I pagamenti dell’assegno unico arriveranno giovedì, 18 agosto 2022. Queste ricariche sono destinate a chi non percepisce il reddito di cittadinanza. Vediamo chi riceverà il pagamento (scopri le ultime notizie e poi Leggi su Telegram tutte le news sull’Assegno per i figli a carico. Ricevi ogni giorno sul cellulare gli ultimi aggiornamenti su bonus, lavoro e finanza personale: entra nel gruppo WhatsApp, nel gruppo Telegram e nel gruppo Facebook. Scrivi su Instagram tutte le tue domande. Guarda le video guide gratuite sui bonus sul canale Youtube. Per continuare a leggere l’articolo da telefonino tocca su «Continua a leggere» dopo l’immagine di seguito).
Oggi, giovedì 18 agosto 2022, l’INPS pagherà l’assegno unico a chi aspetta la mensilità dell’assegno universale riferita ad agosto 2022 e non riceve il reddito di cittadinanza.
Ieri, mercoledì 17 agosto 2022, ci sono stati due pagamenti del contributo economico: uno riferito alla mensilità in corso e un altro agli arretrati di giugno dell’assegno unico sull’Rdc.
L’INPS, in questa settimana, ha erogato tre nuovi pagamenti dell’assegno unico in date differenti: il 16, 17 e 18 agosto 2022.
Le date di pagamento dell’assegno universale non sono uguali per tutti, cambiano infatti da persona a persona e vanno controllate sul fascicolo previdenziale del cittadino: è un’area riservata del sito dell’INPS accessibile SPID, CNS o CIE.
L’INPS il 5 e l’8 agosto 2022 ha pagato degli arretrati dell’assegno unico e poi ha proceduto con i pagamenti mensili il 10, l’11 agosto 2022 e il 12 agosto 2022. Quindi, dopo Ferragosto, ci sono stati altri accrediti a partire dal 16 agosto 2022.
Prima di procedere con la lettura dell’articolo, per avere un quadro più chiaro dei prossimi accrediti, dai un’occhiata a tutti i pagamenti INPS di agosto 2022, al calendario con date probabili dei pagamenti dell’assegno unico ad agosto 2022 e alle date degli arretrati dell’assegno universale.
Indice
- Pagamenti assegno unico dal 18 al 29 agosto 2022
- I requisiti per l’assegno unico universale
- Come fare domanda per ricevere l’assegno unico universale
- Come si calcola l’importo dell’assegno unico universale figli
- Requisiti assegno unico con genitori separati o divorziati
- Ricevi tutte le news sempre aggiornate relative all’assegno unico, i bonus e il lavoro.
Pagamenti assegno unico dal 18 al 29 agosto 2022
Giovedì, 18 agosto 2022, arriveranno i pagamenti dell’assegno unico riferiti alla mensilità di agosto 2022 per quelle famiglie che hanno fatto domanda all’INPS del contributo economico e non ricevono il reddito di cittadinanza.
L’assegno unico è stato pagato mercoledì, 17 agosto 2022, per:
- chi aspetta la ricarica di agosto e non riceve il reddito di cittadinanza;
- chi aspetta l’integrazione sul reddito di cittadinanza riferita a giugno 2022.

Il 28 e il 29 agosto 2022 sono attesi gli accrediti dell’assegno universale sul reddito di cittadinanza riferiti a luglio 2022.
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Da ricordare
Il 18 agosto 2022 sarà pagato l’assegno unico riferito al mese di agosto per chi non riceve il reddito di cittadinanza.
Ritardi nei pagamenti dell’assegno unico: ecco per chi
L’INPS non ha pagato tutte le mensilità arretrate dell’assegno unico. Ecco chi ha registrato dei ritardi:
- chi ha fatto domanda dell’assegno universale a marzo e deve ricevere ancora il primo mese di pagamenti;
- chi aspetta l’accredito sul reddito di cittadinanza e deve ricevere ancora le prime integrazioni.
