Dopo i 65 anni ci sono numerose agevolazioni di cui si può godere a seconda del tetto di reddito. Scopriamole insieme (scopri le ultime notizie su mutui e prestiti. Leggi su Telegram tutte le news sulla finanza personale. Ricevi ogni giorno sul cellulare gli ultimi aggiornamenti su bonus, lavoro e finanza personale: entra nel gruppo WhatsApp, nel gruppo Telegram e nel gruppo Facebook. Scrivi su Instagram tutte le tue domande. Guarda le video guide gratuite sui bonus sul canale Youtube. Per continuare a leggere l’articolo da telefonino tocca su «Continua a leggere» dopo l’immagine di seguito).
INDICE
- Cosa non si paga dopo i 65 anni: esenzione dal ticket sanitario
- Cosa non si paga dopo i 65 anni: i ticket sanitari
- Cosa non si paga dopo i 65 anni: esenzione dal ticket del Pronto soccorso
- Cosa non si paga dopo i 65 anni: la Carta acquisti
- Cosa non si paga dopo i 65 anni: lo sconto sulla Tari
- Cosa non si paga dopo i 65 anni: le agevolazioni sui trasporti
- Cosa non si paga dopo i 65 anni: la pensione anticipata
- Ricevi tutte le news sempre aggiornate su bonus e lavoro
Cosa non si paga dopo i 65 anni: esenzione dal ticket sanitario
Dopo i 65 anni, le persone che appartengono ad un nucleo familiare che, con riferimento all’ultima dichiarazione dei redditi, hanno conseguito un reddito complessivo non superiore a 36.151,98 euro lordi annui, possono avere l’esenzione dal ticket sanitario.
Per fare la domanda bisogna rivolgersi presso l’ufficio preposto dell’ASL di competenza
Secondo l’articolo 8, comma 16 della Legge 537/1993 potrete accedere gratuitamente a prestazioni di diagnostica, sia strumentale sia di laboratorio, ma anche a visite specialistiche. In che modo? Sfruttando il diritto alla salute e il vostro codice E0 esenzione.
Ma sulle tipologie di ticket facciamo un po’ di chiarezza.
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Cosa non si paga dopo i 65 anni: i ticket sanitari
Se si ha più di 65 anni, l’esenzione è valida a patto che si appartenga a un nucleo familiare con reddito complessivo – come già avanzato – non superiore a 36.151,98 euro l’anno (codice E01).
Se, invece, si è sessantenni, con una pensione minima e familiari a carico, l’esenzione è valida per chi ha:
- un reddito familiare complessivo inferiore a 8.263,31 euro;
- un reddito familiare complessivo inferiore a euro 11.362,05, con un coniuge a carico, ulteriori 516,46 euro per ogni figlio a carico (codice E04).
I codici di esenzione E01-E03-E04 valgono sempre per gli over 65, a meno che non ci siano delle modifiche nel reddito.
I codici di esenzione E01-E03-E04 valgono sempre per gli over 65, a meno che non ci siano delle modifiche nel reddito.
Ma è sempre bene cercare di capire per orientarsi al meglio:
- Codice E01: esenzione ticket per bambini di età inferiore ai 6 anni e adulti sopra i 65 anni.
- Codice E02: esenzione ticket per i disoccupati.
- Codice E03: esenzione ticket per reddito, per chi ha una pensione sociale e un assegno sociale, assieme ai familiari a carico.
- Codice E04: esenzione ticket per i pensionati al minimo di età, superiore a 60 anni, e per i loro familiari a carico.
Scopri la pagina dedicata al fisco e alle tasse.
Cosa non si paga dopo i 65 anni: esenzione dal ticket del Pronto soccorso
Restando in ambito sanitario, chi ha compiuto i 65 anni ha diritto all’esenzione dal ticket per il Pronto soccorso, vale a dire per le prestazioni che non hanno carattere di emergenza (quelle in codice bianco, per intenderci) e che normalmente hanno un costo di 25 euro. Il vincolo posto in questo caso è quello di essere già in possesso dell’esenzione dal pagamento delle prestazioni ambulatoriali. In altre parole, occorrono i requisiti di reddito sopra citati.
