Privacy
×
The wam
×
icona-ricerca
Home / Bonus e Incentivi » Fisco e tasse / Cosa non si paga dopo i 65 anni

Cosa non si paga dopo i 65 anni

Dopo i 65 anni ci sono numerose agevolazioni di cui si può godere a seconda del tetto di reddito. Scopriamole insieme.

di Valerio Pisaniello

Luglio 2022

Dopo i 65 anni ci sono numerose agevolazioni di cui si può godere a seconda del tetto di reddito. Scopriamole insieme (scopri le ultime notizie su mutui e prestiti. Leggi su Telegram tutte le news sulla finanza personale. Ricevi ogni giorno sul cellulare gli ultimi aggiornamenti su bonus, lavoro e finanza personale: entra nel gruppo WhatsApp, nel gruppo Telegram e nel gruppo Facebook. Scrivi su Instagram tutte le tue domande. Guarda le video guide gratuite sui bonus sul canale Youtube. Per continuare a leggere l’articolo da telefonino tocca su «Continua a leggere» dopo l’immagine di seguito).

INDICE

Cosa non si paga dopo i 65 anni: esenzione dal ticket sanitario

Dopo i 65 anni, le persone che appartengono ad un nucleo familiare che, con riferimento all’ultima dichiarazione dei redditi, hanno conseguito un reddito complessivo non superiore a 36.151,98 euro lordi annui, possono avere l’esenzione dal ticket sanitario.

Per fare la domanda bisogna rivolgersi presso l’ufficio preposto dell’ASL di competenza

Secondo l’articolo 8, comma 16 della Legge 537/1993  potrete accedere gratuitamente a prestazioni di diagnostica, sia strumentale sia di laboratorio, ma anche a visite specialistiche. In che modo? Sfruttando il diritto alla salute e il vostro codice E0 esenzione.

Ma sulle tipologie di ticket facciamo un po’ di chiarezza.

Aggiungiti al gruppo Telegram sulla finanza personale, la gestione del credito e dei debiti. Entra nella community di TheWam e ricevi tutte le news su WhatsApp, Telegram e Facebook. Scopri le ultime offerte di lavoro sempre aggiornate nella tua zona.

Cosa non si paga dopo i 65 anni: i ticket sanitari

Se si ha più di 65 anni, l’esenzione è valida a patto che si appartenga a un nucleo familiare con reddito complessivo – come già avanzato – non superiore a 36.151,98 euro l’anno (codice E01).

Se, invece, si è sessantenni, con una pensione minima e familiari a carico, l’esenzione è valida per chi ha:

codici di esenzione E01-E03-E04 valgono sempre per gli over 65, a meno che non ci siano delle modifiche nel reddito.

codici di esenzione E01-E03-E04 valgono sempre per gli over 65, a meno che non ci siano delle modifiche nel reddito.

Ma è sempre bene cercare di capire per orientarsi al meglio:

Scopri la pagina dedicata al fisco e alle tasse.

Cosa non si paga dopo i 65 anni: esenzione dal ticket del Pronto soccorso

Restando in ambito sanitario, chi ha compiuto i 65 anni ha diritto all’esenzione dal ticket per il Pronto soccorso, vale a dire per le prestazioni che non hanno carattere di emergenza (quelle in codice bianco, per intenderci) e che normalmente hanno un costo di 25 euro. Il vincolo posto in questo caso è quello di essere già in possesso dell’esenzione dal pagamento delle prestazioni ambulatoriali. In altre parole, occorrono i requisiti di reddito sopra citati.

Forse ti interesserà sapere quali banche concedono un mutuo al 100%: clicca qui per i dettagli.

Cosa non si paga dopo i 65 anni: la Carta acquisti

Altra interessante agevolazione per chi ha compiuto i 65 anni è quella che riguarda la Carta acquisti. In pratica, come spiega il ministero dell’Economia e delle Finanze, si tratta di una normale carta di pagamento elettronico, del tutto simile a un Bancomat o a una carta di credito. Con la differenza che la spesa massima di 40 euro al mese (80 per chi è già arrivato ai 70 anni) non viene caricata sul conto corrente del titolare ma viene saldata direttamente dallo Stato.

La Carta può essere utilizzata per effettuare i propri acquisti in tutti i negozi alimentari abilitati al circuito Mastercard. Negli esercizi che espongono un apposito simbolo è possibile beneficiare di sconti aggiuntivi alle normali iniziative promozionali.

Lungo l’elenco dei requisiti, oltre a quello di avere compiuto i 65 anni. Ne dettaglio, occorre:

Cosa non si paga dopo i 65 anni
Cosa non si paga dopo i 65 anni

Cosa non si paga dopo i 65 anni: lo sconto sulla Tari

Ancora, i cittadini che hanno compiuto i 65 anni possono beneficiare in alcuni Comuni di una riduzione della Tari, la tassa sui rifiuti, sempre se si trovano al di sotto di una determinata soglia di reddito. Tale limite viene imposto dalle singole amministrazioni locali ma, di solito, non supera i 10mila euro.

Cosa non si paga dopo i 65 anni: le agevolazioni sui trasporti

Bus, tram, metropolitane e treni costano di meno quando si è raggiunta la soglia dei 60 anni, quindi è un’agevolazione che interessa anche chi ha compiuto i 65 anni. In pratica, consiste in uno sconto su biglietti o abbonamenti per utilizzare il trasporto pubblico.

In questo caso, il beneficio va richiesto all’amministrazione comunale competente o alle aziende che gestiscono i trasporti nel caso dei treni.

Cosa non si paga dopo i 65 anni: la pensione anticipata

Sappiamo che il requisito per andare in pensione è aver compiuto i 67 anni d’età con un minimo di 20 anni di contributi versati. Però esistono delle eccezioni.

Chi ha compiuto i 65 anni può rientrare in una delle opzioni di pensione anticipata ancora in vigore. È il caso di chi ha iniziato a lavorare presto e ha accumulato 42 anni e 10 mesi per gli uomini o 41 anni e 10 mesi per le donne. In alternativa, e con il tramonto di Quota 100, restano sempre Opzione donna oppure l’Ape sociale che, a determinati requisiti, dà la possibilità di andare in pensione già prima dei 65 anni a disoccupati di lungo corso, caregiver, invalidi civili e addetti ai lavori gravosi.

A tal proposito sul sito Thewam.net abbiamo affrontato più nel dettaglio la questione nel seguente articolo.

Ecco gli articoli preferiti dagli utenti su mutui, prestiti e risparmio personale:

Entra nel gruppo WhatsApp e Telegram

Canale Telegram

Gruppo WhatsApp