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Bonus 150 euro arriva a giugno: data e per chi

Scopri la prossima data di pagamento del Bonus 150 euro a giugno 2023, a chi spetta e chi lo attende ancora.

Chiara Del Monaco è una linguista e copywriter specializzata in welfare.
Conoscila meglio

7' di lettura

Continuano gli accrediti del Bonus 150 euro per chi ancora non ha ricevuto i soldi spettanti, né in automatico né con domanda. In questo approfondimento vediamo qual è la prossima data di pagamento del Bonus 150 euro a giugno 2023 (scopri le ultime notizie sul bonus 150 euro e poi leggi su Telegram tutte le news sui pagamenti dell’Inps. Ricevi ogni giorno sul cellulare gli ultimi aggiornamenti su bonus, lavoro e finanza personale: entra nel gruppo WhatsApp e nel gruppo Facebook. Seguici anche su su Instagram tutte le tue domande. Guarda le video guide gratuite sui bonus sul canale Youtube. Per continuare a leggere l’articolo da telefonino tocca su «Continua a leggere» dopo l’immagine di seguito).

Anche se i pagamenti dovevano concludersi a febbraio 2023, il Bonus 150 euro non è ancora arrivato a tutti i destinatari indicati nel Decreto Aiuti ter. Proprio nelle ultime ore, infatti, alcuni cittadini hanno segnalato una nuova data di pagamento del Bonus 150 euro a giugno 2023.

Nei prossimi paragrafi vediamo nel dettagli a chi è rivolta e quali sono le categorie di cittadini in attesa dell’indennità una tantum.

Ricordiamo che le date di accredito cambiano da persona a persona e vanno controllate periodicamente sul fascicolo previdenziale del cittadino, area riservata del sito INPS, accessibile tramite le credenziali digitali SPID, CIE o CNS.

Indice

Data di pagamento del Bonus 150 euro a giugno 2023: quando arriva

Tra i beneficiari del Bonus 150 euro una tantum ci sono sia persone che ne hanno diritto in automatico sia persone che hanno dovuto fare domanda entro termini prestabiliti.

Nonostante le tempistiche di accredito indicate dall’INPS nella circolare n.127/2022, sono ancora diverse le categorie di destinatari che si ritrovano ancora oggi senza il contributo economico.

Proprio qualche ora fa, in particolare, è stata segnalata una prima data di pagamento del Bonus 150 euro a giugno 2023. Si tratta del prossimo lunedì 5 giugno 2023 e riguarda i titolari di disoccupazione agricola.

Ricordiamo che come gli altri titolari di disoccupazione, anche i braccianti agricoli non hanno dovuto fare domanda. Tuttavia, per avere diritto al Bonus 150 euro era necessaria una condizione, e cioè aver percepito la disoccupazione agricola a novembre 2022. Inoltre, è anche bene tenere presente che l’indennità di disoccupazione deve riferirsi ai giorni non lavorati nel 2021 nel settore agricolo.

Come per chi ha percepito la Naspi o la Dis-Coll, questi accrediti avrebbero dovuto concludersi alla fine di febbraio 2023, e cioè alla fine della cosiddetta seconda fase di pagamenti dell’INPS.

Ma purtroppo i beneficiari di disoccupazione agricola non sono gli unici ad attender il bonus anti-inflazione. Nel prossimo paragrafi vediamo chi altro sta aspettando i 150 euro.

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Data di pagamento del Bonus 150 euro a giugno 2023: a chi spettano i prossimi pagamenti

La prima data di pagamento del Bonus 150 euro a giugno 2023 riguarda i braccianti agricoli che a novembre 2022 hanno ricevuto l’indennità di disoccupazione per le giornate non lavorate nel 2021. Il pagamento sarà effettuato con la stessa modalità con cui è stata pagata la disoccupazione e avviene in modo automatico.

Come anticipato nel paragrafo precedente, sono ancora diverse le categorie di cittadini che non hanno ricevuto il Bonus una tantum, nonostante i periodi di pagamenti annunciati dall’INPS nell’apposita circolare.

