la persona che assiste e si prende cura del coniuge, dell’altra parte dell’unione civile tra persone dello stesso sesso o del convivente di fatto ai sensi della legge 20 maggio 2016, n. 76, di un familiare o di un affine entro il secondo grado, ovvero, nei soli casi indicati dall’articolo 33, comma 3, della legge 5 febbraio 1992, n. 104, di un familiare entro il terzo grado che, a causa di malattia, infermità o disabilità, anche croniche o degenerative, non sia autosufficiente e in grado di prendersi cura di sé, sia riconosciuto invalido in quanto bisognoso di assistenza globale e continua di lunga durata ai sensi dell’articolo 3, comma 3, della legge 5 febbraio 1992, n. 104, o sia titolare di indennità di accompagnamento ai sensi della legge 11 febbraio 1980, n. 18».
Cosa fare per diventare caregiver di un familiare: fondi insufficienti
La definizione c’è, ma non basta. Con la Legge di Bilancio 2021 è stato esteso un fondo per caregiver familiare: 25 milioni l’anno fino al 2023.
Una cifra largamente insufficiente: i caregiver familiari senza un lavoro sono milioni, quella somma non garantisce nulla e nessuno.
Bisognerebbe fare calcoli diversi, ovvero: quanti miliardi si risparmiano ogni anno per un servizio assistenziale che dovrebbe in gran parte essere garantito dal Sistema sanitario nazionale e che invece viene coperto dal sacrificio di tanti caregiver familiari?
La Legge 104 offre dei benefici, comunque non così significativi, ma solo per le persone che hanno ancora un’occupazione. Chi l’ha persa o non ha avuto l’opportunità di cercarla per assicurare a un familiare l’assistenza necessaria come deve fare?
Cosa fare per diventare caregiver di un familiare: chi lascia il lavoro
Basta solo un dato: il 66% dei caregiver familiari è costretto a lasciare il lavoro. Perde entrate economiche ma crescono i costi, che sono proprio legati all’assistenza del familiare con disabilità grave.

Cosa fare per diventare caregiver di un familiare: Commissione europea
Senza contare delle conseguenze inevitabili: la solitudine, l’affaticamento fisico, psicologico, la mancanza di riposo, il sovraccarico di responsabilità.
Vi ricordiamo solo che nel 2015 la Commissione europea ha accolto una denuncia dei caregiver italiani per violazione dei diritti umani.
Da allora si sono susseguite diverse proposte di legge. Solo in modo formale, come abbiamo visto, si è cercato di dare un riconoscimento a questa figura. Ma manca sempre un articolo che quantifichi in modo chiaro la copertura finanziaria e mai è stata citata la Convenzione ONU sui diritti delle persone con disabilità (ratificata in Italia con la Legge 18 del 2009).
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