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Reddito di cittadinanza agosto 2023 in anticipo: date

Scopri quando pagheranno il Reddito di cittadinanza di agosto 2023, chi è escluso e cosa fare in caso di sospensione.

La redazione di thewam.net è composta da giornalisti e copywriter esperti in welfare, fisco, lavoro e disabilità.
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13' di lettura

Quando arriverà il Reddito di cittadinanza di agosto 2023?. Lo vediamo in questo articolo nel spiegheremo chi dovrà fare i conti con la sospensione del Rdc. Descriveremo le novità del sussidio con l’introduzione dell’Assegno di inclusione e del Supporto per la formazione e il lavoro. (scopri le ultime notizie sul Rdc e sui bonus attivi in italia. Leggile gratis su WhatsAppTelegram e Facebook).

Date Reddito di cittadinanza agosto 2023: quando arriva?

Il pagamento del Reddito di cittadinanza di agosto 2023 arriverà:

  • dal 14 agosto 2023: per chi lo riceve la prima volta o deve essere pagato dopo il rinnovo;
  • dal 25 agosto 2023: per tutti gli altri beneficiari.

Il doppio anticipo è legato al fatto che il 15 e il 27 agosto 2023, giorni canonici delle ricariche, sono dei festivi e le ricariche dovrebbero essere così anticipate.

Non tutti riceveranno la ricarica del sussidio ad agosto. Vedremo chi sono gli esclusi nei prossimi paragrafi.

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A che ora pagano il Reddito di cittadinanza di agosto 2023

Il Reddito di cittadinanza di agosto 2023 sarà pagato dal 14 o dal 25 agosto 2023 dopo le 13.30.

Pagamenti del Rdc di luglio 2023 in breve:

  • Quando arrivano? Dal 14 o dal 25 agosto e saranno erogati a scaglioni.
  • A che ora arrivano? Dalle 13.30 del 14 o del 25 agosto 2023.

Reddito di cittadinanza agosto 2023: esclusi dal pagamento

Sono esclusi dal Reddito di cittadinanza di agosto i beneficiari del sussidio che:

  1. Sono occupabili e hanno terminato la settima rata di Rdc a luglio 2023;
  2. Hanno terminato la diciottesima rata di Rdc a giugno 2023;
  3. Hanno subito una revoca o una sospensione del Rdc per una di queste ragioni:
    • Non hanno firmato la Dichiarazione di Immediata Disponibilità al lavoro (DID),
    • Non hanno sottoscritto il Patto per il lavoro o quello per l’inclusione sociale,
    • Non hanno preso parte alle iniziative di formazione e reinserimento lavorativo,
    • Non hanno partecipato ai progetti utili alla collettività,
    • Non hanno comunicato la variazione occupazionale,
    • Hanno fornito informazioni false rispetto ai requisiti necessari a ottenere il Rdc,
    • Non hanno aggiornato l’ISEE con variazioni del nucleo familiare,
    • Sono stati scoperti a svolgere un’attività lavorativa non dichiarata,
    • Non hanno accettato la prima offerta di lavoro congrua.

Reddito di cittadinanza sospeso: per chi?

Il Reddito di cittadinanza è stato sospeso, in attesa di essere terminato, a molti beneficiari occupabili che hanno beneficiato di sette rate del Rdc nel 2023.

Entro il 31 ottobre 2023 i servizi sociali dovranno comunicare i nominativi dei beneficiari presi in carico prima della scadenza delle sette rate di Rdc e che hanno diritto a percepirlo fino a dicembre 2023.

Per tutti gli altri beneficiari occupabili, quindi chi non è stato preso in carico prima della scadenza delle sette rate del sussidio nel 2023, non sono più previsti pagamenti del Reddito di cittadinanza.

Su thewam.net abbiamo spiegato chi può essere ancora preso in carico dai servizi sociali e percepire il Rdc fino a dicembre 2023.

Reddito di cittadinanza sospeso: cosa fare?

Se si rientra fra gli occupabili e non si viene presi carico dai servizi sociali, non c’è nulla che si possa fare.

La Legge di Bilancio 2023, infatti, stabiliva che dopo il termine delle sette rate, il reddito non spettasse più a questi beneficiari.