In particolare, ricordiamo che il Bonus 150 euro spetta a questi beneficiari:

  • lavoratori dipendenti, aventi una retribuzione lorda per il mese di novembre 2022 non eccedente  l’importo di 1.538 euro nella retribuzione erogata nella competenza  del mese di novembre 2022, previa dichiarazione del lavoratore  di non essere titolare di prestazioni pensionistiche o di averlo ricevuto da altro datore;
  • titolari di  uno o più trattamenti pensionistici a carico di qualsiasi forma previdenziale obbligatoria, di pensione o assegno sociale, di  pensione o assegno per invalidi civili, ciechi e sordomuti, oppure  trattamenti di accompagnamento alla pensione, con decorrenza entro il 1° ottobre 2022, con reddito  personale assoggettabile ad IRPEF, al netto dei contributi previdenziali e assistenziali, non  superiore per l’anno 2021 a 20.000 euro;
  • lavoratori domestici già beneficiari dell’indennità da 200 euro del DL 50 2021, che abbiano in essere uno o più rapporti di lavoro, alla data di entrata in vigore del decreto;
  • disoccupati con indennità di disoccupazione NASPI e DISCOLL percepite nel mese di novembre 2022;
  • percettori di indennità di disoccupazione agricola di competenza del 2021;
  • titolari di rapporti di collaborazione coordinata e continuativa, con contratti attivi alla data del 24/09/2022, iscritti alla Gestione separata,  non titolari di pensioni  e non  iscritti ad altre forme previdenziali obbligatorie;
  • dottorandi e agli assegnisti di ricerca, con contratti attivi alla data del 24.9.2022, iscritti alla Gestione separata, non titolari di pensioni  e non  iscritti ad altre forme previdenziali obbligatorie;
  • Collaboratori sportivi, beneficiari di una delle indennità previste dall’articolo 10 commi da 1 a 9 del decreto-legge 22 marzo 2021 n. 41;
  • Lavoratori iscritti al Fondo Spettacolo, con almeno 50 contributi giornalieri versati nel 2021;
  • lavoratori  autonomi,  privi  di partita IVA, non iscritti ad altre forme  previdenziali  obbligatorie che nel 2021 siano stati titolari di contratti autonomi  occasionali  (articolo 2222  del  codice civile);
  • lavoratori  intermittenti e  stagionali   del   turismo,   degli stabilimenti termali, dello spettacolo e dello sport, che nel 2021 abbiano svolto almeno 50 giornate di lavoro;
  • incaricati  alle  vendite  a domicilio, con reddito  nell’anno  2021  derivante  dalle  medesime attività superiore a 5.000 euro, titolari di  partita  IVA  attiva, iscritti alla data di entrata in vigore  del decreto  alla Gestione separata;
  • nuclei familiari beneficiari del Reddito di cittadinanza, restano esclusi i nuclei in cui e’ presente almeno un beneficiario delle indennità per altri requisiti.

A questi destinatari si aggiungono poi i lavoratori autonomi con Partita Iva che hanno presentato una domanda apposita entro il 30 novembre 2022 e anche i liberi professionisti privi di P.IVA che hanno potuto inviare la domanda del Bonus 150 euro entro il 30 aprile 2023.

Gli unici beneficiari in regola con le tempistiche di pagamento, quindi, sono proprio questi ultimi, per cui i 150 euro potrebbe arrivare proprio a giugno 2023.

Leggi tutti i dettagli sul bonus 150 euro: quando arriva il contributo economico e quali sono i requisiti reddituali. Scopri anche quando spetta ai lavoratori, ai pensionati, agli invalidi e disabili e ai percettori di Reddito di cittadinanza.

Data di pagamento del Bonus 150 euro a giugno 2023: in foto, alcune banconote da 50, 100 e 500 euro.

Data di pagamento del Bonus 150 euro a giugno 2023: come controllare l’accredito

Come abbiamo visto dai paragrafi precedenti, ci sono ancora diverse persone in attesa del Bonus 150 euro. Dopo la prima disposizione di giugno, quindi, ci auguriamo che presto venga segnalata anche un’altra data di pagamento del Bonus 150 euro a giugno 2023.

Ricordiamo questo proposito che le date di accredito cambiano da persona a persona e l’unico modo per sapere quando arrivano i 150 euro è attraverso il fascicolo previdenziale del cittadino. Per accedere al fascicolo bisogna prima fare l’autenticazione all’area personale del sito INPS, MyInps, attraverso le proprie credenziali digitali SPID, CIE o CNS.

Da qui, bisogna andare nel menu a sinistra del fascicolo e selezionare prima la voce Prestazioni e poi Pagamenti. A questo punto, basta cliccare sull’anno di riferimento e sulla prestazione economica, e poi sulla categoria di appartenenza. In questo modo si vedrà una tabella con tutti i dettagli sulla prossima disposizione di pagamento.

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