Con la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del Decreto Aiuti ter, il bonus 150 euro è entrato in vigore e sarà erogato da novembre 2022. Eppure, c’è ancora chi attende il bonus 200 euro a ottobre 2022. Avremo un doppio pagamento? (scopri le ultime notizie su bonus, Rem, Rdc e assegno unico. Leggi su Telegram tutte le news su Invalidità e Legge 104. Ricevi ogni giorno sul cellulare gli ultimi aggiornamenti su bonus, lavoro e finanza personale: entra nel gruppo WhatsApp, nel gruppo Telegram e nel gruppo Facebook. Scrivi su Instagram tutte le tue domande. Guarda le video guide gratuite sui bonus sul canale Youtube. Per continuare a leggere l’articolo da telefonino tocca su «Continua a leggere» dopo l’immagine di seguito).
Lo scorso 23 settembre 2022, è uscito in Gazzetta Ufficiale il decreto-legge n.144/2022, meglio noto come Decreto Aiuti ter. Tutti i provvedimenti contenuti nel documento sono entrati ufficialmente in vigore da sabato 24 settembre 2022.
Tra questi, il più atteso è sicuramente il bonus 150 euro, che sarà erogato per una sola volta a partire da novembre 2022 a coloro che hanno un reddito riferito al 2021 fino a 20mila euro.
Tuttavia, molti destinatari della nuova indennità sono ancora in attesa del primo bonus una tantum, previsto a ottobre. Per esempio, il bonus 200 euro ai lavoratori agricoli arriverà in automatico a chi ne rispetta i requisiti.
Ma come funzionerà con il bonus 150 euro? È plausibile un’erogazione unica di 350 euro (bonus 200 euro + bonus 150 euro)? Nei prossimi paragrafi discuteremo proprio di questa possibilità.
INDICE:
- Bonus 150 euro VS bonus 200 euro ai lavoratori agricoli: quando spettano?
- Bonus 150 euro più bonus 200 euro: quando arriva il pagamento?
- Bonus 150 euro più bonus 200 euro: doppio pagamento a ottobre?
- Bonus 150 euro e bonus 200 euro: requisiti e destinatari
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Bonus 150 euro VS bonus 200 euro ai lavoratori agricoli: quando spettano?
Come anticipato in apertura di articolo, il Decreto aiuti ter è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale venerdì 23 settembre 2022 ed è entrato in vigore il giorno dopo, 24 settembre 2022.
Tra gli aiuti più attesi e su cui ci soffermiamo in questo approfondimento c’è il bonus 150 euro, che sarà erogato a partire da novembre 2022 più o meno alle stesse categorie di persone previste dalla prima indennità una tantum, il bonus 200 euro.
Proprio come il bonus 200 euro, il nuovo contributo una tantum ha queste caratteristiche:
- spetta una volta sola per beneficiario (una tantum);
- non costituisce reddito ai fini fiscali;
- non è cedibile, né sequestrabile, o pignorabile;
- non costituisce reddito né ai fini fiscali, né ai fini della corresponsione di prestazioni previdenziali e assistenziali.
Una differenza sostanziale tra i due sussidi è invece il requisito di reddito. Infatti, possono accedere al bonus 150 euro coloro che hanno un reddito complessivo riferito al 2021 non superiore a 20mila euro, contro i 35mila euro previsti per il precedente bonus.
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Tuttavia, sebbene il decreto pubblicato da qualche giorno includa i dettagli relativi al sussidio, non mancano i dubbi sulle tempistiche e le modalità di erogazione.
A farsi domande sono in particolare le persone che a ottobre dovranno ricevere il pagamento del bonus 200 euro. Tra queste, spiccano per esempio i lavoratori agricoli.
Ricordiamo che il bonus 150 euro spetta ai lavoratori agricoli che nel corso del 2022 hanno percepito “l’indennità di disoccupazione agricola di competenza del 2021 di cui all’articolo 32 della legge 29 aprile 1949, n. 264“.
Quindi, come puoi notare, i requisiti richiesti per accedere al bonus 150 euro per i titolari di disoccupazione agricola sono gli stessi che davano diritto al bonus 200 euro.
Nel prossimo paragrafo vediamo quali sono le tempistiche di pagamento dei due bonus in base ai relativi decreti legge.
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Bonus 150 euro più bonus 200 euro: quando arriva il pagamento?
Una volta che abbiamo assodato quali sono i requisiti richiesti affinché i titolari di disoccupazione agricola ricevano il bonus 200 euro e il bonus 150 euro, sorge un altro quesito: quando arrivano i due bonus?
Come sappiamo, l’indennità da 200 euro sarà erogata nel mese di ottobre 2022, non solo ai lavoratori agricoli, ma anche ad altre categorie che lo riceveranno in automatico o dietro presentazione dell’apposita domanda.
