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Date Reddito di cittadinanza settembre 2023

Scopri quando sarà pagato il Reddito di cittadinanza a settembre 2023. Vediamo anche chi non riceverà il Rdc e cosa fare.

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12' di lettura

In questo articolo vedremo quali sono le date di pagamento del Reddito di cittadinanza di settembre 2023, gli esclusi e cosa fare se il Rdc viene sospeso o revocato (scopri le ultime notizie sul Rdc e sui bonus attivi in italia. Leggile gratis su WhatsAppTelegram e Facebook).

Date Reddito di cittadinanza settembre 2023: quando arriva

Il pagamento del Reddito di cittadinanza arriverà dal 15 settembre 2023 per le famiglie che aspettano la prima ricarica del sussidio o devono essere pagate dopo il rinnovo perché hanno terminato l’ultima mensilità a luglio 2023 e dal 27 settembre 2023 per tutti gli altri beneficiari. Poste Italiane ha tempo fino al 30 settembre 2023 per terminare le ricariche per tutti i titolare del Rdc.

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Date Assegno Unico su Rdc settembre 2023

L’Assegno Unico sul Reddito di cittadinanza arriverà fra il 28 e il 30 settembre 2023 per chi aspetta la ricarica riferita ad agosto 2023 e fra il 28 e il 31 ottobre 2023 per chi aspetta la ricarica relativa al mese di settembre 2023.

Bonus 150 euro su Rdc settembre 2023

Il Bonus 150 euro sul Reddito di cittadinanza potrebbe arrivare dopo la ricarica del Rdc di settembre 2023 solo ai beneficiari del sussidio che non hanno già ricevuto i 150 euro nei mesi passati e che percepivano il Reddito di cittadinanza a novembre 2023.

Entro quando spendere il Reddito di cittadinanza di settembre 2023

Il Reddito di cittadinanza di settembre 2023 va speso entro il 31 ottobre 2023. L’INPS applicherà tagli mensili del 20% a chi non spederà il Rdc entro la scadenza prevista e procederà ad azzerare gli importi residui sulla scheda ogni sei mesi.

Reddito di cittadinanza settembre 2023: esclusi dal pagamento

Ecco le persone escluse dal pagamento del Reddito di cittadinanza di settembre 2023:

  1. occupabili e hanno ricevuto sette rate di Rdc nel 2023 e che non sono stati presi in carico dai servizi sociali;
  2. chi ha terminato la diciottesima rata di Rdc ad agosto 2023;
  3. chi ha subito una revoca o una sospensione del Rdc per una di queste ragioni:
    • Non ha firmato la Dichiarazione di Immediata Disponibilità al lavoro (DID),
    • Non ha sottoscritto il Patto per il lavoro o quello per l’inclusione sociale,
    • Non ha preso parte alle iniziative di formazione e reinserimento lavorativo,
    • Non ha partecipato ai progetti utili alla collettività,
    • Non ha comunicato la variazione occupazionale,
    • Ha fornito informazioni false rispetto ai requisiti necessari a ottenere il Rdc,
    • Non ha aggiornato l’ISEE con variazioni del nucleo familiare,
    • È stato scoperto a svolgere un’attività lavorativa non dichiarata,
    • Non ha accettato la prima offerta di lavoro congrua.

Perché il Reddito di cittadinanza di agosto 2023 non è stato pagato?

Il mancato pagamento del Reddito di cittadinanza di settembre 2023 può essere dovuto a una sospensione, a una revoca o a un ritardo negli accrediti. Ricordiamo che Poste Italiane ha tempo fino all’ultimo giorno del mese (30 settembre 2023) per completare i pagamenti.

Cosa fare se il Reddito di cittadinanza non viene pagato

Vediamo cosa fare se non si riceve il pagamento del Reddito di cittadinanza di settembre 2023.

Come controllare le disposizioni di pagamento sul fascicolo previdenziale

Prima di contattare l’INPS, ti consigliamo di consultare il fascicolo previdenziale del cittadino per controllare se risultino disposizioni di pagamento per il Reddito di cittadinanza di settembre 2023.

Collegati al sito dell’INPS, alla pagina del fascicolo previdenziale, e clicca su “Utilizza lo strumento“. In seguito, effettua l’autenticazione tramite SPID, CIE (Carta d’Identità Elettronica) o CNS (Carta Nazionale dei Servizi).

Dal menu a sinistra puoi selezionare la voce “Prestazioni” e quindi “Pagamenti” per visualizzare le prestazioni ricevute dall’INPS raggruppate per anno.

Clicca sulla prestazione desiderata, come il Reddito di cittadinanza, per verificare le disposizioni di pagamento mese per mese e controllare se sia presente una ricarica del sussidio relativa proprio a settembre.

Come controllare se il Rdc è stato sospeso o revocato

Quando l’INPS sospende o revoca il Reddito di cittadinanza, l’istituto invia una comunicazione preventiva agli interessati, ma puoi comunque effettuare dei controlli autonomamente accedendo al sito dell’INPS.

