L’INPS ha pubblicato una nuova data di pagamento dell’ex Bonus Renzi a luglio 2023 per i titolari di Naspi: vediamo quando arriva l’accredito (scopri le ultime notizie su bonus, Rdc e assegno unico, su Invalidità e Legge 104, sui mutui, sul fisco, sulle offerte di lavoro e i concorsi attivi. Leggile gratis su WhatsApp, Telegram e Facebook).
Indice
Quando viene pagato l’ex Bonus Renzi ad agosto 2023?
L’ex Bonus Renzi sarà pagato nella seconda metà di agosto 2023 sia per i titolari di Naspi che per i lavoratori dipendenti. Il contributo economico è anche chiamato Bonus Irpef.
I percettori di Naspi ricevono il trattamento integrativo dopo la rata mensile della disoccupazione
I lavoratori dipendenti ricevono l’accredito dell’ex Bonus Renzi sulla busta paga, insieme allo stipendio di agosto 2023.
Per conoscere la data di pagamento bisogna collegarsi al sito dell’INPS e accedere al fascicolo previdenziale del cittadino, con la procedura che tra poco illustreremo.
La Naspi verrà pagata il 7, 8 o 9 agosto 2023 per chi vede una di queste date sul fascicolo previdenziale.
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Come controllare il pagamento dell’ex Bonus Renzi sulla Naspi
Il pagamento dell’ex Bonus Renzi sulla Naspi può avvenire in giorni diversi nel mese di agosto 2023 e la data va perciò controllata sul proprio fascicolo previdenziale.
Bisogna collegarsi alla pagina del fascicolo previdenziale sul sito dell’INPS e cliccare in alto a destra su “Utilizza lo strumento“. Per accedere al servizio bisognerà utilizzare:

Ora si dovrà selezionare la voce “Prestazioni” nel menu laterale e quindi fare clic su “Pagamenti“. A questo punto, bisognerà selezionare la prestazione e l’anno di riferimento. I
In seguito, si potranno verificare eventuali disposizioni di pagamento relative al trattamento integrativo o alla Naspi per il mese di agosto 2023.
La disposizione di pagamento contiene sia l’importo che la data in cui l’INPS farà partire l’elaborazione del versamento dell’ex Bonus Renzi.
Come controllare il pagamento dell’ex Bonus Renzi in busta paga
Il pagamento dell’ex Bonus Renzi, ora denominato trattamento integrativo, avviene nella busta paga del lavoratore. Per controllare se il bonus è stato accreditato e quale sia l’importo ricevuto, è necessario utilizzare il cedolino dello stipendio.
All’apertura del cedolino, che i dipendenti percepiscono regolarmente ogni mese, sarà presente la voce “Trattamento integrativo L. 21/2020” e a fianco l’importo corrispondente. Questa specifica voce indica il pagamento dell’ex Bonus Renzi.
È importante ricordare che i dipendenti pubblici possono controllare i dettagli della busta paga online, seguendo le istruzioni fornite nell’articolo che spiega come scaricare il cedolino dal sito NoiPA.
I lavoratori possono così tenere sotto controllo l’accredito del trattamento integrativo e verificare l’importo ricevuto.
Chi ha diritto all’ex Bonus Renzi nel 2023?
L’ex Bonus Renzi 2023, oggi chiamato trattamento integrativo o Bonus Irpef, è un beneficio erogato mensilmente. Spetta sia ai lavoratori dipendenti che ai disoccupati titolari di Naspi.
Ai lavoratori dipendenti il contributo è anticipato dal sostituto d’imposta, che in genere è il datore di lavoro, e viene incorporato nella busta paga.
I disoccupati ricevono invece il trattamento integrativo sullo stesso conto corrente su cui viene versata l’indennità di disoccupazione.
Elenco delle categorie che hanno diritto al trattamento integrativo
Nello specifico ecco le elenco delle categorie a cui spetta il trattamento integrativo:
- soci lavoratori di cooperative;
- lavoratori in cassa integrazione (con CIG ordinaria, CIG straordinaria, CIG in deroga, assegno ordinario ed assegno di solidarietà);
- collaboratori con contratto a progetto o co.co.co;
- stagisti e tirocinanti;
- percettori di borsa di studio, di assegno di ricerca o premio di studio;
- lavoratori socialmente utili;
- sacerdoti;
- disoccupati in regime di indennità Naspi;
- disoccupati in regime Dis-Coll;
- disoccupati agricoli;
- lavoratrici in maternità per congedo obbligatorio;
- lavoratori in congedo di paternità.
Come si calcolano gli importi dell’ex Bonus Renzi?
L’importo massimo del Bonus Irpef ammonta a 1.200 euro all’anno, ossia 100 euro al mese inseriti in busta paga o versati sul conto corrente della Naspi.
Tuttavia, è importante notare che solo i lavoratori con un reddito massimo di 15.000 euro possono ricevere l’importo completo di 100 euro al mese.
Per i lavoratori con un reddito compreso tra 15.001 e 28.000 euro, il trattamento integrativo è ancora previsto, ma con importo ridotto.
Man mano che il reddito aumenta, l’importo del bonus diminuisce, fino a essere annullato al raggiungimento di 28.000 euro di reddito annuo.
Come si richiede l’ex Bonus Renzi?
L’ex Bonus Renzi non va mai richiesto; è un beneficio corrisposto in modo automatico.
La differenza sta nel modo in cui viene erogato:
- i lavoratori dipendenti lo ricevono direttamente tramite la busta paga,
- i disoccupati, che ricevono l’indennità di disoccupazione, lo percepiscono sul conto corrente.
Pertanto, sia i lavoratori con busta paga che i titolari di Naspi o Dis-Coll non devono presentare alcuna richiesta specifica per ottenere il trattamento integrativo.
Come detto, questo contributo economico viene erogato automaticamente senza necessità di ulteriori azioni da parte dei beneficiari.
FAQ: Domande frequenti sull’ex Bonus Renzi
Ex Bonus Renzi 2023 pensionati: possono riceverlo?
Sì, l’ex Bonus Renzi spetta ai pensionati percettori di prestazioni INPS se non ricevono altri trattamenti risarcitori o assistenziali come il Reddito di cittadinanza.
Ex Bonus Renzi 730: a chi spettano i 100 euro?
Dal 1° gennaio 2022 il trattamento integrativo in busta paga, o ex bonus Renzi, spetta in misura piena ai redditi fino a 15.000 euro. Altrimenti si riduce rispetto all’importo, come spiegato nel paragrafo dedicato.
Ex Bonus Renzi 2023, qual è il limite di reddito?
I 28mila euro rappresentano la soglia di reddito da non superare per percepire il trattamento integrativo.
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