Fra le famiglie che non hanno beneficiato del pagamento, ce ne sono alcune che hanno compilato il modello Rdc Com Au, perché rientravano nei casi elencati dalla circolare INPS n°53 del 28 aprile 2022:
- in famiglia c’è un figlio maggiorenne fiscalmente a carico, fino al compimento dei 21 anni di età, che:
- è impegnato in un’attività di formazione scolastica, professionale o di laurea;
- ha sottoscritto un contratto tirocinio o un’attività lavorativa che genera un reddito complessivo inferiore a 8.000 euro annui;
- è in disoccupazione e cerca lavoro presso il Centro per l’impiego;
- è impegnato nel servizio civile universale;
- non è indicato correttamente nella Dichiarazione Sostitutiva Unica (DSU), documento da consegnare all’INPS per il riconoscimento del Rdc;
- c’è una madre con meno di 21 anni non indicata adeguatamente nella DSU per il riconoscimento del Rdc in qualità di dichiarante o coniuge del dichiarante;
- esiste la necessità di indicare la responsabilità genitoriale in caso di separazione, divorzio o in presenza di genitori naturali non conviventi (qui trovi la guida per genitori non conviventi);
- esiste un provvedimento di affidamento di uno o più figli minori presenti nel nucleo in capo al dichiarante diverso dal genitore (nonno, zio, fratello, ecc.).
Come si controlla il pagamento dell’assegno unico sul sito INPS
Le date di pagamento dell’assegno universale vanno controllate sul «Fascicolo previdenziale del cittadino», area riservata agli utenti sul sito INPS, accessibile con SPID, CNS o CIE.
Per controllare i giorni di pagamento, si procede in questo modo:
- cliccare sulla sezione “prestazioni e servizi”,
- visitare la sezione “pagamenti”;
- controllare i dati raccolti nella schermata che apparirà, verificando:
- quali sono i giorni previsti per il pagamento;
- che importo sarà pagato;
- quale ufficio si occuperà di erogare i pagamenti;
- per quanti figli sarà pagato l’assegno universale.
- controllare i dati raccolti nella schermata che apparirà, verificando:
- visitare la sezione “pagamenti”;
Agenzia INPS | Importo Pagato | Prestazione | Data disponibilità | Ufficio Pagatore | Note |
---|---|---|---|---|---|
XXXXXX | 525,00 | ASSEGNO UNICO | 18/03/2022 | Banca xxxxxx | ASSEGNO UNICO PER 3 FIGLI/O PER IL PERIODO DA 01-03-2022 A 31-03-2022 – NUMERO PRATICA xxxxxxxx |
I requisiti per l’assegno unico universale
Il decreto legislativo n.230 del 21 dicembre 2021 ha spiegato che l’assegno unico è destinato a quelle famiglie che hanno residenza in Italia e figli fiscalmente a carico:
- minorenni di età compresa fra i 7 mesi e i 18 anni,
- con disabilità senza limiti di età (sono inclusi quelli che hanno più di 21 anni di età),
- maggiorenni fino a 21 anni di età solo in questi casi.
Su TheWam.net sono elencati i bonus compatibili con l’assegno unico, mentre di seguito ci sono i sussidi sostituti dall’assegno universale, a partire da marzo 2022:
- Assegni per il nucleo familiare (ANF);
- Detrazioni per figli a carico;
- Bonus Bebè;
- Bonus mamma;
- Assegni per il 3° figlio.
Come fare domanda per ricevere l’assegno unico universale
La domanda per l’assegno universale si presenta da questa pagina del sito INPS dedicata al sussidio per i figli a carico, accedendo con SPID, CNS o CIE.
La richiesta va fatta perciò online, attraverso il call center INPS, al numero 803 164 (gratuito da rete fissa) o al numero 06 164 164 (a pagamento da cellulare), oppure delegando la procedura a Caf o patronati.
Chi riceve il reddito di cittadinanza avrà una integrazione sulla Carta Rdc.
