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Assegno unico gennaio 2023: date di pagamento

Scopri le prossime date di pagamento dell'assegno unico a gennaio 2023 e l'importo del contributo economico.

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7' di lettura

Quando arriva l’assegno unico di gennaio 2023? Il pagamenti avverranno a scaglioni. L’INPS (Istituto Nazionale della Previdenza Sociale) pagherà gli arretrati nella prima parte del mese e la mensilità corrente nella seconda. Vediamo tutte le date in dettaglio. (scopri le ultime notizie e poi Leggi su Telegram tutte le news sull’Assegno per i figli a carico. Ricevi ogni giorno sul cellulare gli ultimi aggiornamenti su bonus, lavoro e finanza personale: entra nel gruppo WhatsApp, nel gruppo Telegram e nel gruppo Facebook. Scrivi su Instagram tutte le tue domande. Guarda le video guide gratuite sui bonus sul canale Youtube. Per continuare a leggere l’articolo da telefonino tocca su «Continua a leggere» dopo l’immagine di seguito).

Indice

Che giorno pagano l’assegno unico a gennaio 2023?

Quando pagano l’Assegno Unico a gennaio 2023?

Ecco tutte le date di pagamento già pubblicate dall’INPS a gennaio 2023:

Data Pagamento Assegno UnicoMensilità Pagamento Assegno Unico
venerdì 13 gennaio 2023Pagamenti arretrati dell’Assegno per chi non riceve il Rdc
martedì 17 gennaio 2023Pagamenti Assegno Unico di gennaio 2023 senza Rdc
mercoledì 18 gennaio 2023Pagamenti Assegno Unico di gennaio 2023 senza Rdc
giovedì 19 gennaio 2023Pagamenti Assegno Unico di gennaio 2023 senza Rdc
lunedì 23 gennaio 2023Pagamenti Assegno Unico di gennaio 2023 senza Rdc
martedì 24 gennaio 2023Pagamenti Assegno Unico di gennaio 2023 senza Rdc
giovedì 26 gennaio 2023Pagamenti Assegno Unico di gennaio 2023 senza Rdc
venerdì 27 gennaio 2023Pagamenti Assegno Unico di gennaio 2023 senza Rdc
Date Assegno Universale gennaio 2023

Per i percettori del Reddito di cittadinanza il pagamento è atteso:

In genere, l’Assegno Unico viene erogato dal mese successivo a quello di presentazione della domanda. Ad esempio, se la domanda viene presentata a gennaio 2023, l’assegno unico sarà accreditato a febbraio 2023.

È importante tenere presente che l’Assegno Unico può essere sospeso o ridotto in caso di variazioni del reddito o del nucleo familiare, non comunicate tempestivamente all’INPS.

Inoltre, le tempistiche di pagamento possono subire ritardi in caso di problemi tecnici o di altro tipo da parte del sistema informatico dell’INPS che deve elaborare gli accrediti.

Aggiorneremo questo paragrafo dell’articolo ogni volta che verranno pubblicate nuove date di pagamento dell’assegno universale. Salva il link di questa pagina e vieni a visitarla di tanto in tanto.

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L’INPS pagherà l’assegno unico di gennaio 2023 nella seconda metà del mese.

Che giorno pagano l’assegno unico su Rdc a gennaio 2023?

Il pagamento dell’assegno unico di dicembre 2022 su Rdc avverrà fra il 28 e il 31 gennaio 2023, dopo l’erogazione della ricarica mensile del reddito di cittadinanza di gennaio 2023.

La ricarica dell’assegno universale di gennaio 2023 su Rdc avverrà fra il 28 febbraio 2023 e i primi giorni di marzo 2023, dopo il pagamento del reddito di cittadinanza di febbraio 2023.

I percettori del reddito di cittadinanza, che hanno compilato e inviato all’INPS il modello Rdc Com Au, riceveranno in conguagli dell’assegno universale sulla Carta RdC entro febbraio 2023.

Perché l’assegno universale non è stato pagato in tempo? Ne parliamo nel prossimo paragrafo.

Perché l’assegno unico di gennaio 2023 non arriva?

Come accennato nei paragrafi precedenti, il pagamento dell’assegno unico può essere sospeso se ci sono variazioni del reddito o della composizione del nucleo familiare non comunicate tempestivamente all’INPS oppure a causa di problemi tecnici da parte del sistema informatico dell’INPS che elabora le richieste.

Le procedure relative ai pagamenti dell’assegno universale, sono gestite centralmente dal sistema informatico dell’ente di previdenza; per questo motivo, spesso, le sedi territoriali non offrono risposte soddisfacenti su eventuali ritardi negli accrediti.