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Cosa non si paga dopo i 65 anni: la Carta acquisti
Altra interessante agevolazione per chi ha compiuto i 65 anni è quella che riguarda la Carta acquisti. In pratica, come spiega il ministero dell’Economia e delle Finanze, si tratta di una normale carta di pagamento elettronico, del tutto simile a un Bancomat o a una carta di credito. Con la differenza che la spesa massima di 40 euro al mese (80 per chi è già arrivato ai 70 anni) non viene caricata sul conto corrente del titolare ma viene saldata direttamente dallo Stato.
La Carta può essere utilizzata per effettuare i propri acquisti in tutti i negozi alimentari abilitati al circuito Mastercard. Negli esercizi che espongono un apposito simbolo è possibile beneficiare di sconti aggiuntivi alle normali iniziative promozionali.
Lungo l’elenco dei requisiti, oltre a quello di avere compiuto i 65 anni. Ne dettaglio, occorre:
- essere in possesso della cittadinanza italiana; ovvero della cittadinanza di uno Stato appartenente all’Unione Europea;
- essere cittadino regolarmente iscritto all’anagrafe comunale;
- avere trattamenti pensionistici o assistenziali che, cumulati ai relativi redditi propri, sono di importo inferiore a 7.001,37 euro all’anno o di importo inferiore a 9.335,16 euro all’anno, se di età pari o superiore a 70 anni;
- avere un Isee in corso di validità inferiore a 7.001,37 euro;
- non essere, da solo o insieme al coniuge, intestatario di più di una utenza elettrica domestica, di utenze elettriche non domestiche o di più di un’utenza del gas;
- non essere, da solo o insieme al coniuge, proprietario di più di un autoveicolo, di più di un immobile ad uso abitativo con quota pari o superiore al 25% o di immobili ad uso non abitativo con quota pari o superiore al 10%;
- non essere, da solo o insieme al coniuge, titolare di un patrimonio mobiliare – come rilevato nella dichiarazione Isee – superiore a 15.000 euro ovvero, se detenuto all’estero e non già indicato nella dichiarazione Isee, non superiore alla stessa soglia una volta convertito in euro al cambio vigente al 31 dicembre dell’anno precedente la presentazione della dichiarazione Isee;
- non fruire di vitto assicurato dallo Stato o da altre pubbliche amministrazioni in quanto ricoverato in istituto di cura di lunga degenza o detenuto in istituto di pena.

Cosa non si paga dopo i 65 anni: lo sconto sulla Tari
Ancora, i cittadini che hanno compiuto i 65 anni possono beneficiare in alcuni Comuni di una riduzione della Tari, la tassa sui rifiuti, sempre se si trovano al di sotto di una determinata soglia di reddito. Tale limite viene imposto dalle singole amministrazioni locali ma, di solito, non supera i 10mila euro.
Cosa non si paga dopo i 65 anni: le agevolazioni sui trasporti
Bus, tram, metropolitane e treni costano di meno quando si è raggiunta la soglia dei 60 anni, quindi è un’agevolazione che interessa anche chi ha compiuto i 65 anni. In pratica, consiste in uno sconto su biglietti o abbonamenti per utilizzare il trasporto pubblico.
In questo caso, il beneficio va richiesto all’amministrazione comunale competente o alle aziende che gestiscono i trasporti nel caso dei treni.
Cosa non si paga dopo i 65 anni: la pensione anticipata
Sappiamo che il requisito per andare in pensione è aver compiuto i 67 anni d’età con un minimo di 20 anni di contributi versati. Però esistono delle eccezioni.
Chi ha compiuto i 65 anni può rientrare in una delle opzioni di pensione anticipata ancora in vigore. È il caso di chi ha iniziato a lavorare presto e ha accumulato 42 anni e 10 mesi per gli uomini o 41 anni e 10 mesi per le donne. In alternativa, e con il tramonto di Quota 100, restano sempre Opzione donna oppure l’Ape sociale che, a determinati requisiti, dà la possibilità di andare in pensione già prima dei 65 anni a disoccupati di lungo corso, caregiver, invalidi civili e addetti ai lavori gravosi.
A tal proposito sul sito Thewam.net abbiamo affrontato più nel dettaglio la questione nel seguente articolo.
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