Nell’articolo di oggi vedremo quali sono le nuove date di pagamento della Naspi ad agosto 2023 (scopri le offerte di lavoro e i concorsi attivi. Ricevi le news gratis su WhatsApp, Telegram e Facebook).
Indice
Quali sono le nuove date di pagamento della Naspi ad agosto 2023?
L’INPS ha pubblicato due nuove date per il pagamento della Naspi e cioè il 23 e il 25 agosto 2023.
Tuttavia, è importante notare che le date di pagamento della Naspi possono variare da individuo a individuo. Pertanto, riceveranno il pagamento nei giorni indicati solo i disoccupati che leggono queste date nel loro fascicolo previdenziale.
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Come controllare le date di pagamento della Naspi ad agosto 2023
La Naspi, ossia l’indennità di disoccupazione destinata ai lavoratori dipendenti, non segue una pianificazione rigida per i pagamenti e le date possono variare da un beneficiario all’altro.
Per conoscere quindi la data esatta in cui l’INPS effettuerà l’accredito, coloro che ricevono la Naspi devono verificare la presenza di disposizioni di pagamento nel loro fascicolo previdenziale. Queste indicazioni vengono pubblicate dall’INPS nel fascicolo previdenziale dei beneficiari qualche tempo prima della data effettiva di accredito.
All’interno di queste disposizioni di pagamento, rappresentate in una tabella con diverse colonne, viene specificato anche l’importo della mensilità spettante.
Come accedere al fascicolo previdenziale online
Ecco i passaggi da seguire per accedere al fascicolo previdenziale e verificare eventuali disposizioni di pagamento della Naspi o di qualsiasi altra prestazione erogata dall’INPS, relativa ad agosto 2023 o a qualsiasi altro periodo:
- Collegarsi al sito dell’INPS, nella pagina del fascicolo previdenziale.
- Successivamente, fare clic su “Utilizza lo strumento“.
- Autenticarsi utilizzando le proprie credenziali SPID (Sistema Pubblico di Identità Digitale), CIE (Carta d’Identità Elettronica) o CNS (Carta Nazionale dei Servizi).
- Una volta autenticati, si accederà al proprio fascicolo previdenziale, qui nel menu laterale a sinistra, selezionare “Prestazioni“.
- All’interno del sottomenu, fare clic su “Pagamenti“.
- Nella schermata successiva, verrà visualizzato un elenco delle prestazioni ricevute dall’INPS. Per individuare la Naspi (e la Dis-Coll), cercare la dicitura “Disoccupazione non agricola“.
- Fare clic sulla voce “Prestazione” a sinistra della dicitura “Disoccupazione non agricola” relativa all’anno di interesse (nel nostro caso, 2023).
- Si aprirà una tabella che mostra tutti i pagamenti ricevuti durante l’anno: basta individuare quello relativo ad agosto 2023 e aprire la disposizione di pagamento per verificare la data e l’importo.
A chi spetta la Naspi?
Per richiedere la Naspi è necessario effettuare una procedura online attraverso il sito dell’INPS. In relazione a questo, abbiamo preparato una guida dettagliata che illustra passo dopo passo come procedere con la richiesta della Naspi.
È importante tenere presente, tuttavia, che per avere la Naspi è fondamentale che il rapporto di lavoro sia stato interrotto a causa di:
- dimissioni per giusta causa;
- dimissioni intervenute durante il periodo tutelato di maternità;
- risoluzione consensuale del rapporto di lavoro, purché sia intervenuta nell’ambito della procedura di conciliazione presso la direzione territoriale del lavoro;
- risoluzione consensuale a seguito del rifiuto del lavoratore di trasferirsi presso altra sede della stessa azienda distante più di 50 chilometri dalla residenza del lavoratore;
- licenziamento con accettazione dell’offerta di conciliazione;
- licenziamento disciplinare.
Come si calcola l’importo della Naspi?
Quanti stanno aspettando la loro prima mensilità e hanno appena presentato la domanda per la Naspi possono facilmente calcolare l’importo che spetta loro.
L’importo della Naspi corrisponde al 75% della retribuzione media, a condizione che questa non superi i 1.352,19 euro al mese. Nel caso in cui la retribuzione superi tale cifra, l’importo consiste nel 75% di 1.352,19 euro, con l’aggiunta del 25% dell’eccedenza. Comunque, l’importo massimo della mensilità della Naspi non può superare i 1.470,99 euro al mese.