Per farlo, visita la pagina del Reddito di cittadinanza sul sito dell’INPS e clicca due volte su “Utilizza il servizio“. Successivamente, è necessario autenticarsi utilizzando SPID, CIE (Carta d’Identità Elettronica) o CNS (Carta Nazionale dei Servizi).

In seguito, seleziona le voci “Domanda” e poi “Esito” per verificare se lo stato del Reddito di cittadinanza risulti sospeso o revocato.

Come alternativa, puoi controllare lo stato della domanda utilizzando l’applicazione “Rdc App”, disponibile solo per dispositivi Android. Dopo aver scaricato l’app, è sufficiente effettuare l’accesso per verificare se il Reddito di cittadinanza risulta sospeso e visualizzare le motivazioni della sospensione, se presenti.

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In foto, lo screen della pagina del fascicolo previdenziale sul sito dell’INPS.

Come contattare l’INPS in caso di Reddito di cittadinanza non pagato

Per richiedere chiarimenti dall’INPS su ritardi, sospensioni o revoche del Reddito di cittadinanza, contatta l’istituto online o telefonicamente.

Come contattare l’INPS online

Per contattare l’INPS online utilizza il servizio INPS Risponde scegliendo se inviare la segnalazione autenticandoti con SPID, CIE o CNS, oppure spedendo un messaggio senza autenticazione.

Consigliamo di effettuare l’accesso così da permettere all’INPS di accedere ai dati personali dell’utente e formulare risposte più dettagliare. Clicca su “Accedi“, in alto a destra sulla pagina, e procedi all’autenticazione.

Successivamente, puoi inviare un messaggio all’INPS per spiegare il tuo problema e richiedere assistenza. Attraverso il canale, è possibile fornire dettagli specifici sulla situazione e ottenere una risposta personalizzata dall’INPS.

Come contattare l’INPS telefonicamente

Puoi contattare l’INPS telefonicamente chiamando il Contact Center con il numero verde gratuito 803 164 per le chiamate da rete fissa oppure il numero 06 164 164 per le chiamate da cellulare sulle quali sarà applicata la tariffa prevista dal proprio operatore telefonico.

Reddito di cittadinanza sospeso: per chi?

Il pagamento del Reddito di cittadinanza è stato sospeso per le famiglie occupabili che non sono state prese in carico dai servizi sociali. Per la presa in carico c’è tempo fino al 31 ottobre 2023.

Reddito di cittadinanza sospeso: cosa fare?

Chi ha terminato l’Rdc e non può rinnovarlo avrà la possibilità di richiedere Supporto per la formazione e il lavoro da settembre 2023, se soddisfa i requisiti richiesti per il sussidio. Dal 2024 verrà introdotto l’Assegno di inclusione.

Reddito di cittadinanza: quando lo tolgono

Il Reddito di cittadinanza sarà tolto dal 2024 e verrà sostituito dall’Assegno di inclusione. Nel 2023 il sussidio verrà tolto alle famiglie occupabili che hanno terminato sette rate del Rdc. Gli occupabili sono quei nuclei familiari che NON HANNO al loro interno:

Le famiglie non occupabili riceveranno il Rdc fino a dicembre 2023 o fino a novembre 2023 se termineranno le diciotto rate del Reddito di cittadinanza a novembre 2023.

Nuclei “non occupabili” ai fini del Rdc (12 mesi di sussidio nel 2023)Nuclei “occupabili” ai fini del Rdc (7 mesi di sussidio nel 2023)
famiglie un minorenne all’interno (meno di 18 anni)nuclei composti esclusivamente da persone tra 18 e 59 anni e senza minorenni o persone con disabilità ai fini ISEE a carico. Queste famiglie non sono state neppure prese in carico dai servizi sociali.
famiglie con almeno una persona disabile ai fini ISEE 
famiglie con una persona che ha almeno 60 anni di età 
famiglie prese in carico dai servizi sociali prima che scadessero i sette mesi di Rdc nel 2023. Soglia di fruizione del sussidio fissata per i nuclei familiari occupabili. 
Differenza tra nuclei familiari occupabili e non occupabili ai fini del Reddito di cittadinanza

Reddito di cittadinanza 2023 over 60

Le persone con più di 60 anni percepiranno il Reddito di cittadinanza fino a dicembre 2023 o, fino a novembre 2023, se terminano le diciotto rate del Rdc a novembre 2023.

Novità sul Reddito di cittadinanza

L’abrogazione del Reddito di cittadinanza è prevista per il 2024. Da settembre 2023 verrà introdotto il Supporto per la formazione e il lavoro e da gennaio 2024 l’Assegno di inclusione.