A settembre 2023 sarà possibile richiedere il Supporto per la formazione e il lavoro.

Credito residuo Reddito di cittadinanza: entro quando va speso?

Il Reddito di cittadinanza di agosto 2023 va speso entro il 30 settembre 2023. Il credito residuo del Rdc, oltre quella scadenza, sarà ridotto del 20% a partire da ottobre 2023.

Dopo sei mesi, l’INPS azzera i soldi del Reddito di cittadinanza che non sono stati spesi.

Reddito di cittadinanza quando lo tolgono

Il Reddito di cittadinanza non spetta più alle famiglie occupabili che hanno terminato la settima rata del sussidio a luglio 2023 e che non vengono presi in carico dai servizi sociali.

Il Reddito di cittadinanza sarà tolto dal 2024 per tutti e sostituito dall’Assegno di inclusione.

Gli occupabili sono quei nuclei familiari che NON HANNO al loro interno:

Le famiglie non occupabili riceveranno il Rdc fino a dicembre 2023 o fino a novembre 2023 se le diciotto rate del sussidio terminano a novembre 2023.

Nuclei “non occupabili” ai fini del Rdc (12 mesi di sussidio nel 2023)Nuclei “occupabili” ai fini del Rdc (7 mesi di sussidio nel 2023)
famiglie un minorenne all’interno (meno di 18 anni)nuclei composti esclusivamente da persone tra 18 e 59 anni e senza minorenni o persone con disabilità ai fini ISEE a carico. Queste famiglie non sono state neppure prese in carico dai servizi sociali.
famiglie con almeno una persona disabile ai fini ISEE 
famiglie con una persona che ha almeno 60 anni di età 
famiglie prese in carico dai servizi sociali prima che scadessero i sette mesi di Rdc nel 2023. Soglia di fruizione del sussidio fissata per i nuclei familiari occupabili. 
Differenza tra nuclei familiari occupabili e non occupabili ai fini del Reddito di cittadinanza

L’INPS ha confermato la fine del Reddito di cittadinanza all’interno della circolare numero 61 del 12 luglio 2023.

Reddito di cittadinanza 2023 over 60

Le persone con più di 60 anni riceveranno il Reddito di cittadinanza fino a dicembre 2023 o, fino a novembre 2023, se terminano le diciotto rate di Rdc a novembre 2023.

Novità sul Reddito di cittadinanza

Il Decreto Lavoro ha ribadito l’abrogazione del Reddito di cittadinanza dal 2024 decisa con la Legge di Bilancio 2023, ossa il fatto che il Rdc sarà cancellato. A sostituirlo ci saranno: il Supporto per la formazione il lavoro per gli occupabili e l’Assegno di inclusione per i non occupabili.

Assegno di inclusione 2024 requisiti

Ecco i requisiti per richiedere l’Assegno di inclusione dal 2024:

  • avere in famiglia almeno una persona:
  • essere cittadino dell’Unione o suo familiare titolare del diritto di soggiorno o del diritto di soggiorno permanente, ovvero cittadino di paesi terzi in possesso del permesso di soggiorno UE per soggiornanti di lungo periodo, ovvero titolare dello status di protezione internazionale, di cui al Decreto Legislativo 19 novembre 2007, n. 251;
  • essere residente in Italia per almeno 5 anni, di cui gli ultimi 2 anni in modo continuativo, al momento della presentazione della domanda;
  • avere un reddito ISEE, in corso di validità, non superiore a 9.360 euro;
  • avere un reddito familiare inferiore a 6.000 euro annui, moltiplicati per la scala di equivalenza. Tale soglia è aumentata a 7.560 euro per nuclei familiari con tutti componenti over 67 o con un componente di più di 67 anni e altri con disabilità grave;
  • avere un valore del patrimonio immobiliare non superiore a 30 mila euro, come definito ai fini ISEE, diverso dalla casa di abitazione di valore ai fini IMU non superiore a 150.000 euro;
  • avere un valore del patrimonio mobiliare, come definito ai fini ISEE, non superiore a una soglia di 6.000 euro. I massimali sono incrementati in base al numero di componenti del nucleo familiare, alla loro età e alla condizione di disabilità;
  • non essere intestatario o possedere autoveicoli di cilindrata superiore a 1600 cc. o motoveicoli di cilindrata superiore a 250 cc., immatricolati la prima volta nei 36 mesi antecedenti la richiesta, esclusi gli autoveicoli e i motoveicoli per cui è prevista un’agevolazione fiscale in favore delle persone con disabilità ai sensi della disciplina vigente;
  • non possedere navi e imbarcazioni da diporto, nonché di aeromobili di ogni genere;
  • non essere sottoposto a misura cautelare personale, a misura di prevenzione, nonché essere sottoposto a condanne definitive, intervenute nei 10 anni precedenti la richiesta.

