Cosa non fa reddito? Quali sono i redditi esclusi da imposizione IRPEF e possono essere esenti dalla dichiarazione nel modello Redditi Persone Fisiche o nel modello 730? In quest’articolo elenchiamo nel dettaglio cosa non fa reddito (scopri le ultime notizie su mutui e prestiti. Leggi su Telegram tutte le news sulla finanza personale. Ricevi ogni giorno sul cellulare gli ultimi aggiornamenti su bonus, lavoro e finanza personale: entra nel gruppo WhatsApp, nel gruppo Telegram e nel gruppo Facebook. Scrivi su Instagram tutte le tue domande. Guarda le video guide gratuite sui bonus sul canale Youtube. Per continuare a leggere l’articolo da telefonino tocca su «Continua a leggere» dopo l’immagine di seguito).
Indice
- Cosa non fa reddito: quando di presenta la dichiarazione dei redditi?
- Cosa non costituisce reddito?
- Cosa non fa reddito: le casistiche principali
- Cosa non fa reddito: contribuenti esonerati
- Cosa non fa reddito: contribuenti obbligati alla presentazione
- Fonti e materiale di approfondimento
- Ricevi tutte le news sempre aggiornate su bonus e lavoro
Cosa non fa reddito: quando di presenta la dichiarazione dei redditi?
Cosa non fa reddito? La dichiarazione dei redditi, attraverso il modello 730 o il modello Redditi Persone Fisiche, è lo strumento che permette al contribuente di indicare all’Amministrazione finanziaria quali sono stati i suoi redditi.
Si tratta dei redditi “imponibili” (ex articolo 3, comma 3 del TUIR) percepiti durante il periodo di imposta. Attraverso la dichiarazione di questi redditi si arriva a determinare le relative imposte da pagare. Questa regola generale, ovvero quella di dichiarare tutti i redditi percepiti, disciplinata dall’articolo 3 del DPR n. 917/86, ha delle particolari eccezioni.
Nella nostra disciplina fiscale, tuttavia, vi sono particolari tipologie di reddito che per vari motivi (tassazione alla fonte, o esenzione da imposta), non devono essere indicate dal contribuente nella propria dichiarazione dei redditi.
In questo contributo intendo analizzare con maggiore dettaglio quali sono queste particolari tipologie di redditi esclusi dalla dichiarazione dei redditi. Ovvero, redditi che non devono essere indicate nel modello 730 o nel modello Redditi PF da parte del contribuente, in quanto esenti da tassazione tramite dichiarazione dei redditi.
Per saperne di più leggi anche questi approfondimenti.
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Cosa non costituisce reddito?
Cosa non fa reddito? Le rendite INAIL, esclusa l’indennità giornaliera per inabilità temporanea assoluta, non costituiscono reddito e quindi non hanno alcuna rilevanza ai fini fiscali. Parimenti non costituiscono reddito le rendite aventi analoga natura corrisposte da organismi non residenti.
Cosa non fa reddito: le casistiche principali
Cosa non fa reddito? Di seguito, in ottica soprattutto schematica e pratica vado a riepilogare le principali casistiche di redditi esenti da tassazione.
Andremo ad analizzare, quindi, tutte le categorie di redditi esclusi da tassazione. Se ti rendi conto che nel corso del periodo di imposta hai percepito uno di questi redditi non devi inserirli nella tua dichiarazione dei redditi.
In particolare, le casistiche che verranno approfondite di seguito sono le seguenti:
- Voucher INPS legati al lavoro occasionale accessorio;
- Attività di lavoro autonomo occasionale (sotto determinate soglie);
- Retribuzioni non percepite da lavoro dipendente;
- Trattamento di fine rapporto (TFR);
- Reddito derivante da borse di studio (in determinate casistiche).
Andiamo ad analizzare queste casistiche con maggiore dettaglio e vediamo cosa non fa reddito.
Cosa non fa reddito: contribuenti esonerati
Cosa non fa reddito? Alcune fasce di contribuenti sono esonerati dalla presentazione della dichiarazione dei redditi.