Invece, sono meno chiare le tempistiche relative al bonus 150 euro. Se da un lato il sussidio dovrebbe essere pagato a partire da novembre 2022, dall’altro non è detto che tutti i beneficiari riceveranno il bonus nello stesso mese.
Ecco perché, in attesa di una circolare INPS con ulteriori aggiornamenti sulle liquidazioni del nuovo bonus, abbiamo ipotizzato gli scenari più probabili. Continua a leggere per saperne di più.
Bonus 150 euro più bonus 200 euro: doppio pagamento a ottobre?
Come dicevamo, visto che il bonus 200 euro e il bonus 150 euro sono entrambi erogati dall’INPS ai lavoratori agricoli, l’Istituto di previdenza sociale si trova “in debito” nei confronti di questa categoria di ben 350 euro. Ma quando arriveranno i soldi? Ed è possibile un unico pagamento di 350 euro?
In teoria, nulla è da escludere. Infatti, non sarebbe strano se, per questioni di praticità delle procedure, l’INPS erogasse entrambi i sussidi in un’unica soluzione.
Dall’altro lato, però, sappiamo già che il pagamento del bonus 200 euro è previsto per ottobre 2022, mentre quello dei 150 euro dovrebbe partire da novembre 2022 per tutti i beneficiari.
Quindi, anche se nel decreto non ci sono riferimenti precisi sulle tempistiche del bonus 150 euro lavoratori agricoli (a differenza dei pensionati e dei percettori di Rdc, in cui si specifica l’erogazione a novembre 2022), forse l’idea più plausibile è quella di due pagamenti separati.
In questo modo, a ottobre 2022 dovremmo aspettarci l’erogazione del bonus 200 euro ai lavoratori agricoli, mentre a novembre 2022 dovrebbe arrivare il bonus 150 euro. In ogni caso, qualsiasi informazione sull’argomento è da prendere con le pinze, poiché per avere le idee chiare bisogna attendere ulteriori comunicazioni ufficiali da parte dell’INPS.
Leggi tutti i dettagli sul bonus 150 euro: quando arriva il contributo economico e quali sono i requisiti reddituali. Scopri anche quando spetta ai lavoratori, ai pensionati, agli invalidi e disabili e ai percettori di Reddito di cittadinanza.
Bonus 150 euro e bonus 200 euro: requisiti e destinatari
Visto che tra bonus 200 euro e bonus 150 euro è facile fare confusione, soprattutto in questo momento di incertezza sul secondo sussidio, potrebbe essere utile fare un riepilogo dei requisiti e dei destinatari previsti da entrambi i contributi economici.
Dunque, potranno accedere al bonus 150 euro:
- lavoratori dipendenti del settore pubblico e privato, che hanno un reddito complessitvo relativo al 2021 non superiore a 20mila euro e con una retribuzione imponibile nella competenza di novembre 2022 non superiore a 1.538 euro. Il bonus 150 euro sarà erogato anche a quei lavoratori interessati da eventi con copertura di contribuzione figurativa dall’INPS;
- disoccupati, titolari di indennità di disoccupazione Naspi e Dis-Coll e disoccupazione agricola di competenza del 2021 a novembre 2022;
- collaboratori domestici, che hanno percepito il bonus 200 euro del Decreto Aiuti (dl 50/2022) e hanno uno o più rapporti di lavoro attivi alla data dell’entrata in vigore del Decreto Aiuti ter;
- titolari di rapporti di collaborazione coordinata e continuativa (co.co.co.), con contratti attivi alla data di entrata in vigore del primo Decreto Aiuti, ossia il 18 maggio 2022, e che siano iscritti alla Gestione separata. Resta il limite reddituale di 20.000 euro;
- lavoratori intermittenti e stagionali, che hanno svolto prestazioni per almeno 50 giornate e con un reddito derivante dai rapporti indicati non superiore a 20.000 euro;
- lavoratori e lavoratrici dello spettacolo, iscritti al Fondo pensione lavoratori dello spettacolo che hanno versato almeno 50 contributi giornalieri. Inoltre devono avere un reddito derivante dai rapporti indicati non superiore a 20.000 euro per il 2021;
- lavoratori autonomi, privi di partita IVA, non iscritti ad altre forme previdenziali obbligatorie, titolari di contratti autonomi occasionali riconducibili alle disposizioni di cui all’articolo 2222 del codice civile (contratto d’opera). Per il 2021 deve risultare l’accredito di almeno un contributo mensile. Inoltre devono essere già iscritti alla Gestione Separata alla data del 18 maggio 2022;
- lavoratori stagionali del turismo e degli stabilimenti termali, dello spettacolo e dello sport, beneficiari di una delle indennità previste dall’articolo 10 commi da 1 a 9 del decreto-legge 22 marzo 2021 n. 41 (indennità Covid);
- autonomi e i professionisti con partita IVA, che nel 2021 hanno percepito un reddito complessivo non superiore a 20.000 euro;
- incaricati alle vendite a domicilio, che nell’anno 2021 hanno un reddito derivante dalle attività di vendita a domicilio superiore a 5.000 euro, sono titolari di partita IVA attiva e iscritti alla Gestione separata alla data del 18 maggio 2022;
- assegnisti e dottorandi di ricerca, con contratti attivi al 18 maggio 2022, che sono iscritti alla gestione separata INPS, non sono titolati di ad altre forme di previdenza obbligatorie o di pensione;
- percettori di Reddito di Cittadinanza, che non hanno ottenuto il bonus 150 euro in qualità di altre categorie di soggetti.

