Nell’articolo di oggi vedremo quali sono le date dell’Assegno Unico di settembre 2023 su Rdc (scopri le ultime notizie sull’Assegno Unico e sui bonus attivi in Italia. Leggile gratis su WhatsApp, Telegram e Facebook).
Indice
Quali sono le date dell’Assegno Unico di settembre 2023 su Rdc?
L’accredito dell’Assegno Unico per i beneficiari del Reddito di cittadinanza avviene sulla carta del Rdc, subito dopo la regolare ricarica mensile.
La ricarica di questo mese è prevista come di consueto a partire dal 27 settembre 2023. Pertanto, i pagamenti dell’Assegno Unico su Rdc inizieranno a partire dal 28 settembre 2023.
Si deve notare che l’Assegno Unico per i beneficiari del Reddito di cittadinanza viene erogato con un mese di ritardo, il che significa che a settembre verranno effettuati i pagamenti relativi ad agosto 2023. La mensilità di settembre sarà invece versata regolarmente dal 28 ottobre 2023.
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Quali sono le date di pagamento dell’Assegno Unico su conto corrente?
La gran parte di quelli che non sono percettori di Rdc e ricevono l’Assegno Unico su domanda hanno già ottenuto il pagamento della prestazione il 13, il 18 o il 19 settembre 2023. Queste date, riguardano però solo quanti non hanno subito cambiamenti nell’importo spettante rispetto ad agosto 2023.
I nuclei che, invece, per via di cambiamenti nella composizione del nucleo familiare o nel valore ISEE, hanno subito un ricalcolo degli importi rispetto al mese precedente dovrebbero ricevere il pagamento tra il 20 e il 30 settembre 2023.
Il calendario completo dei pagamenti dell’Assegno unico di settembre 2023
Riassumendo, ecco il calendario completo dei pagamenti dell’Assegno Unico di settembre 2023:
- 13 settembre 2023, pagamento dell’Assegno Unico su domanda, per quanti non hanno subito cambiamenti negli importi rispetto al mese precedente;
- 18 settembre 2023, pagamento dell’Assegno Unico su domanda, per quanti non hanno subito cambiamenti negli importi rispetto al mese precedente;
- 19 settembre 2023, pagamento dell’Assegno Unico su domanda, per quanti non hanno subito cambiamenti negli importi rispetto al mese precedente;
- dal 20 al 30 settembre 2023, pagamento dell’Assegno Unico su domanda, per quanti hanno subito cambiamenti negli importi rispetto al mese precedente;
- dal 28 al 30 settembre 2023, pagamento dell’Assegno Unico su carta Rdc.
Come controllare la data di pagamento dell’Assegno Unico di settembre 2023
Il pagamento dell’Assegno unico su Rdc è previsto per il 28 settembre 2023, tuttavia il calendario non segue date esatte e il giorno di accredito può variare leggermente per i diversi beneficiari.
Il metodo più efficace per conoscere la data in cui l’INPS effettuerà gli accrediti dell’Assegno Unico per il mese di settembre 2023 e verificare eventuali disposizioni di pagamento nel proprio fascicolo previdenziale.
Le disposizioni di pagamento saranno disponibili nel fascicolo previdenziale sia per coloro che hanno richiesto l’Assegno Unico sia per i beneficiari del Reddito di cittadinanza.
Come accedere al fasciolo previdenziale online
Per ottenere le informazioni relative al pagamento dell’Assegno Unico di agosto 2023, è sufficiente seguire questa procedura:
- Accedere alla pagina del fascicolo previdenziale sul sito dell’INPS;
- Cliccare sull’opzione “Utilizza lo strumento” nell’angolo in alto a destra;
- Effettuare l’accesso attraverso SPID (Sistema Pubblico di Identità Digitale), CIE (Carta d’Identità Elettronica) o CNS (Carta Nazionale dei Servizi);
- Selezionare “Prestazioni” dal menu laterale;
- Fare clic su “Pagamenti“;
- Individuare la prestazione e l’anno di riferimento (Assegno Unico del 2023 nel caso in questione);
- Verificare la presenza di disposizioni di pagamento relative all’Assegno Unico di settembre 2023. Nella disposizione di pagamento, sarà possibile visualizzare l’importo e la data effettiva di versamento da parte dell’INPS.

