Con il Decreto Ristori arriva la proroga anche per il credito d’imposta affitti: la misura è stata messa in campo per sostenere le imprese più in difficoltà a causa delle restrizioni imposte, almeno fino al 24 novembre, per contenere l’aumento dei contagi di Covid. Ecco in cosa consiste (Consulta la nostra pagina speciale sulle indennità Covid).
- Credito d’imposta affitti: prorogato per altri tre mesi
- Decreto ristori: requisiti per l’estensione del Bonus affitti
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Credito d’imposta affitti: prorogato per altri tre mesi
Con il Decreto ristori il credito d’imposta affitti commerciali e aziendali è stato prorogato per i mesi di ottobre, novembre e dicembre. In sostanza, si tratta di un’estensione del Bonus affitti 2020 già previsto a partire dal Decreto Cura Italia in poi (in particolare per le imprese del settore turistico). In cosa consiste la misura di sostegno? In pratica, i beneficiari avranno diritto a un credito d’imposta – in pratica uno sconto sulle tasse (Quando arrivano i contributi a fondo perduto? Ne abbiamo parlato qui) – pari al:
- 60% del canone di affitto corrisposto (quindi è necessario averlo versato) per gli immobili utilizzati per la propria attività commerciale
- o al 30% in caso di affitto d’azienda (dunque, ad uso non abitativo).
Importante sottolineare che il credito d’imposta affitti potrà essere ceduto al proprietario dell’immobile (in cambio di uno sconto di uguale valore sul canone mensile), con un meccanismo che ricorda quello già elaborato per il Superbonus 110%.

Decreto ristori: requisiti per l’estensione del Bonus affitti
Tra i requisiti stabiliti dal Decreto ristori per usufruire del Credito d’imposta affitti commerciali:
- non compare più il limite di 5 milioni di ricavi e compensi previsto dai precedenti provvedimenti sull’epidemia.
- In parallelo, però, è necessario che le imprese abbiano subito un calo del fatturato pari ad almeno il 50% rispetto allo stesso mese del 2019 per cui si richiede il credito (Tale requisito non è richiesto se i soggetti hanno iniziato l’attività a partire dal primo gennaio 2019).
- Inoltre, da sottolineare che l’agevolazione è riservata esclusivamente ad alcune aziende, quelle dei settori più colpiti dalle restrizioni (per come individuate nella tabella dei codici Ateco allegata al Decreto).
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