Il bonus bebè potrebbe arrivare il 20 o il 25 ottobre 2022 a chi vede una di queste due date sul fascicolo previdenziale del cittadino. In questo articolo ricapitoliamo a chi spetta il contributo per famiglie e cosa succederà nel 2023 (scopri le ultime notizie su agevolazioni economiche e diritti per la famiglia. Leggi su Telegram le novità su educazione, cura e salute dei figli, gravidanza, consigli per neo-mamme e relazioni familiari. Per continuare a leggere l’articolo da telefonino tocca su «Continua a leggere» dopo l’immagine di seguito).
Il bonus bebè o assegno di natalità è stato sostituito dall’assegno unico universale, insieme a tanti altri bonus per famiglie con figli a carico. I pagamenti in arrivo nei prossimi mesi, infatti, sono tutti arretrati che fanno riferimento ai mesi scorsi.
Per esempio, il pagamento del 25 ottobre 2022 si riferisce agli arretrati di agosto o settembre e spetta alle famiglie che vedono questa data sulla propria area personale del sito INPS.
Ricordiamo che le date di accredito cambiano da persona a persona e vanno controllate periodicamente sul fascicolo previdenziale del cittadino, area riservata del sito INPS, accessibile tramite le credenziali digitali SPID, CIE o CNS.
Indice
- Bonus bebè: nuova data a ottobre
- Bonus bebè: a chi spetta
- Bonus bebè: importi
- Bonus bebè: come cambia nel 2023
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Bonus bebè: nuove date a ottobre
Come dicevamo in apertura dell’articolo, da marzo 2022 il bonus bebè è stato sostituito, così come altri bonus, dall’assegno unico universale.
Tuttavia, visto che per richiedere l’assegno di natalità era possibile inviare l’apposita domanda entro il 28 febbraio 2022, ci sono ancora molte famiglie in attesa degli arretrati spettanti.
Nel mese di settembre, per esempio, il bonus bebè è stato pagato nei giorni 2, 7, 29 e 30 settembre 2022. In questa occasione alcuni nuclei familiari hanno ricevuto addirittura un doppio importo, riferito ai due mesi precedenti.
Lo stesso potrebbe accadere anche con i prossimi pagamenti del bonus bebè, previsti giovedì 20 ottobre 2022 e martedì 25 ottobre 2022. Quindi, chi è in attesa sia di agosto sia di settembre potrebbe avere un pagamento doppio sul proprio conto corrente.
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Ovviamente, come per altre prestazioni erogate dall’INPS, anche in questo caso le date possono variare leggermente da persona a persona e perciò è fondamentale monitorare le lavorazioni sul fascicolo previdenziale del cittadino.
Poiché non tutti sono al corrente di questo bonus per famiglie con figli, nel prossimo paragrafo facciamo un breve riepilogo dei destinatari del bonus bebè.
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Bonus bebè: a chi spetta
Il bonus bebè o assegno di natalità è stato introdotto con la legge n. 190 del 23 dicembre 2014 ed è rimasto in vigore fino al 28 febbraio 2022. Si trattava di una misura volta a sostenere tutte le famiglie italiane con un neonato durante il suo primo anno di vita.
Per ottenere il contributo, erogato ogni mese per 12 mesi, era necessario inviare un’apposita domanda tramite il portale online dell’INPS e comunicare i dettagli sulla propria situazione familiare e reddituale.
Il primo e più importante requisitp per ottenere il bonus bebè consisteva nell’aver avuto un bambino o una bambina nel corso del 2021 e fino al 31 gennaio 2022. Nel conteggio rientravano anche le procedure di adozione o pre-affidamento.
Un altro requisito era essere italiani, comunitari o extra-comunitari con regolare permesso di soggiorno, residenti in Italia e conviventi con il figlio o la figlia per cui si faceva domanda.