Come contattare l’INPS se l’Assegno Unico di settembre 2023 non arriva
Nel caso in cui si abbiano dubbi o necessità di chiarimenti riguardo a eventuali ritardi nell’accredito dell’Assegno Unico, è possibile contattare l’INPS attraverso diverse modalità.
Come contattare l’INPS online
Uno dei mezzi per entrare in contatto con l’Istituto di previdenza è online inviando una segnalazione attraverso il portale INPS Risponde.
Per procedere, è sufficiente visitare il sito web di INPS Risponde e decidere se inviare una segnalazione autenticandosi tramite SPID, CIE o CNS, oppure inviare un messaggio senza procedere all’autenticazione. Tuttavia, si consiglia sempre di autenticarsi, poiché questa opzione permette all’INPS di avere una visione più completa della situazione grazie all’accesso ai dati personali.
Per accedere al servizio, è necessario fare clic su “Accedi” nell’angolo in alto a destra della pagina e seguire la procedura di autenticazione. Una volta completata l’autenticazione, sarà possibile inviare un messaggio all’INPS per esporre il problema e richiedere assistenza in merito.
Contattare l’INPS via telefono
Esiste anche un’alternativa per contattare l’INPS, che consiste nel comunicare con l’Istituto telefonicamente attraverso il servizio Contact Center.
È possibile effettuare una chiamata gratuita al numero verde 803 164 se si sta utilizzando una linea fissa.
Nel caso in cui si stia chiamando da un telefono cellulare, è disponibile il numero 06 164 164. Tuttavia, è importante tenere presente che, nel caso delle chiamate da telefono cellulare, potrebbero essere applicate le tariffe stabilite dal proprio operatore telefonico.
FAQ: Domande frequenti sull’Assegno Unico
Quale IBAN va indicato quando si compila la domanda per l’Assegno Unico?
L’IBAN da indicare deve essere per forza intestato al richiedente dell’Assegno Unico. Nel caso di conto corrente cointestato, il richiedente deve essere uno degli intestatari. Inoltre, si deve fare attenzione al fatto che codice fiscale e nome/cognome del richiedente, indicati nella domanda, corrispondano a quelli registrati dalla banca e associati all’IBAN.
Nel caso la prestazione sia divisa tra i genitori e ognuno riceva il 50% dell’importo, si possono indicare due diversi IBAN. Anche in questo caso però gli IBAN devono corrispondere ad un conto (o una carta) intestato ai rispettivi titolari dell’Assegno Unico, cioè uno a un genitore e uno all’altro.
Solo se si presenta domanda di Assegno Unico in qualità di tutore è possibile indicare un IBAN diverso da quello del richiedente e usarne uno intestato al soggetto tutelato.
Come viene pagato l’Assegno Unico?
L’Assegno Unico può essere pagato su:
- conto corrente bancario o postale;
- bonifico domiciliato presso sportello postale;
- libretto postale;
- conto corrente estero area SEPA;
- carta prepagata con IBAN.
Solo i titolari di Reddito di cittadinanza non devono richiedere l’Assegno Unico. Se ne hanno diritto per loro la prestazione scatta in automatico e ricevono il pagamento sulla carta del Rdc.
Se a richiedere l’Assegno Unico è un figlio maggiorenne come avviene il pagamento?
Sempre nelle modalità indicate nella FAQ precedente. L’IBAN però deve per forza essere intestato o cointestato al figlio maggiorenne che richiede l’Assegno Unico.
Se il figlio diventa maggiorenne o supera i 21 anni nel mese di competenza, il mese viene pagato?
Si! Ad esempio, se un figlio compie 22 anni il 1° agosto 2023 e non si ha più diritto all’Assegno Unico per lui, la mensilità di agosto sarà comunque regolarmente pagata.
Quando richiedere l’Assegno Unico per ottenere gli arretrati?
L’Assegno Unico spetta dal mese successivo a quello della presentazione della domanda. Ad esempio, richiedendo l’Assegno Unico ad agosto, la prestazione spetta dal mese di settembre. Solo nel caso in cui si presenti domanda entro il 30 giugno 2023 si potranno ricevere gli arretrati, calcolati a partire da marzo 2023.
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