Come si calcola l’importo dell’assegno unico universale figli
L’importo cambia da un minimo di 50 a un massimo di 175 euro per figlio. La somma è influenzata da diversi fattori: l’indice ISEE della famiglia, il numero dei figli che sono fiscalmente a carico e le maggiorazioni riconosciute.
Le famiglie che percepiscono il reddito di cittadinanza, invece, dovranno sottrarre la quota minori Rdc all’importo di base dell’assegno universale.
Se vuoi approfondire il calcolo dell’importo dell’assegno unico, consigliamo di dare un’occhiata a tabelle con tutte le cifre dell’assegno universale, guida per controllare a quali maggiorazioni dell’assegno universale si ha diritto, articolo che spiega come verificare come cambia il contributo economico per chi è disoccupato e approfondimento su come variano le cifre dell’assegno unico in presenza di figli con disabilità.
Importi assegno universale e fasce ISEE: la tabella
La tabella di seguito descrive in che modo l’ISEE del nucleo familiare e l’età dei figli fiscalmente a carico incidano sull’importo dell’assegno unico.
ISEE | Importo figlio minorenne | Importo figlio maggiorenne fino ai 21 anni |
---|---|---|
Fino a 15mila euro | 175 euro | 85 euro |
20mila euro | 150 euro | 73 euro |
25mila euro | 125 euro | 61 euro |
30mila euro | 100 euro | 49 euro |
35mila euro | 75 euro | 37 euro |
da 40mila euro | 50 euro | 25 euro |

Le maggiorazioni riconosciute sull’assegno unico
Ecco l’elenco con le maggiorazioni che vengono pagate sull’assegno unico:
- per ogni figlio successivo al secondo è prevista una maggiorazione che va da 15 a 85 euro, in base all’ISEE;
- per figli con invalidità tra 18 e 21 anni spettano 80 euro aggiuntivi al mese. Sopra i 21 anni la maggiorazione va dai 15 euro agli 85 euro. Invece, per figli minorenni, spettano:
- 85 euro in caso di disabilità media;
- 95 euro in caso di disabilità grave;
- 105 euro in caso di non autosufficienza.
- in caso entrambi i genitori abbiano reddito da lavoro sono previsti 30 euro in più al mese per ISEE bassi. L’importo comincia a scendere dai 15.000 euro in poi fino ad azzerarsi alla soglia dei 40.000 euro;
- famiglie con più di tre figli avranno altri 100 euro al mese;
- le famiglie con meno di 25.000 euro di Isee che l’anno scorso percepivano ANF avranno un ulteriore bonus, di importo da definire, che andrà diminuendo di anno in anno fino al 2025, quando sparirà del tutto.
Requisiti assegno unico con genitori separati o divorziati
L’assegno unico sarà pagato a entrambi i genitori e l’importo viene diviso a metà.
In caso di genitori separati o divorziati ci sono diverse possibilità:
- con l’affidamento esclusivo del figlio o dei figli, il pagamento viene erogato al genitore affidatario (chi ha i figli in affidamento), che farà richiesta di importo al 100%;
- con la custodia condivisa si può chiedere che l’importo venga versato al 100% al genitore che convive con il figlio oppure al 50% a entrambi i genitori. Se uno dei due genitori fa domanda per il 100% senza concordarlo, l’altro genitore può chiedere autonomamente il suo 50% nell’area utente di Inps.
L’IBAN da indicare, in caso di importo al 100%, è quello del genitore che fa domanda. Nel secondo caso, quello dell’importo al 50%, ogni genitore dovrà inserire il suo IBAN.
Quale ISEE si prende come riferimento?
L’Isee utilizzato per calcolare l’importo dell’assegno unico è riferito al nucleo familiare a cui il figlio appartiene.
Al momento della domanda, dovrà essere indicato il codice fiscale del figlio fiscalmente a carico. Quel codice servirà a Inps per incrociare i dati e reperire l’Isee dove è compreso quel figlio a carico.
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