Abbiamo parlato già di come intraprendere la strada verso una potenziale assunzione. Questo cammino parte, di solito, con una lettera di presentazione e prosegue con un documento di fondamentale importanza: il Cv.
Andiamo a vedere come scriverne uno efficace, cosa scrivere e quali sono gli errori da non commettere prima di inviarlo.
Prima di andare avanti, però, se stai cercando lavoro dai un’occhiata alla nostra rubrica per rimanere sempre aggiornato sulle aziende che stanno assumendo.

Cos’è un Curriculum Vitae?
Il Cv o Curriculum Vitae è un documento nel quale dovrai presentarti al potenziale datore di lavoro o a chi si occupa di fare i colloqui. Al contrario della lettera professionale, qui si va più nel dettaglio, elencando esperienze professionali, di studio, eventuali certificazioni e persino gli hobbies.
In pratica, questo strumento è quello che ti consente di dimostrare le attitudini e i percorsi fatti, è un po’ il “riassunto” della propria vita sotto un profilo formativo e lavorativo. Va, perciò, compilato con attenzione perché potrebbe sarà l’elemento in base al quale potreste o non potreste ottenere un lavoro.
Il sito lavoroepensioni.it ha spiegato come compilare un Cv europeo, fornendo degli esempi pratici.
Come va scritto un Cv?
Ci sono vari modelli di CV, non esiste, quindi, una risposta “esatta” a questa domanda. Ci sono, però, delle regole base che vanno seguite e che riguardano i vari elementi di cui il Curriculum si compone. Vediamo quali sono:
- La foto: partiamo con un elemento essenziale e spesso sottovalutato. La propria immagine allegata al Curriculum Vitae dovrebbe essere, per quanto possibile, professionale e in linea con la figura lavorativa per la quale ci si candida. Ad esempio: se si sta facendo domanda per diventare operai, si può benissimo mettere una foto in tuta da lavoro; se si prova ad essere assunti in banca sarà d’obbligo una foto in abito elegante; viceversa se si vuole fare il bagnino su una spiaggia potrebbe andar bene persino una foto in costume. L’immagine, quindi, deve essere pensata di volta in volta tenendo in considerazione che, di base, una foto professionale, in abito elegante, potrà essere utilizzata nella maggior parte dei casi.
- I dati personali: sembra assurdo ma meglio ricordarlo: vanno inseriti e verificati nella loro correttezza. Capita spesso che si sbagli ad indicare numero di telefono o si metta un indirizzo email sbagliato. Un errore del genere può rivelarsi grave perché un recruiter potrebbe contattarvi e, non avendo risposta, passerebbe a chiamare il candidato successivo. Altra questione importante riguardante i dati personali sono gli indirizzi di residenza e domicilio. Un esempio pratico: se vivi a Roma ma mandi un Cv a Milano, dovrai dire che la tua residenza è a Roma ma dovrai indicare almeno un domicilio nella città dove ti stai candidando. Spesso, infatti, ci si candida in posti lontani da dove si vive e non si indica un domicilio vicino al luogo dell’eventuale lavoro e questo è spesso motivo di bocciatura della domanda.
- Esperienze professionali: qui dovrai essere bravo a catturare l’attenzione. Sono inutili lunghi elenchi o esperienze lavorative fatte anni fa. Bisogna concentrarsi sulle più recenti o, comunque, le più attinenti al ruolo che si vorrebbe occupare. Un esempio? Se voglio diventare un operaio, andrò ad elencare tutte le mie esperienze in fabbrica o, comunque, attinenti al lavoro che vorrei svolgere. Questo è il punto, infatti, dove si dovrà fare colpo sul reclutatore. Non servirà, dunque, per la posizione di “operaio” dire che 5 anni fa avete fatto il “portalettere”. Il Cv deve seguire sempre una coerenza a seconda di chi lo dovrà leggere. Scrivi sempre il nome dell’azienda, il ruolo ricoperto, le mansioni svolte e la durata. Sinteticamente!
- Il percorso di studio e formazione: è importante indicare il tuo percorso di studi, includendo sia il titolo di studio sia l’istituto che lo ha rilasciato. Qui andranno indicate anche eventuali esperienze formative all’estero. Importante scrivere sempre il voto di diploma e di laurea.
