Vediamo quando arriva e a chi spetta il pagamento dell’Assegno Unico su Rdc a novembre 2023 (scopri le ultime notizie sull’Assegno Unico e sui bonus attivi in Italia. Leggile gratis su WhatsApp, Telegram e Facebook).
Indice
Quando arriva l’Assegno Unico su Rdc a novembre 2023
Le famiglie italiane che ricevono il Reddito di cittadinanza e hanno diritto all’Assegno Unico per i figli devono tenere presente che la ricarica di novembre avverrà dopo il 15 del mese.
Nello specifico, a partire dal 16 novembre 2023, sarà effettuato l’accredito dell’Assegno Unico sulla carta del Reddito di cittadinanza per quanti devono ricevere pagamenti arretrati o il loro primo accredito.
Per chi invece aspetta la mensilità regolare di novembre 2023 dell’Assegno Unico, l’addebito sulla carta del Rdc sarà erogato dal 28 novembre 2023, successivamente alla consueta ricarica del Reddito di cittadinanza prevista a partire dal 27 novembre 2023.
Va ricordato comunque che per i beneficiari del Rdc, l’Assegno Unico viene erogato con un mese di ritardo. Pertanto, dal 28 al 30 novembre 2023 sarà erogato l’Assegno Unico relativo a ottobre e dal 28 al 31 dicembre 2023 avverrà il pagamento della prestazione relativa al mese di novembre.
Il calendario dei pagamenti dell’Assegno Unico di novembre 2023
Nel seguente calendario sono elencate tutte le date di erogazione dell’Assegno Unico relative al mese di novembre 2023, sia per chi lo riceve tramite la carta del Reddito di cittadinanza, sia per coloro che ne hanno diritto dopo averlo richiesto.
Pagamento dell’Assegno Unico di novembre 2023 su carta Rdc | Pagamento dell’Assegno Unico di novembre 2023 su conto corrente |
dopo il 15 novembre 2023 per chi aspetta gli arretrati o il primo pagamento | 16, 17 e 20 novembre 2023, per chi non ha subito nessun ricalcolo degli importi rispetto a ottobre |
dopo il 27 novembre 2023 per chi aspetta la regolare ricarica mensile | dal 20 al 30 novembre 2023, per chi ha subito cambiamenti nel nucleo o nell’ISEE rispetto a ottobre, che hanno determinato un ricalcolo degli importi |
Chi ha diritto all’Assegno Unico su Rdc dopo il 15 novembre 2023?
Come abbiamo già detto, i pagamenti dell’Assegno Unico che avverranno a metà novembre si riferiscono agli arretrati e non alle mensilità regolari.
Le ragioni dietro a questi pagamenti arretrati possono variare notevolmente. Ad esempio, una famiglia potrebbe trovarsi in questa situazione se il Reddito di cittadinanza è stato temporaneamente sospeso a causa di un ISEE non aggiornato in tempo.
In questo caso, una volta compilata la Dichiarazione Sostitutiva Unica (DSU) e ottenuto l’ISEE aggiornato, l’INPS procede con il pagamento di tutti i debiti accumulati sia per il Reddito di cittadinanza sia per l’Assegno Unico.
Un altro motivo potrebbe essere l’attesa di eventuali conguagli, legati a importi imprecisi ricevuti nei mesi precedenti. Questo scenario è comune per coloro che hanno diritto alle nuove maggiorazioni dell’Assegno Unico stabilite dalla legge di bilancio del 2023.
Inoltre, è importante notare che i pagamenti arretrati possono coinvolgere anche i beneficiari che hanno recentemente compilato il modulo Rdc Com Au.
Per verificare se è stato accreditato l’Assegno Unico di novembre 2023 sulla carta del Reddito di cittadinanza, è possibile utilizzare vari metodi e controllare il saldo disponibile sulla carta.
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Come controllare il saldo della carta Rdc online
Ecco il metodo più rapido e pratico per verificare il saldo del Reddito di Cittadinanza: utilizzare i servizi online, sia da smartphone che da computer! È possibile controllare facilmente il saldo della carta del Rdc visitando il sito ufficiale delle Poste Italiane o scaricando l’app PostePay.
In aggiunta, il saldo della carta Rdc può essere consultato anche direttamente sul sito ufficiale redditodicittadinanza.gov.it.
Al momento, il sito dell’INPS non consente la visualizzazione del saldo della carta, ma offre la possibilità di accedere al fascicolo previdenziale per consultare informazioni sulle disposizioni di pagamento.

Altri modi per controllare il saldo della carta Rdc
Come alternativa, è possibile controllare il saldo del Reddito di cittadinanza tramite SMS. Basta comporre il numero 800.666.888 e inserire il codice associato alla propria carta.
Inoltre, il saldo della carta del Rdc può essere verificato presso i Postamat, cioè gli sportelli automatici delle Poste Italiane. È necessario inserire la carta e digitare il PIN come si fa con i prelievi, quindi selezionare l’opzione per visualizzare il saldo residuo.
FAQ: Domande frequenti sull’Assegno Unico
Quale IBAN va indicato quando si compila la domanda per l’Assegno Unico?
L’IBAN da indicare deve essere per forza intestato al richiedente dell’Assegno Unico. Nel caso di conto corrente cointestato, il richiedente deve essere uno degli intestatari. Inoltre, si deve fare attenzione al fatto che codice fiscale e nome/cognome del richiedente, indicati nella domanda, corrispondano a quelli registrati dalla banca e associati all’IBAN.
Nel caso la prestazione sia divisa tra i genitori e ognuno riceva il 50% dell’importo, si possono indicare due diversi IBAN. Anche in questo caso però gli IBAN devono corrispondere ad un conto (o una carta) intestato ai rispettivi titolari dell’Assegno Unico, cioè uno a un genitore e uno all’altro.
Solo se si presenta domanda di Assegno Unico in qualità di tutore è possibile indicare un IBAN diverso da quello del richiedente e usarne uno intestato al soggetto tutelato.
Come viene pagato l’Assegno Unico?
L’Assegno Unico può essere pagato su:
- conto corrente bancario o postale;
- bonifico domiciliato presso sportello postale;
- libretto postale;
- conto corrente estero area SEPA;
- carta prepagata con IBAN.
Solo i titolari di Reddito di cittadinanza non devono richiedere l’Assegno Unico. Se ne hanno diritto per loro la prestazione scatta in automatico e ricevono il pagamento sulla carta del Rdc.
Se a richiedere l’Assegno Unico è un figlio maggiorenne come avviene il pagamento?
Sempre nelle modalità indicate nella FAQ precedente. L’IBAN però deve per forza essere intestato o cointestato al figlio maggiorenne che richiede l’Assegno Unico.
Se il figlio diventa maggiorenne o supera i 21 anni nel mese di competenza, il mese viene pagato?
Si! Ad esempio, se un figlio compie 22 anni il 1° agosto 2023 e non si ha più diritto all’Assegno Unico per lui, la mensilità di agosto sarà comunque regolarmente pagata.
Quando richiedere l’Assegno Unico per ottenere gli arretrati?
L’Assegno Unico spetta dal mese successivo a quello della presentazione della domanda. Ad esempio, richiedendo l’Assegno Unico ad agosto, la prestazione spetta dal mese di settembre. Solo nel caso in cui si presenti domanda entro il 30 giugno 2023 si potranno ricevere gli arretrati, calcolati a partire da marzo 2023.
È importante notare che le istruzioni di pagamento saranno disponibili nel fascicolo previdenziale sia per coloro che hanno richiesto l’Assegno Unico sia per i beneficiari del Reddito di Cittadinanza
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