Supporto per la formazione e il lavoro domanda e requisiti

Il Supporto per la formazione e il lavoro è un contributo mensile che potrà essere richiesto da settembre 2023 da chi non riceve più il Reddito di cittadinanza.

Per richiederlo bisognerà sottoscrivere il Patto di servizio personalizzato e frequentare un percorso formativo per il reinserimento nel mondo del lavoro.

Durante il corso delle attività formative, saranno erogati 350 euro al mese come “indennità”.

Il Supporto per la formazione e il lavoro viene pagato per la durata del percorso formativo e comunque per un massimo di 12 mesi, senza possibilità di rinnovo.

Ecco i requisiti economici richiesti per ottenere il sussidio:

  • Valore dell’ISEE in corso di validità non superiore a 6.000 euro;
  • Valore del reddito familiare inferiore ad una soglia di 6.000 euro annui, moltiplicata per il corrispondente parametro della scala di equivalenza come definita ai fini ISEE;
  • Valore del patrimonio immobiliare, come definito ai fini ISEE, diverso dalla casa di abitazione, non superiore a 30.000 euro;
  • l’abitazione principale, se di proprietà, deve avere un valore ai fini IMU non superiore a 150.000 euro;
  • un valore del patrimonio mobiliare, come definito ai fini ISEE, non superiore a una soglia di 6.000 euro, accresciuta di 2.000 euro per ogni componente il nucleo familiare successivo al primo, fino a un massimo di 10.000 euro.
  • nessun componente del nucleo familiare deve essere intestatario a qualunque titolo o avere piena disponibilità di autoveicoli di cilindrata superiore a 1600 cc. o motoveicoli di cilindrata superiore a 250 cc., immatricolati la prima volta nei trentasei mesi antecedenti la richiesta, esclusi gli autoveicoli e i motoveicoli per cui è prevista una agevolazione fiscale in favore delle persone con disabilità ai sensi della disciplina vigente;
  • nessun componente deve essere intestatario a qualunque titolo o avere piena disponibilità di navi e imbarcazioni da diporto, nonché di aeromobili di ogni genere.
  • nessun componente del nucleo familiare deve essere stato sottoposto a misura cautelare personale, a misura di prevenzione o avere sentenze definitive di condanna o adottate ai sensi dell’articolo 444 e seguenti del codice di procedura penale intervenute nei dieci anni precedenti la richiesta.
Ultime-notizie-sul-supporto-per-la-formazione-e-il-lavoro-decreto
L’articolo 12 del Decreto Lavoro. Relativo al Supporto per la formazione e il lavoro.

Come controllare il saldo del Reddito di cittadinanza di agosto 2023 su www.reddito di cittadinanza.gov.it, app postepay, numero verde e sportello

Il saldo del Reddito di cittadinanza può essere controllato sul sito del Rdc www.redditodicittadinanza.gov.it, dall’app Postepay, componendo il numero verde dedicato o dallo sportello ATM dopo aver inserito il codice PIN.

Nei prossimi paragrafi vedremo come usare questi strumenti.

Come controllare il saldo Rdc sull’app postepay

Il saldo della carta Rdc può essere controllato dopo aver scaricato e istallato l’app Postepay per smartphone, disponibile negli store ufficiali di Android e Apple.

Dopo aver scaricato l’app crea un account Poste Italiane seguendo tutti i passaggi della guida ufficiale di Poste.

Procedi in questo modo:

  • esegui il login nell’App,
  • accedi alla sezione Prodotti,
  • seleziona Inserisci dati carta,
  • inserisci le 16 cifre che si trovano sulla parte frontale (davanti) della carta e la data di scadenza.