Assegno di inclusione 2024 requisiti

L’Assegno di inclusione può essere richiesto dalle persone che soddisfano questi requisiti:

  • avere in famiglia almeno una persona:
  • essere cittadino dell’Unione o suo familiare titolare del diritto di soggiorno o del diritto di soggiorno permanente, ovvero cittadino di paesi terzi in possesso del permesso di soggiorno UE per soggiornanti di lungo periodo, ovvero titolare dello status di protezione internazionale, di cui al Decreto Legislativo 19 novembre 2007, n. 251;
  • essere residente in Italia per almeno 5 anni, di cui gli ultimi 2 anni in modo continuativo, al momento della presentazione della domanda;
  • avere un reddito ISEE, in corso di validità, non superiore a 9.360 euro;
  • avere un reddito familiare inferiore a 6.000 euro annui, moltiplicati per la scala di equivalenza. Tale soglia è aumentata a 7.560 euro per nuclei familiari con tutti componenti over 67 o con un componente di più di 67 anni e altri con disabilità grave;
  • avere un valore del patrimonio immobiliare non superiore a 30 mila euro, come definito ai fini ISEE, diverso dalla casa di abitazione di valore ai fini IMU non superiore a 150.000 euro;
  • avere un valore del patrimonio mobiliare, come definito ai fini ISEE, non superiore a una soglia di 6.000 euro. I massimali sono incrementati in base al numero di componenti del nucleo familiare, alla loro età e alla condizione di disabilità;
  • non essere intestatario o possedere autoveicoli di cilindrata superiore a 1600 cc. o motoveicoli di cilindrata superiore a 250 cc., immatricolati la prima volta nei 36 mesi antecedenti la richiesta, esclusi gli autoveicoli e i motoveicoli per cui è prevista un’agevolazione fiscale in favore delle persone con disabilità ai sensi della disciplina vigente;
  • non possedere navi e imbarcazioni da diporto, nonché di aeromobili di ogni genere;
  • non essere sottoposto a misura cautelare personale, a misura di prevenzione, nonché essere sottoposto a condanne definitive, intervenute nei 10 anni precedenti la richiesta.

Supporto per la formazione e il lavoro domanda e requisiti

Il Supporto per la formazione e il lavoro spetta a chi ne farà domanda all’INPS dal 1° settembre 2023 e soddisferà questi requisiti:

  • Valore dell’ISEE in corso di validità non superiore a 6.000 euro;
  • Valore del reddito familiare inferiore ad una soglia di 6.000 euro annui, moltiplicata per il corrispondente parametro della scala di equivalenza come definita ai fini ISEE;
  • Valore del patrimonio immobiliare, come definito ai fini ISEE, diverso dalla casa di abitazione, non superiore a 30.000 euro;
  • l’abitazione principale, se di proprietà, deve avere un valore ai fini IMU non superiore a 150.000 euro;
  • un valore del patrimonio mobiliare, come definito ai fini ISEE, non superiore a una soglia di 6.000 euro, accresciuta di 2.000 euro per ogni componente il nucleo familiare successivo al primo, fino a un massimo di 10.000 euro.
  • nessun componente del nucleo familiare deve essere intestatario a qualunque titolo o avere piena disponibilità di autoveicoli di cilindrata superiore a 1600 cc. o motoveicoli di cilindrata superiore a 250 cc., immatricolati la prima volta nei trentasei mesi antecedenti la richiesta, esclusi gli autoveicoli e i motoveicoli per cui è prevista una agevolazione fiscale in favore delle persone con disabilità ai sensi della disciplina vigente;
  • nessun componente deve essere intestatario a qualunque titolo o avere piena disponibilità di navi e imbarcazioni da diporto, nonché di aeromobili di ogni genere.
  • nessun componente del nucleo familiare deve essere stato sottoposto a misura cautelare personale, a misura di prevenzione o avere sentenze definitive di condanna o adottate ai sensi dell’articolo 444 e seguenti del codice di procedura penale intervenute nei dieci anni precedenti la richiesta.

Per percepire il sussidio bisogna sottoscrivere il Patto di servizio personalizzato e frequentare un percorso formativo. Durante le attività formative che vogliono favorire l’inserimento lavorativo, saranno erogati 350 euro al mese come “indennità” per tutta a durata del percorso di formazione per un massimo di 12 mesi.

Ultime-notizie-sul-supporto-per-la-formazione-e-il-lavoro-decreto
L’articolo 12 del Decreto Lavoro. Relativo al Supporto per la formazione e il lavoro.

FAQ sul Reddito di cittadinanza

Reddito di cittadinanza spese ammesse 2023: coso posso comprare?

Il Reddito di cittadinanza può essere utilizzato per comprare beni di prima necessità, pagare bollette e servizi che non rientrano fra le spese vietate con l’Rdc: i divieti si applicano ad alcolici, tabacco, gioco d’azzardo, articoli di pellicceria e gioielleria, armi, materiale pornografico, servizi assicurativi e di trasferimento di denaro, noleggio, acquisto o leasing di navi e imbarcazioni da di porto nonché servizi portuali.

Reddito di cittadinanza requisiti ISEE: quale soglia non superare?

Il tetto ISEE delle famiglie beneficiarie del Reddito di cittadinanza è fissato a 9360 euro all’anno.

Reddito di cittadinanza 2023 studenti: quali novità?

Gli studenti percepiranno il Rdc per un massimo di 7 mensilità nel 2023, se rientrano in un nucleo familiare occupabile.

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