Invece, i destinatari previsti dal bonus 200 euro, che ha incrementato la platea di beneficiari con il Decreto aiuti bis, sono i seguenti:
- lavoratori dipendenti che, dal 1° gennaio al 23 giugno 2022, non hanno fruito della riduzione dei contributi previdenziali di invalidità, vecchiaia e superstiti, dello 0,8% prevista dalla legge di bilancio 2022, perché interessati da eventi coperti da contribuzione figurativa da parte dell’INPS. Questi sono, per esempio:
- lavoratrici assenti per congedo di maternità;
- lavoratori e lavoratrici assenti per congedo parentale;
- assenze per malattia del figlio o figlia;
- assenze per malattia e infortunio;
- lavoratori in cassa integrazione guadagni straordinaria;
- lavoratori stagionali;
- lavoratori agricoli che non rientravano tra i destinatari della misura.
- precari del mondo della scuola, come docenti e personale ATA, con contratto a tempo determinato in scadenza il 30 giugno 2022. Mancando il requisito del contratto attivo al 1° luglio 2022, questa categoria è stata esclusa dal primo Decreto Aiuti. A confermare il diritto al sussidio è stata una nota del MIUR dello scorso 5 agosto, che conferma la possibilità di accedere al bonus 200 euro, se si rispettano i requisiti, previa presentazione di apposita domanda all’INPS;
- coloro che non siano stati beneficiari dell’indennità una tantum secondo le regole previste dal primo Decreto. In particolare, questi sono:
- collaboratori sportivi che siano stati beneficiari di almeno una delle indennità previste dall’articolo 96 del Decreto Legge 17 marzo 2020, n. 18 (Decreto Cura Italia);
- dottorandi e assegnisti di ricerca, prima ignorati dal decreto-legge;
- neopensionati al 1° luglio 2022, esclusi dal primo bonus perché andati in pensione “troppo tardi”.
- lavoratori autonomi, e in particolare:
- lavoratori autonomi e professionisti iscritti alle gestioni previdenziali INPS;professionisti iscritti agli enti gestori di forme obbligatorie di previdenza e assistenza, al momento dell’entrata in vigore del Decreto, con Partita IVA e attività lavorativa avviata e con un versamento, totale o parziale, eseguito per la contribuzione dovuta alla gestione di riferimento con competenza a decorrere dall’anno 2020;
- i titolari di rapporti di collaborazione coordinata e continuativa, iscritti alla Gestione separata e con un contratto attivo alla data del 18 maggio 2022 e reddito derivante dai suddetti rapporti non superiore a 35.000 euro per il 2021;
- gli iscritti al Fondo pensione lavoratori dello spettacolo, con 50 contributi giornalieri nel 2021, da cui deriva un reddito non superiore a 35.000 euro;
- gli autonomi occasionali (senza partita IVA), non iscritti ad altre forme previdenziali obbligatorie, già titolari nel 2021 di contratti disciplinati dall’articolo 2222 del Codice Civile, iscritti alla Gestione Separata alla data del 18 maggio 2022, che abbiano versato almeno un contributo mensile nel corso del 2021;
- stagionali, a tempo determinato e intermittenti (compresi i lavoratori a tempo determinato del settore agricolo) con 50 giornate di lavoro effettivo nel 2021 da cui deriva un reddito non superiore a 35mila euro;
- incaricati alle vendite a domicilio, iscritti alla Gestione Separata alla data del 18 maggio 2022, che possano far valere per il 2021 un reddito superiore a 5.000 euro derivante da tale attività;
- lavoratori che nel 2021 siano stati beneficiari di una delle indennità previste dall’art. 10 commi da 1 a 9 del decreto-legge 22 marzo 2021 n. 41 /bonus 2400 euro);
- disoccupati beneficiari di Naspi e Dis-Coll;
- percettori di indennità di disoccupazione agricola;
- dipendenti pubblici e privati;
- collaboratori domestici;
- pensionati (inclusi i titolari di pensione di invalidità);
- titolari di accompagnamento alla pensione;
- titolari di assegno sociale;
- titolari di assegno per invalidità;
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