Ora puoi controllare il saldo della carta del Rdc avviando l’app sul cellulare. Se hai perso qualche passaggio, leggi la guida come registrare la carta Rdc sull’app Postepay.

Dopo aver creato un account con Poste Italiane, il saldo della carta Rdc sarà consultabile anche dal sito ufficiale Poste.it effettuando l’accesso.

Come controllare il saldo Rdc online

Puoi controllare il saldo del Rdc online collegandoti al sito del Reddito di cittadinanza (www.redditodicittadinanza.gov.it) e cliccando su Richiedi o Accedi in alto a destra.

Autenticati con SPID, non è possibile accedere con CIE (Carta d’Identità Elettronica) o CNS (Carta Nazionale dei Servizi).

Dopo aver eseguito l’accesso, nell’area personale sarà presente la sezione Carta dove è possibile proprio verificare il saldo.

Se hai bisogno di maggiori dettagli, leggi come controllare il saldo del Rdc online.

Come-controllare-il-saldo-del-Reddito-di-cittadinanza-sito-ufficiale
Il sito ufficiale del Reddito di cittadinanza.

Come controllare il saldo Rdc con il numero verde o allo sportello ATM

Puoi controllare il saldo del Rdc si può chiamare il numero verde 800.130.640 e comunicare il codice della carta, così da ricevere immediatamente un SMS con il saldo.

L’alternativa prevede di controllare il saldo della carta dagli ATM Postamat, cioè i “bancomat” delle Poste Italiane. Si dovrà inserire la prepagata nell’ATM, digitare il PIN e procedere a verificare il saldo disponibile, proprio come si fa con una normale carta di debito o credito.

Altra alternativa, prevede di andare negli Uffici Postali con la carta Rdc e chiedere che un impiegato verifichi il saldo per voi.

Assegno unico Rdc agosto, quando arriva?

Il pagamento dell’Assegno Unico sul Reddito di cittadinanza verrà pagato:

  • fra il 28 e il 31 agosto 2023 per chi aspetta la mensilità di luglio 2023,
  • fra il 28 e il 30 settembre 2023 per chi aspetta la mensilità di agosto 2023.

Bonus 150 euro sul Rdc agosto 2023, quando arriva?

Il Bonus 150 euro sul Rdc spetta a chi percepiva il Reddito di cittadinanza a novembre 2022 e deve ancora ricevere i 150 euro di integrazione sul Rdc.

L’INPS non ha fornito date certi per questi pagamenti. Consigliamo di andare in una sede locale dell’ente per chiedere chiarimenti.

Ricariche di questo tipo, in passato, sono state erogate dopo i pagamenti del Reddito di cittadinanza, quindi potrebbero essere accreditate dal 28 agosto 2023.

FAQ sul Reddito di cittadinanza

Gli importi del Reddito di cittadinanza 2023 sono cambiati rispetto agli anni precedenti?

No, gli importi sono gli stessi. Le uniche variazioni di importo del Rdc 2023 possono avvenire per chi ha subito dei cambiamenti nell’ISEE presentato al momento del rinnovo.

Reddito di cittadinanza spese ammesse 2023: coso posso comprare?

Con il Reddito di cittadinanza si possono comprare beni di prima necessità, pagare bollette e servizi che non rientrano fra le spese vietate con l’Rdc: come alcolici, tabacco, gioco d’azzardo, articoli di pellicceria e gioielleria, armi, materiale pornografico, servizi assicurativi e di trasferimento di denaro, noleggio, acquisto o leasing di navi e imbarcazioni da di porto nonché servizi portuali.

Reddito di cittadinanza requisiti ISEE: quale soglia non superare?

Il tetto ISEE delle famiglie beneficiarie del Reddito di cittadinanza è fissato a 9360 euro all’anno.

Reddito di cittadinanza requisiti per i single: cosa cambia?

I single devono rispettare i requisiti applicati agli altri nuclei familiari per ricevere l’Rdc. Leggi come funziona il Rdc per i single.

Reddito di cittadinanza 2023 studenti: quali novità?

Gli studenti riceveranno il Rdc per un massimo di 7 mensilità nel 2023, se rientrano fra gli occupabili.

Ecco gli articoli preferiti dagli utenti sul Reddito di cittadinanza:

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