Va comunque sottolineato che l’importo percepito subisce una riduzione del 3% al mese, a partire dal sesto mese in cui si inizia a ricevere il beneficio.
Come contattare l’INPS in caso di problemi con la Naspi di agosto 2023
In caso di problemi o dubbi relativi alla Naspi è possibile contattare direttamente l’INPS per ottenere spiegazioni e assistenza. Vediamo come.
Come contattare l’INPS online
Per ottenere chiarimenti dall’INPS riguardo alla Naspi, sono disponibili diversi metodi. Uno di questi consiste nell’inviare una segnalazione tramite il servizio online INPS Risponde.
Per procedere, è sufficiente accedere al sito INPS Risponde. A questo punto, è possibile scegliere se inviare una segnalazione autenticandosi al sito tramite SPID, CIE o CNS, oppure scrivere un messaggio senza autenticazione. Tuttavia, si consiglia di effettuare l’accesso, poiché in questo modo l’INPS avrà sotto mano i dati personali e potrà fornire una risposta più precisa.
Per accedere, basta fare clic su “Accedi” in alto a destra e successivamente completare l’autenticazione. Una volta autenticati, sarà possibile inviare un messaggio all’INPS per descrivere il problema e ottenere le necessarie spiegazioni.
Come contattare l’INPS telefonicamente
Un’altra opzione per entrare in contatto con l’INPS è quella di chiamare il Contact Center utilizzando il numero verde 803 164. Questo numero è gratuito se chiamato da una rete fissa.
In alternativa, potete comporre il numero 06 164 164 se state chiamando da un cellulare, ma tenete presente che il costo della chiamata dipenderà dalla tariffa applicata dal vostro operatore telefonico.

FAQ: Domande frequenti sulla Naspi
Quali documenti presentare per avere la Naspi 2023?
I documenti da allegare alla domanda da inoltrare all’INPS sono:
- Copia della carta d’identità e del codice fiscale di chi richiede la prestazione;
- Ultima busta paga;
- Lettera di licenziamento o UNILAV. Se a terminare è il lavoro domestico, è necessario il modello UNILAV e non la lettera di licenziamento;
- Contratto di lavoro. Se la domanda della Naspi avviene dopo la scadenza del contratto a tempo determinato;
- Modulo mandato di assistenza e rappresentanza da compilare e allegare alla richiesta;
- Modello SR163 da compilare e allegare alla richiesta;
- Modello SR156.
Chi prende la Naspi può lavorare?
Chi riceve la Naspi può svolgere prestazioni occasionali nel limite dei 5.000 euro annui. In questi casi, non è tenuto a comunicare all’INPS i compensi del lavoro occasionale. Da quest’anno i voucher per il lavoro si potranno comprare anche al tabacchino.
Chi riceve la Naspi può lavorare anche come libero professionista o lavoratore dipendenti, in questi casi l’importo che deriva dal lavoro non deve superare alcune soglie annuali di reddito: 8.145 euro lordi per il lavoro come dipendente e 4.800 euro per quello come professionista.
Chi è escluso dalla Naspi?
Sono esclusi dalla Naspi i lavoratori che hanno terminato il lavoro dopo dimissioni o risoluzione consensuale, a meno che non si tratti di dimissioni per giusta causa o risoluzione consensuale che rientra in una specifica procedura conciliativa.
Quanto tempo dura la Naspi?
La Naspi dura un massimo di 24 mesi. La durata della disoccupazione è pari alla metà dei contributi versati nei quattro anni precedenti alla domanda per ottenere la Naspi.
Quando termina la Naspi finisce anche il trattamento integrativo?
La durata della Naspi (24 mesi) e del trattamento integrativo non è sempre la stessa. La Naspi è una prestazione di disoccupazione erogata per un periodo determinato, mentre il trattamento integrativo potrebbe avere una durata diversa.
Solitamente, il trattamento integrativo cessa di essere erogato alla scadenza della Naspi. Tuttavia, è essenziale verificare le specifiche normative e le condizioni applicabili nel tuo caso particolare. Per avere maggiori informazioni, ti consiglio di contattare direttamente l’INPS o consultare il sito web ufficiale dell’ente.
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