Cosa studiare per trovare lavoro? Questa è la domanda che si sono posti tutti almeno una volta nella vita.
Accelerare il processo di inserimento lavorativo è facile, se si sa cosa studiare e quali sono i profili più richiesti dalle imprese.
In questo articolo faremo una panoramica sulle figure più richieste nel 2021 dalle aziende di tutto il mondo e vi daremo alcuni consigli su cosa studiare per trovare lavoro (entra nella community di TheWam e ricevi tutte le news su WhatsApp, Telegram e Facebook).
Cosa studiare per trovare lavoro: l’evoluzione digital
La crisi pandemica del coronavirus ha dato un indizio sulla strada da seguire per essere competitivi nel mondo lavorativo.
Termini come smart working, Industria 4.0 ed e-commerce sono entrati nell’uso comune e, con qualche anno di ritardo, cominciano a far parte della routine degli italiani di ogni età.
Il futuro del lavoro è il digitale. L’unico settore che ha resistito all’urto delle ondate del coronavirus e che ha registrato un aumento delle entrate, nonostante la pandemia.
Lavorare nel digitale è una sfida, sia per gli imprenditori che per i dipendenti.
Oltre alle figure «classiche», come quelle degli sviluppatori informatici (la cui richiesta è in continuo aumento), ce ne sono altre che permettono a tutto l’apparato di funzionare al meglio.
Stiamo parlando di esperti in: cybersecurity, data science, cloud computing, intelligenza artificiale e robotizzazione.
![Cosa studiare per trovare lavoro nel 2021. Consigli e pareri](https://thewam.net/wp-content/uploads/2021/05/cosa-studiare-per-trovare-lavoro-2021.jpg)
Cosa studiare per trovare lavoro: la Data Analysis
Prima di approfondire le figure professionali appena citate, con i corrispondenti percorsi di formazione necessari, vogliamo dedicare due parole al mondo della Data Analysis.
Si tratta della scienza che studia l’organizzazione e l’analisi di grandi moli di dati. Queste analisi permettono di rendere il più efficiente possibile il lavoro svolto e di dare un orizzonte ai progetti aziendali futuri.
Secondo l’Osservatorio Big Data & Business Analytics del Politecnico di Milano nel 2020 la metà delle grandi aziende italiane ha assunto almeno un Data Scientist nel proprio organico.
La quasi totalità delle grandi imprese ha invece assunto un Data Analyst (76%). Bei numeri anche per il Data Engineer (58%) e il Data Visualization Expert (52%).
Altre figure sempre più richieste sono:
- Big Data Developer: si occupa di come immagazzinare e trasformare grandi moli di dati;
- Blockchain Developer: implementa la tecnologia blockchain per lo scambio sicuro e decentralizzato dei dati;
- Analytics Translator: si occupa di applicare le conclusioni tratte dall’analisi dei dati al contesto aziendale in cui opera l’impresa.
Cosa studiare per trovare lavoro: profili
Ecco, quindi, una panoramica delle sfere che abbiamo citato per comprendere al meglio cosa studiare per trovare lavoro:
- Cybersecurity: i processi messi in atto per difendere sistemi e applicazioni informatiche: da computer, a smartphone, a qualsiasi altro oggetto capace di connettersi a Internet.
- Data science: per approfondire la materia vi rimandiamo al capitoletto precedente.
- Cloud Computing: tutta l’infrastruttura che permette di caricare e di scaricare dati in remoto tramite la connessione internet. A rendere indispensabile il Cloud Computing è la necessità di non essere legati a un posto fisico per fare il proprio lavoro.
- Intelligenza Artificiale e Robotizzazione: gli esperti di IA programmano ed elaborano algoritmi in grado di sostituire, velocizzare e perfezionare lavori che altrimenti sarebbero lunghi e complessi. Un settore in grande espansione, oltre a quello della sintetizzazione vocale e della predizione delle volontà del consumatore, è anche quello dall’automatizzazione dei processi d’ufficio.
Cosa studiare per trovare lavoro: le facoltà
La scelta migliore di un ragazzo, se l’obbiettivo è quello di trovare subito lavoro, sia in Italia che all’estero, è iscriversi a una facoltà di carattere scientifico (c’è qualche eccezione).
Nello specifico, i profili richiesti sono solitamente laureati in matematica, fisica o informatica.
La complessità dei processi aziendali rende anche necessaria la presenza di qualcuno che abbia una visione d’insieme e sappia gestire questi processi. Ecco perché molto ricercata è anche la figura del manager (generalmente quindi, ingegneria gestionale).
Non tutto è perduto per le materie umanistiche. Incredibilmente, i laureati in filosofia hanno diversi sbocchi lavorativi, proprio nel mondo della gestione.
Molto ricercata è infatti la capacità di saper gestire processi complessi, trovare connessioni e creare modelli applicativi.
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