Nell’articolo di oggi vedremo quali sono le date della disoccupazione agricola a giugno 2023 ed esclusi dal beneficio (scopri le ultime notizie sul bonus 150 euro e poi leggi su Telegram tutte le news sui pagamenti dell’Inps. Ricevi ogni giorno sul cellulare gli ultimi aggiornamenti su bonus, lavoro e finanza personale: entra nel gruppo WhatsApp e nel gruppo Facebook. Seguici anche su su Instagram tutte le tue domande. Guarda le video guide gratuite sui bonus sul canale Youtube. Per continuare a leggere l’articolo da telefonino tocca su «Continua a leggere» dopo l’immagine di seguito).
Indice
- Date della disoccupazione agricola a giugno 2023 ed esclusi
- Date della disoccupazione agricola a giugno 2023 ed esclusi: il calendario dei pagamenti
- Date della disoccupazione agricola a giugno 2023 ed esclusi: chi non riceverà l’indennità
- Date della disoccupazione agricola a giugno 2023 ed esclusi: chi dovrà restituire l’importo
- Date della disoccupazione agricola a giugno 2023 ed esclusi: chi non riceverà il Bonus 150 euro
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Date della disoccupazione agricola a giugno 2023 ed esclusi
A partire dal 5 giugno 2023 sono iniziati gli accrediti dell’indennità di disoccupazione agricola 2023, relativa alle giornate non lavorate nel 2022.
La disoccupazione agricola viene pagata in un’unica soluzione dall’INPS, tuttavia nonostante gli accrediti siano iniziati il 5 del mese i pagamenti continueranno per tutta l’estate.
Il versamento infatti può avvenire in giorni diversi ai diversi beneficiari e, nel caso della disoccupazione agricola, l’INPS segue l’ordine cronologico di invio delle domande.
Il 5 giugno 2023 l’INPS ha iniziato anche i versamenti del Bonus 150 euro per quanti erano invece titolari dell’indennità di disoccupazione agricola nel 2022 e relativa alle giornate non lavorate del 2021.
Per questa categoria in verità l’accredito del Bonus sarebbe dovuto arrivare a novembre 2022, ma a causa di ritardi nell’erogazione l’INPS ha avviato i pagamenti solo il 5 giugno.
Nei prossimi paragrafi vedremo quali sono tutte le date di pagamento, fino adesso pubblicate, che riguardano gli accrediti della disoccupazione agricola a giugno 2023 e del Bonus 150 euro. Poi ci concentreremo sugli esclusi, cioè chi non riceverà né la disoccupazione agricola 2023 né il Bonus 150 euro.
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Date della disoccupazione agricola a giugno 2023 ed esclusi: il calendario dei pagamenti
Il pagamento della disoccupazione agricola 2023, così come del Bonus 150 euro, non segue un calendario preciso e gli accrediti continueranno per i mesi di giugno e luglio. La data esatta del versamento varia infatti da beneficiario a beneficiario.
Ognuno può comunque verificare la propria data di accredito consultando eventuali disposizioni di pagamento sul fascicolo previdenziale. Trovate la procedura dettagliata nella nostra guida che spiega come accedere al fascicolo previdenziale.
Le date di pagamento pubblicate fino adesso dall’INPS sono, ad ogni modo, le seguenti:
- lunedì 5 giugno 2023, pagamento della disoccupazione 2023 e del Bonus 150 euro sull’indennità del 2022;
- mercoledì 7 giugno 2023, pagamento della disoccupazione 2023;
- giovedì 8 giugno 2023, pagamento della disoccupazione 2023;
- venerdì 9 giugno 2023, pagamento della disoccupazione 2023.

Date della disoccupazione agricola a giugno 2023 ed esclusi: chi non riceverà l’indennità 2023
La disoccupazione agricola 2023 è una prestazione economica che spetta ai lavoratori agricoli dipendenti e le figure equiparate, per le giornate non lavorate nel 2022.