Non siete obbligati a presentare la dichiarazione dei redditi se avete posseduto:
- redditi di qualsiasi tipologia, ad esclusione di quelli per i quali è obbligatoria la tenuta delle scritture contabili, per un importo complessivamente non superiore ad euro 3.000,00. Nella determinazione di detto importo non dovete tener conto del reddito derivante dall’abitazione principale e relative pertinenze;
- solo reddito di lavoro dipendente o di pensione corrisposto da un unico sostituto d’imposta obbligato ad effettuare le ritenute d’acconto;
- solo redditi di lavoro dipendente corrisposti da più soggetti, se avete chiesto all’ ultimo datore di lavoro di tenere conto dei redditi erogati durante i rapporti precedenti e quest’ultimo ha effettuato conseguentemente il conguaglio;
- un reddito complessivo, al netto dell’abitazione principale e relative pertinenze, non superiore a euro 7.500,00 nel quale concorre un reddito di lavoro dipendente o assimilato con periodo di lavoro non inferiore a 365 giorni e non sono state operate ritenute;
- un reddito complessivo, al netto dell’abitazione principale e relative pertinenze, non superiore a euro 7.000,00 nel quale concorre un reddito di pensione con periodo non inferiore a 365 giorni e non sono state operate ritenute;
- solo redditi di lavoro dipendente (corrisposti da più soggetti, ma certificati dall’ultimo sostituto d’ imposta che ha effettuato il conguaglio) e reddito dei fabbricati, derivante esclusivamente dal possesso dell’abitazione principale e di sue eventuali pertinenze (box, cantina, ecc.);
- redditi da pensione per un ammontare complessivo non superiore a euro 7.500,00 ed eventualmente anche redditi di terreni per un importo non superiore ad euro 185,92 e dell’ unità immobiliare adibita ad abitazione principale e relative pertinenze;
- solo reddito dei fabbricati, derivante esclusivamente dal possesso dell’abitazione principale e di sue eventuali pertinenze (box, cantina, ecc.);
- solo redditi esenti (ad es. rendite erogate dall’Inail esclusivamente per invalidità permanente o per morte, talune borse di studio, pensioni di guerra, pensioni privilegiate ordinarie corrisposte ai militari di leva, pensioni, indennità, comprese le indennità di accompagnamento e assegni erogati dal Ministero dell’Interno ai ciechi civili, ai sordomuti e agli invalidi civili, sussidi a favore degli hanseniani, pensioni sociali, compensi derivanti da attività sportive dilettantistiche per un importo complessivamente non superiore a euro 7.500,00), per ulteriori informazioni vedere in APPENDICE, la voce “Redditi esenti e rendite che non costituiscono reddito”;
- solo redditi soggetti a ritenuta alla fonte a titolo di imposta (ad es. redditi derivanti da attività sportive dilettantistiche per un importo fino a euro 28.158,28; interessi sui conti correnti bancari o postali);
- solo redditi soggetti ad imposta sostitutiva (ad es. interessi sui BOT o sugli altri titoli del debito pubblico). Se non siete obbligati a tenere scritture contabili, siete in ogni caso esonerati dalla dichiarazione se in relazione al reddito complessivo, al netto della deduzione per l’ abitazione principale e relative pertinenze, della deduzione per la progressività dell’imposizione (art. 11 del TUIR) e della deduzione per familiari a carico (articolo 12 del TUIR), avete un’imposta lorda che, diminuita delle ritenute, non supera euro 10,33.

Cosa non fa reddito: contribuenti obbligati alla presentazione
Cosa non fa reddito? Siete obbligati alla presentazione della dichiarazione dei redditi se avete conseguito redditi nell’anno 2006 e non rientrate nelle condizioni di esonero sopra indicate. In particolare:
- se siete obbligati alla tenuta delle scritture contabili (come, in genere, i titolari di partita IVA), anche nel caso in cui non abbiate conseguito alcun reddito;
- se siete lavoratori dipendenti ed avete cambiato datore di lavoro e siete in possesso di più certificazioni di lavoro dipendente o assimilati (CUD 2007 e/o CUD 2006), nel caso in cui l’imposta corrispondente al reddito complessivo superi di oltre euro 10,33 il totale delle ritenute subite;
- se siete lavoratori dipendenti che direttamente dall’INPS o da altri Enti avete percepito indennità e somme a titolo di integrazione salariale o ad altro titolo, se erroneamente non sono state effettuate le ritenute o se non ricorrano le condizioni di esonero previste nei punti precedenti;
- se siete lavoratori dipendenti e vi sono state riconosciute dal sostituto d’ imposta deduzioni dal reddito e/o detrazioni d’ imposta non spettanti in tutto o in parte (anche se in possesso di un solo CUD 2007 o CUD 2006);
- se siete lavoratori dipendenti ed avete percepito retribuzioni e/o redditi da privati non obbligati per legge ad effettuare ritenute d’cconto (per esempio collaboratori familiari, autisti e altri addetti alla casa);
- se avete conseguito redditi sui quali l’imposta si applica separatamente (ad esclusione di quelli che non devono essere indicati nella dichiarazione – come le indennità di fine rapporto ed equipollenti, gli emolumenti arretrati, le indennità per la cessazione dei rapporti di collaborazione coordinata e continuativa, anche se percepiti in qualità di eredi – quando sono erogati da soggetti che hanno l’ obbligo di effettuare le ritenute alla fonte);
- se siete lavoratori dipendenti e/o percettori di redditi a questi assimilati e non vi sono state trattenute o non sono state trattenute nella misura dovuta le addizionali comunale e regionale all’IRPEF. In tal caso l’obbligo sussiste solo se l’importo dovuro per ciascuna addizionale supera euro 10,33;
- se avete conseguito plusvalenze e redditi di capitale da assoggettare ad imposta sostitutiva da indicare nei quadri RT e RM.
Importante: anche nel caso in cui non siate obbligati, potete comunque presentare la dichiarazione dei redditi per far valere eventuali oneri sostenuti, deduzioni e/o detrazioni non attribuite o attribuite in misura inferiore a quella spettante oppure per chiedere il rimborso di eccedenze di imposta derivanti dalla dichiarazione presentata nel 2006 o da acconti versati nello stesso anno.
Fonti e materiale di approfondimento
- Come e quando si presenta la dichiarazione
- Dichiarazione dei redditi 2023: le news
- Bozza modello 730/2023
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