Purtroppo il cittadino può solo contattare l’INPS, ma non ci sono procedure che consentano di accelerare il pagamento del contributo economico.

Nel prossimo paragrafo vedremo come controllare il pagamento dell’Assegno Unico.

Come controllare il pagamento dell’assegno unico?

Per verificare lo stato dei pagamenti dell’Assegno Unico:

  • accedi al sito dell’INPS tramite Spid (Sistema Pubblico di identità Digitale), Cns (Carta Nazionale dei Servizi) o Cie (Carta di Identità Elettronica);
  • digita nella barra di ricerca “Fascicolo previdenziale del cittadino” e clicca su questa sezione;
  • vai nella sezione “Prestazioni”;
  • clicca sulla voce “Pagamenti”,
  • clicca sull’anno di riferimento “2023”.

Per conoscere le date di pagamento dell’Assegno Unico di gennaio 2023, non appena saranno pubblicate dall’INPS, puoi anche contattare il Contact Center dell’INPS al numero verde 803.164 (da rete fissa) o il numero 06 164.164 (da rete mobile).

Quanto durerà l’assegno unico?

L’assegno unico è una prestazione economica erogata mensilmente dall’INPS (Istituto Nazionale della Previdenza Sociale), a partire dal mese successivo a quello della domanda, per ogni figlio fiscalmente a carico fino al compimento dei 21 anni, tranne per i percettori del reddito di cittadinanza per i quali il contributo economico è riconosciuto in automatico sulla carta RdC.

Dal 2023 il rinnovo dell’assegno universale avverrà in automatico, senza il bisogno di presentare una nuova domanda ma solo un ISEE aggiornato, se non ci sono state variazioni reddituali o del nucleo familiare nel corso dell’ultimo anno.

In parole semplici, se in famiglia non ci sono figli diventati maggiorenni o persone che si sono aggiunte o che hanno lasciato il nucleo familiare nell’ultimo anno, e se la fascia di reddito ISEE resta la stessa, non bisognerà presentare una nuova richiesta all’INPS.

In ogni caso, bisognerà rinnovare l’ISEE per avere diritto al giusto importo dell’assegno universale.

A quanto ammonta l’assegno unico?

L’importo dell’Assegno Unico dipende dal numero dei figli a carico e dal reddito familiare. All’importo di base vengono poi aggiunte somme aggiuntive, chiamate “maggiorazioni”, riconosciute in casi specifici.

Ecco l’elenco delle maggiorazioni riconosciute nel 2022:

  • per ogni figlio successivo al secondo viene riconosciuto il pagamento di una cifra che oscilla da 15 a 85 euro, in base all’ISEE;
  • per figli con invalidità, tra 18 e 21 anni, vengono erogati 80 euro al mese. Dopo i 21 anni la maggiorazione va dai 15 euro agli 85 euro. Per figli minorenni, spettano:
    • 85 euro con disabilità media;
    • 95 euro con disabilità grave;
    • 105 euro in caso di non autosufficienza.
  • se entrambi i genitori hanno reddito da lavoro, vengono erogati 30 euro in più al mese per ISEE bassi. L’importo viene ridotto progressivamente, a partire dai 15.000 euro, fino ad azzerarsi oltre la soglia dei 40.000 euro;
  • a famiglie con più di tre figli sono riconosciuti altri 100 euro al mese;
  • alle famiglie con meno di 25.000 euro di Isee, che l’anno scorso (2021) percepivano ANF, è pagato un altro bonus, di importo da definire, che poi diminuisce di anno in anno fino al 2025, quando sparirà del tutto.

L’INPS dovrà comunicare con apposite circolari o comunicazioni eventuali criteri per il riconoscimento di nuove maggiorazioni o variazioni di quelle applicate lo scorso anno (2022).

Nel 2023 l’assegno universale beneficerà di una rivalutazione del 7.3%.

La legge di bilancio 2023, inoltre, prevede un aumento dell’importo del 50% per il primo anno di vita del figlio a carico, che viene esteso fino al compimento dei tre anni per quelle famiglie dove ci sono tre o più figli fiscalmente a carico.

La manovra finanziaria ha anche esteso al 2023 il riconoscimento delle maggiorazioni per figli con disabilità fino ai 21 anni, introdotte dal Decreto Semplificazioni.

Gli aumenti dell’assegno universale, riconosciuti con la legge di bilancio, verranno riconosciuti solo da febbraio 2023. Dai occhiata ad alcuni esempi con i nuovi importi dell’assegno per i figli nel 2023.

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