Arretrati assegno unico su Rdc a ottobre o febbraio 2023?

Chiariamo quando sono previste le elaborazioni dell’assegno unico su Rdc e chi rischia di riceverlo a febbraio 2023.

Chiara Del Monaco è una linguista e copywriter specializzata in welfare.
Conoscila meglio

7' di lettura

Arretrati assegno unico su Rdc. Il pagamento anticipato del Reddito di cittadinanza è previsto oggi, venerdì 14 ottobre 2022 (scopri le ultime notizie e poi Leggi su Telegram tutte le news sull’Assegno Unico. Ricevi ogni giorno sul cellulare gli ultimi aggiornamenti su bonus, lavoro e finanza personale: entra nel gruppo WhatsApp, nel gruppo Telegram e nel gruppo Facebook. Scrivi su Instagram tutte le tue domande. Guarda le video guide gratuite sui bonus sul canale Youtube. Per continuare a leggere l’articolo da telefonino tocca su «Continua a leggere» dopo l’immagine di seguito).

Tra i beneficiari, c’è chi riceverà l’assegno unico su Rdc dopo solo qualche giorno e chi invece dovrà aspettare fino a febbraio 2023.

L’INPS ha annunciato nuove date di accredito dell’assegno unico per le famiglie che non ricevono il Reddito di cittadinanza e aspettano la mensilità di ottobre sul proprio conto corrente. Il pagamento arriverà in particolare a chi vede una di queste date sul fascicolo previdenziale del cittadino, rispettivamente il 17, il 18 e il 21 ottobre 2022.

Ricordiamo che le date di accredito cambiano da persona a persona e vanno controllate periodicamente sul fascicolo previdenziale del cittadino, area riservata del sito INPS, accessibile tramite le credenziali digitali SPID, CIE o CNS.

L’11 ottobre, invece, sono stati erogati gli arretrati dell’assegno unico per chi aspettava delle mensilità scorse, per esempio chi aveva terminato il Reddito di cittadinanza e doveva ricevere il pagamento relativo al mese di sospensione del sussidio. Un’altra data riferita agli arretrati e stata annunciata per oggi, 14 ottobre 2022.

Sempre oggi, è anche prevista la ricarica di metà mese rivolta ad alcuni percettori di Reddito di cittadinanza. Visto che il pagamento arriverà con un giorno di anticipo, è possibile che anche l’accredito dell’assegno unico su Rdc sia erogato prima.

Nei prossimi paragrafi ci concentreremo proprio sulla possibilità di ricevere l’assegno unico a ottobre oppure il rischio di dover aspettare direttamente a febbraio 2023 per i conguagli.

Indice

Arretrati assegno unico su Rdc: chi li riceve a ottobre

Mentre l’Istituto di previdenza sociale continua ad annunciare nuove date per l’assegno unico con domanda, le famiglie che percepiscono il Reddito di cittadinanza si stanno chiedendo quando arrivrà il loro turno per ricevere l’assegno unico su Rdc.

Per saperne di più, scopri come fare domanda per l’assegno unico, come controllare pagamento e stato della richiesta dell’assegno universale, quali sono i documenti da presentare e come comportarsi quando scade il reddito di cittadinanza.

Come abbiamo potuto notare nel corso dei mesi, fin dall’introduzione dell’assegno unico i pagamenti rivolti ai nuclei percettori di Rdc hanno seguito delle tempistiche diverse rispetto ai beneficiari che devono richiedere l’assegno universale tramite domanda. Nello specifico, i titolari di Reddito di cittadinanza ricevono gli importi spettanti dell’assegno per figli a carico a ridosso delle ricariche del Rdc, e cioè:

  • dopo la ricarica di metà mese del Rdc (ossia dopo il 15 del mese) arrivano i pagamenti arretrati riferiti alle mensilità precedenti;
  • dopo la ricarica di fine mese del Rdc (ossia dopo il 27 del mese) viene pagato l’importo riferito al mese precedente, proprio come stabilito dalla normativa sull’assegno unico per percettori di Rdc.

Quindi, pensando al mese di ottobre, possiamo affermare che dal 28 al 31 ottobre 2022 saranno erogate le somme dell’assegno unico sulla carta Rdc riferite a settembre. Invece, per quanto riguarda il pagamento degli arretrati reativi ai mesi scorsi, per esempio a luglio o agosto, potremmo aspettarci un leggero cambiamento rispetto al solito.

Scopri la pagina dedicata all’Assegno unico per conoscere altri diritti e agevolazioni.

In particolare, se consideriamo che il Reddito di cittadinanza sarà pagato dal 14 ottobre, e cioè con 24 ore di anticipo rispetto al solito, è possibile che anche gli arretrati dell’assegno unico su Rdc arriveranno prima. Per esempio, potremmo ipotizzare che le lavorazioni dell’assegno unico partiranno il 16 ottobre, anticipando leggermente le date di pagamento. Tuttavia, l’unico modo per averne la certezza è aspettare la disposizione di pagamento nel fascicolo previdenziale del cittadino.