- Certificazioni e Patenti: questa sezione dovrai riservarla ad eventuali certificati presi che dovranno avvalorare le competenze e i gradi di istruzione. Naturalmente vanno compilati con coerenza. Esempio: se vorrei fare l’insegnante d’inglese, nelle certificazioni andrò a scrivere i titoli rilasciati per dimostrare la mia competenza linguistica da istituti autorizzati, non mi servirà a molto dire che ho il patentino per il muletto. Viceversa, se dovessi candidarmi come magazziniere, potrei non conoscere l’inglese, ma sarà titolo preferenziale l’attestato di conduzione dei carretti elevatori e, quindi, andrà inserito nel Curriculum Vitae. La patente, quando posseduta, andrà sempre indicata insieme alla categoria (A, B, C etc…) insieme all’eventuale specificazione “automunito”.
- Hobbies e varie informazioni: questa sezione potrebbe essere quel “in più” che potrebbe distinguerti da un altro candidato con competenze e formazione simili alle tue, ma va compilata con cura: è inutile dire “so giocare a basket” se dovete andare a lavorare in pescheria. Potrebbe essere, invece, utile dire che siete appassionati di pesca e che la praticate da anni. Nelle “altre informazioni” potrete indicare esperienze di volontariato o, comunque , tutte quelle cose non dette prima e che potrebbero risultare utili ai fini della scelta del valutatore.
- Consenso al trattamento dei dati personali: è l’ultima cosa che si scrive ma è anche la più importante: senza, infatti, il vostro Cv potrebbe essere non preso in considerazione. Va quindi inserito il consenso, cercando magari su internet qual è la dicitura recente corretta, insieme alla vostra firma.
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Gli errori da evitare
Ci sono una serie di sbagli ricorrenti che, spesso, si commettono nello scrivere il proprio Cv e che possono incidere negativamente sull’andamento del tuo colloquio. Tra i più gravi e ricorrenti vogliamo ricordarti i seguenti:
- Foto non professionali: lo abbiamo detto: la foto è importantissima, ma deve essere scelta con cura.
- Curriculum di varie pagine: a meno che non sia espressamente richiesto un quantitativo di informazioni aggiuntive, il Cv non dovrebbe mai superare le due pagine. Siate quindi chiari e sintetici.
- Scrivere cose false: volersi presentare bene è un conto, mentire un altro. Non solo ciò potrebbe essere facilmente intuito in fase di colloquio ma, anche qualora riuscissi ad avere il posto, dopo poco verrebbe a galla il fatto che hai mentito e saresti licenziato/a.
- Stesso CV per tutti: proprio come per la lettera di presentazione, ogni Cv va scritto e redatto pensando a chi dovrà leggerlo e a seconda della figura professionale per la quale ti candiderai. I “Curriculum seriali” vengono individuati con facilità da chi lavora nelle Risorse Umane e scartati.
- Formato Europeo: se non richiesto, il CV in formato europeo va evitato. Il vostro Curriculum Vitae è un documento personale e proprio per questo merita una personalizzazione, un tocco che può farti notare anche dalla “forma” che hai voluto dargli.
- Informazioni sbagliate: lo abbiamo già scritto ma va ripetuto: controllare più volte i dati personali e gli indirizzi per essere contattati è fondamentale.
- Errori grammaticali: usando il Pc, gran parte dei programmi di scrittura ti sottolineeranno eventuali errori grammaticali e quindi sarà facile correggerli, ma fai comunque attenzione a non commetterli e, prima di inviarlo, dagli un’attenta lettura.
- Usare caratteri strani: nella scrittura devi prediligere sempre dei caratteri di scrittura chiari e leggibili.
- Dal vecchio al nuovo: quando inserite le competenze professionali o i gradi di istruzione raggiunti, partite sempre dall’esperienza più recente, e non viceversa.
- Non mettere il consenso al trattamento dei dati personali: qualsiasi dato non messo potrebbe costarvi caro, quindi cercate di non dimenticare nulla ma, nel caso del trattamento dei dati personali, come detto, l’assenza costa cara: senza di questo il CV non può essere preso in considerazione.
Come hai potuto vedere scrivere un CV è un passaggio importante, proprio perché importante e seria è la ricerca di un’occupazione. Va quindi scritto cercando di essere sé stessi, facendo risaltare le proprie qualità e i propri pregi, facendo ricadere l’attenzione sui dettagli che possono farti risaltare rispetto agli altri candidati. Ciò non significa mentire ma presentarsi al meglio così da poter essere scelti e iniziare una nuova carriera lavorativa.
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