L’INPS ha elaborato nuove date di pagamento per l’Assegno Unico di agosto 2023. Vediamo quando sono previste le ricariche, che importi verranno erogati e chi dovrà attendere ancora per percepire l’accredito. (scopri le ultime notizie sull’Assegno Unico e sui bonus attivi in Italia. Leggile gratis su WhatsApp, Telegram e Facebook).
Indice
Nuove date di pagamento Assegno Unico agosto 2023
Nuovi pagamenti dell’Assegno Unico sono previsti il 28 e il 30 agosto 2023 per chi aspetta la mensilità di agosto 2023 ed entro il 31 agosto 2023 per chi attende l’Assegno Unico sul Reddito di cittadinanza riferito a luglio 2023.
Molti beneficiari del sussidio sono in attesa dei conguagli sul Rdc. Per questi accrediti non ci sono date di pagamento specifiche.
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Tipo di pagamento | Data di pagamento |
---|---|
Assegno Unico per chi ha subito variazioni di importo o nel nucleo familiare rispetto al mese precedente | entro il 31 agosto 2023 (alcuni pagamenti sono stati fissati fra il 28 e il 30 agosto 2023) |
Assegno Unico sul Reddito di cittadinanza riferito a luglio 2023 | fra il 28 e il 31 agosto 2023 |
Assegno Unico sul Reddito di cittadinanza riferito ad agosto 2023 | fra il 28 e il 30 settembre 2023 |
Arretrati e conguagli Assegno Unico su Rdc | Fra il 28 e il 31 agosto 2023, ma i tempi possono slittare |
Arretrati e conguagli Assegno Unico non su Rdc | Nessuna data fissa |
Assegno Unico luglio su Rdc agosto 2023: quando arriva?
L’Assegno Unico sul Reddito di cittadinanza sarà pagato:
- tra il 28 e il 31 agosto 2023 per chi aspetta la mensilità di luglio 2023 e gli arretrati su Rdc;
- tra il 28 e il 30 settembre 2023 arriverà la ricarica dell’Assegno Unico su Rdc riferito ad agosto 2023.
Assegno Unico su Rdc terminato: come funziona?
Le famiglie definite occupabili, poiché hanno terminato sette rate di Rdc a luglio 2023 e non sono state prese in carico dai servizi sociali, ad agosto 2023 riceveranno l’assegno per i figli a carico sulla carta del Reddito di cittadinanza. L’INPS lo ha confermato nel messaggio 2896/2023.
Da settembre 2023 questi nuclei familiari dovranno fare richiesta per l’Assegno Unico se vogliono percepire il sussidio sul conto corrente.
Arretrati Assegno Unico: quando vengono pagati?
Gli arretrati dell’Assegno Unico non vengono pagate in giorni specifici. Vi informeremo su eventuali nuovi pagamenti dalla pagina di thewam.net con tutte le notizie sull’Assegno Unico sempre aggiornate.
Come controllare i pagamenti dell’Assegno Unico
Il pagamento dell’Assegno Unico va controllato sul fascicolo previdenziale del cittadino, collegandosi sul sito INPS e utilizzando SPID (Sistema Pubblico di Identità Digitale), CIE (Carta di Identità Elettronica) o CNS (Carta Nazionale dei Servizi).
Bisogna cliccare sulle sezioni “Prestazioni” e “Pagamenti“, individuando l’area dedicata all’Assegno Unico.

Importo Assegno Unico: come calcolarlo
L’importo dell’Assegno Unico cambia da beneficiario a beneficiario in base ad alcuni fattori:
- fascia ISEE della famiglia,
- numero dei figli a carico,
- eventuali maggiorazioni erogate.
C’è la possibilità di calcolare la somma che spetta grazie alla tabella inserita nel paragrafo successivo.
Tabella Assegno Unico 2023 con fasce ISEE e importi
La tabella degli importi dell’Assegno Universale 2023 consente di calcolare l’importo del sussidio. Si può scaricare cliccando sul pulsante “Download“.
Maggiorazioni Assegno Unico 2023: quali sono e a chi spettano
Le maggiorazioni aumentano l’importo di base dell’Assegno Unico in specifiche situazioni:
- da 15 a 85 euro per ogni figlio fiscalmente a carico successivo al secondo. La cifra cambia rispetto all’ISEE della famiglia. Più basso è l’ISEE e maggiore sarà il contributo erogato;
- importo fisso di 80 euro al mese per i figli con invalidità di età compresa tra 18 e 21 anni. Dopo i 21 anni, la somma della maggiorazione va da 15 a 85 euro, a seconda dell’ISEE;
- per i figli minorenni con disabilità, gli importi cambiano a seconda del grado di non autosufficienza:
- 85 euro per disabilità media;
- 95 euro per disabilità grave;
- 105 euro in caso di non autosufficienza totale;
- somma aggiuntiva di 30 euro al mese per ISEE bassi se entrambi i genitori guadagnano un reddito da lavoro. L’aumento è riconosciuto, per un massimo di cinque anni, anche alle famiglie dei genitori rimasti vedovi che lavorano;
- le famiglie con quattro o più figli riceveranno una maggiorazione forfettaria di 150 euro al mese;
- le famiglie con un ISEE inferiore a 25.000 euro, che nel 2021 ricevevano l’ANF (Assegno per il Nucleo Familiare);
- le madri con meno di 21 anni di età percepiranno una maggiorazione di 20 euro.
Aumenti in arrivo sull’Assegno Unico di agosto 2023?
Non sono previsti aumenti sull’importo dell’Assegno Unico ad agosto 2023.
FAQ sull’Assegno Unico
A chi spetta l’Assegno Unico?
L’Assegno Unico spetta a chiunque abbia almeno un figlio a carico dai 7 mesi di gravidanza e fino ai 18 anni del figlio a carico. Può essere riconosciuto ai figli fino ai 21 anni se sono:
- studenti,
- tirocinanti,
- disoccupati in cerca di lavoro,
- impegnati con il servizio civile,
- alla ricerca di lavoro.
L’assegno viene pagato per i figli con disabilità senza limiti di età, quindi anche per quei figli che hanno compiuto 21 anni.
Fra i beneficiari del sussidio ci sono lavoratori privati, lavoratori dipendenti e disoccupati.
Come ottenere gli arretrati dell’Assegno Unico nel 2023?
L’Assegno Unico andava richiesto entro il 30 giugno 2023 per ricevere tutti gli arretrati dei mesi precedenti. Chi ha richiesto l’assegno e aspetta gli arretrati dovrà attendere che l’INPS elabori quei pagamenti.
Perché mi hanno ridotto l’Assegno Unico?
La riduzione dell’importo è causata da una variazione dell’ISEE, dal recupero di somme non dovute o dal pagamento del Reddito di cittadinanza.
Assegno Unico 2023 senza ISEE: quanto spetta?
Chi non ha aggiornato l’ISEE riceverà l’importo minimo dell’Assegno Unico.
Come funziona l’Assegno Unico INPS per figli maggiorenni?
L’Assegno Unico viene erogato ai figli dai 18 a 21 anni a patto che:
- frequentino un corso di formazione scolastica o professionale (corso di laurea);
- svolgano un tirocinio ossia un’attività lavorativa e possiedano un reddito complessivo inferiore a 8mila euro annui;
- siano registrati come disoccupati e in cerca di un lavoro presso i servizi pubblici per l’impiego;
- svolgano il servizio civile universale.
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