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Assegno unico su Rdc: pagamento a febbraio 2023, ecco per chi

Anche se gli arretrati dell’assegno unico su Rdc sono generalmente erogati verso la metà del mese, c’è la possibilità che non tutti ricevano l’importo spettante sulla carta Rdc dal 16 ottobre 2022. Anzi, per alcune famiglie percettrici di Reddito di cittadinanza c’è addirittura il rischio di vedere l‘importo azzerato fino a febbraio 2023.

Si tratta in particolare di quei nuclei familiari che hanno dovuto compilare il modulo Rdc Com Au per aggiungere informazioni sul proprio stato familaire o reddituale in modo da sbloccare i pagamenti dell’assegno unico.

Infatti, come forse ricorderai, il modulo Rdc Com Au è stato introdotto proprio per fronteggiare la situazione di alcune famiglie percettrici di Reddito di cittadinanza che, pur rientrando nei requisiti, non avevano ricevuto neanche una mensilità dell’assegno unico.

Per risolvere questa situazione, l’INPS ha introdotto il modello Rdc Com Au rivolto alle famiglie che si trovavano in condizioni particolari, per esempio chi aveva diritto alla maggiorazione per famiglie numerose o per figli maggiorenni. Anche se molti pagamenti sono stati sbloccati dopo l’introduzione di questo modulo, alcune famiglie si sono ritrovate con importi sbagliati o azzerati.

A tal proposito, l’INPS ha giustificato l’importo pari a 0 visto da alcune famiglie Rdc spiegando che il sistema automatizzato impiega molto tempo a elaborare le nuove informazioni integrate con il modulo Rdc Com Au.

Di conseguenza, alcuni nuclei familiari si sono ritrovati con un importo base molto basso perché il sistema non ha tenuto conto delle maggiorazioni da applicare in base alla situazione familiare. Per lo stesso motivo, alcune persone hanno avuto una disposizione di pagamento pari a 0.

Nonostante i continui solleciti, per queste famiglie è molto probabile che gli importi giusti dell’assegno unico su Rdc siano pagati a febbraio 2023. Perché proprio a febbraio? Il motivo risiede nella durata dell’assegno unico universale, e cioè da marzo a febbraio dell’anno successivo.

Quindi, molto probabilmente i conguagli per questi nuclei familiari arriveranno direttamente a febbraio 2023. Nel frattempo, se non ricordi chi sono le famiglie coinvolte nella compilazione del modulo, ti consigliamo di continuare a leggere.

Leggi le tabelle con tutti gli importi dell’assegno unico, controlla se ti stanno pagando tutte le maggiorazioni dell’assegno universale, vedi come funziona per chi è disoccupato e come cambiano le cifre dell’assegno unico con i figli con disabilità

Pagamento assegno unico su Rdc ottobre o febbraio 2023?

Assegno unico su Rdc: chi deve compilare il modulo Rdc Com Au

Adesso che abbiamo chiarito perché alcune famiglie che percepiscono il Reddito di cittadinanza potrebbero ricevere l’assegno unico su Rdc a ottobre 2022, mentre altre rischiano di vedere il pagamento solo a febbraio 2023, ricordiamo brevemente quali nuclei familiari devono compilare il modulo Rdc Com Au.

L’INPS, nella circolare n. 53 del 28 aprile 2022, ha spiegato che dovranno compilare il modulo Rdc Com Au quelle famiglie delle quali l’Istituto non ha tutte le informazioni utili per far partire i pagamenti.

Attraverso il modulo, i cittadini interessati devono dichiarare una di queste condizioni:

  • in famiglia è presente un figlio maggiorenne fiscalmente a carico, fino al compimento dei 21 anni di età, che:
    • svolge un percorso di formazione scolastica, professionale o di laurea;
    • svolge un tirocinio o una attività lavorativa che genera un reddito complessivo inferiore a 8.000 euro annui;
    • è in disoccupazione e cerca lavoro attraverso i servizi messi a disposizione dai Centro per l’impiego;
    • svolge il servizio civile universale;
    • non è valorizzato correttamente nella Dichiarazione Sostitutiva Unica (DSU), documento da consegnare all’INPS per il riconoscimento del Rdc;
  • in famiglia c’è una madre con meno di 21 anni non indicata adeguatamente nella DSU per il riconoscimento del Rdc in qualità di dichiarante o coniuge del dichiarante;
  • c’è la necessità di indicare la responsabilità genitoriale in caso di separazione, divorzio o in presenza di genitori naturali non conviventi (qui trovi la guida per genitori non conviventi);
  • esiste un provvedimento di affidamento di uno o più figli minori presenti nel nucleo in capo al dichiarante diverso dal genitore (nonno, zio, fratello, ecc.).

Scopri anche cosa succede quando un figlio diventa maggiorenne mentre si riceve l’assegno unico.

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