Dal punto d vista del reddito non erano previsti limiti ISEE. Infatti, proprio come l’attuale assegno unico, la fascia ISEE influiva solo sull’importo ricevuto ogni mese: a redditi più alti corrispondevano importi più bassi e viceversa.
Dunque, a partire dall’accettazione della domanda, il contributo economico era erogato mensilmente per tutto il primo anno di vita del figlio o della figlia e in caso di affidi o adozioni, fino al compimento del primo anno dell’entrata in famiglia del nuovo arrivato.
Nel prossimo paragrafo ricordiamo brevemente gli importi spettanti a ciascuna famiglia in base alla fascia ISEE di appartenenza e alla composizione del nucleo familiare.
Bonus bebè: importi
Come anticipato nel paragrafo precedente, il meccanismo che regola gli importi del bonus bebè per ogni famiglia è uguale a quello applicato per l’assegno unico universale e ha lo scopo di fornire un supporto maggiore alle famiglie con più difficoltà economiche (e quindi ISEE basso).
Inoltre, i soldi percepiti cambiano anche a seconda della composizione del nucleo familiare: l’importo aumenta in presenza di figli successivi all’interno della famiglia. Di conseguenza, gli importi base per il primo neonato sono i seguenti:
- con un ISEE non superiore a 7mila euro, l’INPS corrisponde 1920 euro all’anno, ossia 160 euro al mese;
- con un ISEE tra 7 e 40mila euro, l’INPS corrisponde 1440 euro all’anno, ossia 120 euro al mese;
- con un ISEE superiore a 40mila euro, l’INPS corrisponde 960 euro all’anno, ossia 80 euro al mese.
In caso di figli successivi al primo, l’importo del bonus bebè viene incrementato del 20% e si modifica in questo modo:
- con un ISEE non superiore a 7mila euro, l’importo sale a 2304 euro all’anno, e cioè 192 euro al mese;
- con un ISEE tra 7mila e 40mila euro, l’importo sale a 1728 euro all’anno, e cioè 144 euro al mese;
- con un ISEE superiore a 40mila euro, l’importo sale a 1152 euro all’anno, e cioè 96 euro al mese.
Inoltre, proprio come per l’assegno unico e per altre prestazioni erogate dall’Istituto di previdenza sociale, chi non presenta l’attestazione ISEE ottiene il minimo erogabile, e quindi 80 euro per ogni figlio; mentre per i figli successivi l’importo diventa di 96 euro.
Leggi le tabelle con tutti gli importi dell’assegno unico, controlla se ti stanno pagando tutte le maggiorazioni dell’assegno universale, vedi come funziona per chi è disoccupato e come cambiano le cifre dell’assegno unico con i figli con disabilità

Bonus bebè: come cambia nel 2023
Nei paragrafi precedenti abbiamo spiegato in linea generale come funziona il bonus bebè, a chi è rivolto e quanto spetta per ogni figlio. Tuttavia, ci teniamo a ribadire che queste informazioni sono utili solo a coloro che ancora rientrano nelle tempistiche per ottenere il bonus bebè e che devono ricevere gli ultimi arretrati.
Infatti, come anticipato più volte in questo approfondimento, il bonus bebè è destinato a sparire dal gennaio 2023, analogamente a tutti gli altri sussidi per famiglie quali gli assegni al nucleo familiare ANF, il bonus mamma domani o premio alla nascita e così via.
Al posto del bonus bebè è stato introdotto l‘assegno unico e universale che ha inglobato tutti i precedenti bonus a partire da marzo 2022. L’idea di raccogliere tutti i bonus in un unico contributo assistenziale ha lo scopo di ridurre le pratiche burocratiche necessarie per accedere alle varie prestazioni.
Ricordiamo che l’assegno unico è chiamato universale perché spetta a tutte le famiglie con almeno un figlio a carico ed è erogato mensilmente dal settimo mese di gravidanza fino a 18 anni, o fino a 21 anni in alcune condizioni specifiche e senza limiti di età in caso di figli con disabilità.
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