Tuttavia per averne diritto e non essere esclusi dai pagamenti di giugno ci vogliono alcuni requisiti, che sono i seguenti:
- essere iscritti negli elenchi nominativi dei lavoratori agricoli dipendenti, per l’anno cui si riferisce la domanda o avere un rapporto di lavoro agricolo a tempo indeterminato solo per una parte dell’anno di competenza della prestazione dando luogo, così, a eventuali periodi di mancata occupazione al di fuori del contratto di lavoro;
- avere almeno due anni di anzianità nell’assicurazione contro la disoccupazione involontaria (mediante l’iscrizione negli elenchi agricoli, ovvero lavoro agricolo con qualifica OTI per almeno due anni civili antecedenti la domanda o, in alternativa, con l’iscrizione negli elenchi, ovvero lavoro agricolo con qualifica OTI, per l’anno di competenza della prestazione e l’accreditamento di un contributo contro la disoccupazione involontaria per attività dipendente non agricola precedente al biennio di riferimento della prestazione);
- avere accumulato almeno 102 contributi giornalieri nel biennio costituito dall’anno cui si riferisce l’indennità e dall’anno precedente (tale requisito può essere perfezionato mediante il cumulo con la contribuzione relativa ad attività dipendente non agricola purché l’attività agricola sia prevalente nell’anno o nel biennio di riferimento). Possono essere utilizzati, per raggiungere i 102 contributi, anche quelli figurativi relativi a periodi di maternità obbligatoria e di congedo parentale, compresi nel biennio utile.
Quanti non rispettano questi requisiti non hanno diritto alla disoccupazione agricola 2023 e quindi saranno esclusi dai pagamenti.
Date della disoccupazione agricola a giugno 2023 ed esclusi: chi dovrà restituire l’importo
Oltre agli esclusi esiste una categoria di lavoratori che riceverà la disoccupazione 2023, ma sarà costretta a restituire l’importo.
Una sentenza della Corte Costituzionale (n. 269 del 24 giugno 2002) ha stabilito che la disoccupazione agricola spetti anche nei casi di dimissioni per giusta causa. Tuttavia in questa speciale situazione ci sono delle restrizioni. Prima di tutto la disoccupazione spetta solo se le dimissioni sono avvenute per:
- mancato pagamento della retribuzione;
- molestie sessuali sui luoghi di lavoro;
- modificazioni peggiorative delle mansioni lavorative;
- mobbing, crollo dell’equilibrio psico-fisico del lavoratore a causa di comportamenti vessatori da parte dei superiori gerarchici o dei colleghi;
- notevoli variazioni delle condizioni di lavoro, a seguito di cessione ad altre persone (fisiche o giuridiche) dell’azienda;
- spostamento del lavoratore da una sede a un’altra, senza che sussistano comprovate ragioni tecniche, organizzative e produttive;
- comportamento ingiurioso posto in essere dal superiore gerarchico nei confronti del dipendente.
All’interno di queste casistiche, se le dimissioni sono avvenute per mancato pagamento della retribuzione da parte del datore di lavoro, la disoccupazione spetta compilando la normale domanda e senza allegare altri documenti.
Diversamente, se le dimissioni sono avvenute in seguito ad una delle altre motivazioni, l’INPS precisa che il lavoratore è obbligato ad allegare alla domanda per la disoccupazione “la dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà (nonché diffide, esposti, denunce, citazioni, ricorsi d’urgenza ex articolo 700 codice procedura civile, sentenze od ogni altro documento idoneo), da cui risulti la sua volontà di difendersi in giudizio nei confronti di un comportamento illecito del datore di lavoro. Lo stesso, inoltre, deve impegnarsi a comunicare l’esito della controversia giudiziale o extragiudiziale”.
Nel caso in cui la controversia non riconosca che le dimissioni sono avvenute per giusta causa il lavoratore è obbligato a restituire all’INPS l’importo ricevuto come indennità di disoccupazione agricola 2023.
Date della disoccupazione agricola a giugno 2023 ed esclusi: chi non riceverà il Bonus 150 euro
Il Bonus 150 euro è un contributo che spetta solo ed esclusivamente a quanti hanno ricevuto la disoccupazione agricola 2022, relativa alle giornate non lavorate nel 2021.
Quanti invece hanno richiesto l’indennità per l’anno 2023, cioè quella che si riferisce alle giornate non lavorate nel 2022, non hanno diritto al Bonus 150 euro.
Ripetiamo infatti che il Bonus 150 euro spetta solo ed esclusivamente a quanti hanno ricevuto l’indennità di disoccupazione l’anno scorso a prescindere se abbiano o meno diritto a quella di quest’anno.
Scopri la pagina dedicata alla disoccupazione e al reinserimento lavorativo.
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