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Cosa succede dopo il fermo amministrativo dell’auto?

Quando si diventa cattivi pagatori e il creditore non è un privato si rischia un provvedimento sanzionatorio chiamato fermo amministrativo. Cosa succede dopo il fermo amministrativo?

di Imma Duni

Luglio 2022

Cosa succede dopo il fermo amministrativo? Quando si diventa cattivi pagatori e il creditore non è un privato, si rischia un provvedimento sanzionatorio chiamato fermo amministrativo. Di solito questo provvedimento riguarda il proprio veicolo (scopri le ultime notizie su mutui e prestiti. Leggi su Telegram tutte le news sulla finanza personale. Ricevi ogni giorno sul cellulare gli ultimi aggiornamenti su bonus, lavoro e finanza personale: entra nel gruppo WhatsApp, nel gruppo Telegram e nel gruppo Facebook. Scrivi su Instagram tutte le tue domande. Guarda le video guide gratuite sui bonus sul canale Youtube. Per continuare a leggere l’articolo da telefonino tocca su «Continua a leggere» dopo l’immagine di seguito).

INDICE:

Cosa succede dopo il fermo amministrativo: cos’è il fermo amministrativo

Il fermo amministrativo viene disposto nei confronti di un debitore che non onora un debito nei confronti dell’Erario (quindi di un ente pubblico e/o dell’Agenzia delle Entrate) anche dopo l’invio della cartella esattoriale.

Attraverso il provvedimento esecutivo del fermo amministrativo, un ente pubblico o un’amministrazione pubblica può bloccare un bene mobile appartenente al debitore insolvibile.

I beni bloccati devono essere iscritti a registri pubblici. Quando il contribuente riceve la notifica di una cartella esattoriale, ha 60 giorni di tempo per pagare, al termine dei quali l’Agenzia delle Entrate – Riscossioni potrà procedere al fermo, previo preavviso.

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Qual è il fermo amministrativo più diffuso?

Cosa succede dopo il fermo amministrativo? Il più famoso fermo amministrativo in assoluto è quello dell’automobile, bene mobile iscritto al PRA, ovvero al Pubblico Registro Automobilistico.

L’Erario può decidere di emanare un fermo amministrativo sull’automobile proprietà di un debitore che non ha onorato il suo debito, impedendogli così di circolare e/o di vendere il veicolo.

La motivazione del fermo amministrativo è un debito fiscale nei confronti dello Stato non soluto: può essere il mancato pagamento di tasse, tributi oppure multe non pagate. Il fermo amministrativo dei veicoli può colpire anche un coobbligato del veicolo e non solo il titolare.

Nel pubblico registro automobilistico viene iscritto il provvedimento di fermo e da quel momento il proprietario non potrà circolare con il veicolo né venderlo, sino a quando non avrà saldato il suo debito.

Adesso vedremo cosa succede dopo il fermo amministrativo dell’auto.

Cosa succede dopo il fermo amministrativo dell’auto?

Cosa succede dopo il fermo amministrativo dell’auto? Una volta emesso il fermo, purtroppo l’unico modo per eliminarlo è pagare il debito rimasto insoluto.

Se il debitore non può pagare il debito, dopo l’invio del preavviso da parte dell’Agente Riscossore, quest’ultimo potrà disporre il pignoramento del bene e la sua vendita all’asta.

Il fermo amministrativo è un provvedimento spiacevole che però può essere emanato per debiti insoluti superiori agli 800 euro.

Per i debiti tra gli 800 e i 1000 euro il sollecito di pagamento deve essere inviato 2 volte.

Il primo sollecito deve essere inviato 120 giorni dopo dal primo preavviso emanato riguardante il fermo. Se l’auto è strumentale, ovvero è necessaria per il lavoro del debitore, quest’ultimo può richiedere la sospensione del provvedimento, dimostrando con apposita documentazione, che il mezzo è assolutamente indispensabile per il lavoro e la sopravvivenza.

Cosa succede dopo il fermo amministrativo: come cancellarlo

Dopo aver visto cosa succede dopo il fermo amministrativo dell’auto, adesso vediamo come cancellarlo o sospenderlo.

Sembrerà scontato ma per riuscirci, il modo migliore è non ritrovarsi a essere un debitore insolvente nei confronti dell’Erario.

Ciò significa pagare puntualmente i propri debiti. In questo caso non ci sarà alcuna motivazione per avviare un fermo amministrativo sulla propria auto. Se invece il fermo è già stato iscritto, si potrà cancellare solo dopo aver estinto completamente il debito.

Solo dopo sarà possibile richiedere la cancellazione del fermo.

La richiesta può essere inviata direttamente al PRA, grazie ad una delegazione ACI, oppure ci si può rivolgere ad un’agenzia di pratiche auto, mettendo però in conto la commissione da pagare all’agenzia.

Per cancellare il fermo è necessario presentare la seguente documentazione:

La cancellazione del fermo amministrativo auto con provvedimenti di revoca emessi a partire dal 1° gennaio 2020, secondo la nuova normativa, viene notificata in via telematica dal Concessionario della Riscossione al Sistema Informativo del PRA.

Non è più necessario, dunque, che il debitore dopo aver pagato il suo debito, debba presentarsi fisicamente allo sportello del PRA per cancellare il fermo, perché vi provvederà direttamente l’ente riscossore.

Cosa succede dopo il fermo amministrativo dell'auto
Cosa succede dopo il fermo amministrativo dell’auto.

Il fermo amministrativo dell’auto può essere anche sospeso.

Quando il debitore non è in grado di pagare il debito in un’unica soluzione, richiede una rateizzazione. In questo caso il fermo apposto sul veicolo non viene cancellato, ma viene sospeso.

Il soggetto debitore potrà continuare ad utilizzare il suo mezzo in serenità, ma non potrà venderlo sino a quando il fermo non sarà definitivamente cancellato, con il pagamento dell’ultima rata.

I moduli e le istruzioni per richiedere la sospensione potrete trovarli in questo articolo.

L’Agenzia delle Entrate rilascerà un documento valido per la sospensione del fermo che permetterà al debitore di utilizzare l’auto senza incappare in alcun guaio.

Per l’annotazione al PRA del provvedimento di sospensione del fermo occorre presentarsi, in una qualsiasi filiale, con il provvedimento con il quale il concessionario ha disposto la sospensione del fermo precedentemente iscritto.

Per eliminare ogni dubbio su un probabile fermo sulla propria auto, soprattutto nel caso siate a conoscenza di cartelle non pagate, è possibile richiedere una visura della targa direttamente sul sito dell’ACI o recandosi direttamente presso una loro filiale.

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