Sono disponibili due nuove date per il pagamento della Naspi a settembre 2023. In questo articolo vedremo quando arriveranno gli accrediti, a chi spettano e come richiedere la prestazione di disoccupazione (scopri le offerte di lavoro e i concorsi attivi. Ricevi le news gratis su WhatsApp, Telegram e Facebook).
Indice
Nuove fate Naspi settembre 2023
La Naspi sarà pagata il 25 settembre 2023 o il 26 settembre per chi vede una di queste due date sul fascicolo previdenziale del cittadino. Negli scorsi giorni e per altri beneficiari, la disoccupazione è già stata pagata l’8 e l’11 settembre 2023.
Le date di pagamento della Naspi possono essere controllate dal sito ufficiale dell’INPS, usando:
- SPID (Sistema Pubblico di Identità Digitale),
- CNS (Carta Nazionale dei Servizi),
- CIE (Carta di Identità Elettronica).
Nei prossimi paragrafi vedremo quando saranno pagati i bonus sull’importo di base della disoccupazione e a chi spetta l’indennità.
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Bonus sulla Naspi a settembre 2023: quando li pagano
L’ex Bonus Renzi sulla disoccupazione Naspi (o Bonus Irpef) sarà pagato a partire dal 27 settembre 2023 per chi vede questa data sul fascicolo previdenziale.
Il Bonus di 150 euro sulla Naspi, invece, spetta a chi percepiva l’indennità di disoccupazione a novembre 2022 e non ha mai percepito i 150 euro. Per questo bonus non ci sono date fisse di pagamento. Invitiamo quindi a tenere d’occhio di Fascicolo previdenziale nell’area riservata di Inps.

Primo pagamento della Naspi, quando arriva
Il primo pagamento della Naspi può impiegare fra i 3 e i 4 mesi per essere accreditato. Il riconoscimento della prestazione, chiamato “decorrenza”, viene riconosciuto:
- entro 8 giorni dalla fine dell’attività lavorativa se la domanda è stata presentata negli 8 giorni dalla fine involontaria del rapporto di lavoro;
- dal giorno successivo alla domanda se la domanda è stata inoltrata dopo gli 8 giorni (ed entro 68 giorni).
Requisiti per richiedere la Naspi
La Naspi spetta ai lavoratori che hanno perso il lavoro (involontariamente o per giusta causa) e che soddisfano questi requisiti:
- almeno 13 settimane di contributi pagati nei 4 anni precedenti alla domanda;
- almeno 30 giorni lavorativi effettuati nei 12 mesi precedenti alla domanda;
- iscrizione al collocamento in un Centro per l’Impiego ed età pensionabile non raggiunta.
Ricordiamo che chi ha terminato il lavoro ricevendo la Naspi non può richiedere il congedo straordinario con Legge 104.
Naspi anticipata: come funziona e chi può richiederla
La pagina INPS sulla Naspi anticipata chiarisce come va presentata la richiesta per ottenere la prestazione usando il servizio online dedicato.
La domanda deve essere inviata entro 30 giorni dall’inizio della nuova attività lavorativa, che può essere:
- autonoma;
- dell’impresa individuale;
- dalla sottoscrizione di una quota di capitale sociale in una cooperativa.
Se l’attività è stata avviata durante il lavoro dipendente, che ha dato diritto alla disoccupazione, la domanda deve essere trasmessa entro 30 giorni dalla richiesta della Naspi.
Su thewam.net abbiamo chiarito come avere tutta la Naspi in un’unica soluzione e in anticipo.
Come calcolare la Naspi: importi nel 2023
L’importo della Naspi cambia ogni anno in base alla “rivalutazione” annuale definita dagli indici ISTAT. L’INPS comunica la cifra dell’indennità di disoccupazione in una circolare. L’importo massimo per il 2023 è fissato a 1470,98 euro.
La somma comunque viene ridotta di:
- 3% al mese dopo 3 mesi di lavori conclusi, per una cessazione involontaria del rapporto di lavoro entro il 31 dicembre 2021;
- Per gli under 55, del 3% dopo 5 mesi per lavori terminati a partire dal 1° gennaio 2022;
- Per gli over 55, del 3% al mese dopo 7 mesi per rapporti lavorativi che si sono verificati a partire dal 1° gennaio 2022.
Come richiedere la Naspi?
La domanda per l’indennità di disoccupazione si presenta attraverso il servizio online dell’INPS Nuova Assicurazione Sociale per l’impiego (NASPI): invio domanda.

FAQ: domande frequenti sulla Naspi
Quali documenti sono necessari per la Naspi 2023?
Ecco i documenti utili per la domanda da inviare all’INPS:
- Copia della carta d’identità e del codice fiscale di chi richiede la prestazione
- Ultima busta paga
- Lettera di licenziamento o UNILAV. Se a terminare è il lavoro domestico, è necessario il modello UNILAV e non la lettera di licenziamento.
- Contratto di lavoro. Se la domanda della Naspi avviene dopo la scadenza del contratto a tempo determinato;
- Modulo mandato di assistenza e rappresentanza da compilare e allegare alla richiesta;
- Modello SR163 da compilare e allegare alla richiesta ;
- Modello SR156.
Gli insegnanti precari possono richiedere la Naspi?
Gli insegnanti precari hanno diritto alla Naspi, ma solo se soddisfano i requisiti necessari.
Chi viene escluso dal pagamento della Naspi?
Vengono esclusi dalla Naspi quei lavoratori che hanno terminato il lavoro dopo le dimissioni o la risoluzione consensuale, tranne in presenza di dimissioni per giusta causa o di una risoluzione inclusa in una specifica procedura conciliativa.