Se hai debiti col fisco starai seguendo con attenzione il dibattito sul possibile azzeramento di tutte le pendenze sotto i 30.000 euro. In questo post ti spieghiamo come controllare in pochi passaggi qual è la tua situazione con il Fisco. (scopri le ultime notizie sul fisco e sulle tasse e poi leggi su Telegram tutte le news sui pagamenti dell’Inps. Ricevi ogni giorno sul cellulare gli ultimi aggiornamenti su bonus, lavoro e finanza personale: entra nel gruppo WhatsApp e nel gruppo Facebook. Seguici anche su su Instagram tutte le tue domande. Guarda le video guide gratuite sui bonus sul canale Youtube. Per continuare a leggere l’articolo da telefonino tocca su «Continua a leggere» dopo l’immagine di seguito).
Indice
Azzerare tutte le cartelle
La proposta del ministro Salvini ha innescato molte polemiche. Chi è contrario, ritiene che l’azzeramento dei debiti con l’erario favorisca l’evasione fiscale. Il leader della Lega ritiene invece che la sua proposta serva a «liberare migliaia di italiani da anni ostaggio dell’Agenzia delle Entrate».
Dal condono sarebbero esclusi solo gli evasori totali, che per il ministro leghista «possono anche andare in galera e buttare la chiave».
È ancora presto per capire se la proposta della Lega diventi attiva (e in che modo). Ma il dibattito è aperto e non sembra una semplice polemica estiva ma una direzione precisa che parte della maggioranza vuole imporre a tutto il governo (che è possibilista).
Proprio per questo potrebbe essere interessante capire come siamo messi con il Fisco. Ovvero verificare se ci sono delle pendenze delle quali non siamo ancora a conoscenza (non sono state ancora inviate notifiche).
Debiti con il fisco: quali sono?
I debiti col fisco includono tutte le somme che devi all’Agenzia delle Entrate per tasse, imposte e contributi non pagati. Questo debito può derivare da diverse situazioni: forse hai pagato in ritardo le tue tasse, o forse non sei riuscito a pagare del tutto.
C’è un post che spiega quando non pagare le tasse è reato e cosa si rischia.
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Come verificare se ho debiti col fisco
Interessarsi sulla propria posizione debitoria con l’Agenzia delle Entrate è fondamentale. Se non si ripagano i debiti fiscali, possono arrivare intimazioni di pagamento, cartelle esattoriali, fermi amministrativi o, addirittura, anche un pignoramento. Ecco come fare:
- Vai sul sito dell’Agenzia delle Entrate e accedi alla tua area riservata;
- Nel tuo profilo, controlla la tua situazione debitoria e le cartelle già saldate;
- Puoi verificare la tua situazione debitoria dal 2000 a oggi e vedere eventuali rateizzazioni in corso;
- Seleziona la provincia in cui sono presenti documenti pendenti, oppure visualizza tutti i documenti di tutte le province.
Rottamazione delle cartelle: lo scenario attuale
Il 30 giugno scorso si è chiusa la rottamazione quater. Questa iniziativa era applicabile a tutti i debiti accumulati con l’Agenzia delle Entrate a partire dal 1° gennaio 2000 fino al 30 giugno 2022.
Coloro che vi hanno aderito sono stati tenuti a saldare solo i seguenti importi:
- l’ammontare principale del debito;
- le spese relative alle procedure esecutive e i diritti di notifica.
Riguardo le sanzioni derivanti da infrazioni al Codice della Strada e ad altre multe – escludendo quelle emanate per violazioni fiscali o per mancato rispetto degli obblighi inerenti ai contributi e ai premi dovuti alle istituzioni previdenziali – non sono stati applicati gli interessi, inclusi quelli di mora e di rateizzazione e l’aggio.
I debiti attribuiti dalle casse o enti previdenziali di diritto privato potevano rientrare in questo regime agevolato solo se l’ente, entro il 31 gennaio di quest’anno, aveva adottato un provvedimento specifico, trasmesso entro la medesima data all’Agenzia delle Entrate-Riscossione, e pubblicato sul proprio sito web.
Al momento, non si esclude la possibilità di un quinto giro di rottamazioni delle cartelle entro la fine del 2023 o nel 2024.
Vediamo se la sospensione per il Covid ha allungato la prescrizione delle cartelle esattoriali.
Come funziona la rottamazione delle cartelle
La rottamazione quater, che permetteva di definire in via agevolata solo i debiti in riscossione dal 1° gennaio 2000 al 30 giugno 2022, si è chiusa con un successo.
Secondo le statistiche dell’Agenzia delle Entrate, le iscrizioni hanno totalizzato 3 milioni e 827mila italiani, il doppio di quanto previsto dal governo. È importante notare che la scadenza per presentare la domanda è passata per tutti, ad eccezione dei residenti nei comuni colpiti dalle inondazioni in Emilia-Romagna, Marche e Toscana, per i quali è prevista una proroga fino al 30 settembre.
Vediamo cosa non può pignorare il fisco.
L’amnistia per i debiti fiscali è stata concepita per recuperare una parte dei crediti non pagati, in preparazione per una riforma che allinei le sanzioni per i ritardi di pagamento e le omissioni di pagamento alla media europea: circa il 60% dell’imposta dovuta.
In base ai dati dell’Agenzia delle Entrate, l’intervento ha comportato l’abolizione di sanzioni e interessi fino a 20 miliardi di euro e genererà entrate superiori ai 12,4 miliardi di euro previsti. Tuttavia, questo rappresenta solo una parte dei crediti esigibili, che ammontano a circa 110 miliardi di euro, con l’ultima rottamazione che ha riguardato circa 60 miliardi.
La proposta di Salvini: le posizioni
La proposta del ministro dei Trasporti, Matteo Salvini, sulla questione della pace fiscale continua, come detto, a suscitare discussioni.
Il ministro dell’Ambiente, Gilberto Pichetto Fratin, ha sostenuto la necessità di una riforma fiscale che includa meccanismi di agevolazione per chiudere pendenze pregresse.
Ma non tutti sono sulla stessa linea. Il Ministro per la Pubblica amministrazione, Paolo Zangrillo, che ha risposto seccamente: «Il Ministro Salvini ha espresso la sua opinione». Successivamente, Zangrillo ha ribadito che la rottamazione quater è un atto preliminare alla riforma del sistema sanzionatorio.
Anche il Direttore dell’Agenzia delle Entrate, Ernesto Maria Ruffini, ha espresso il suo punto di vista sulla questione. «La lotta all’evasione non è una volontà di persecuzione», ha affermato durante il convegno intitolato Facciamo l’Italia semplice. «È una questione di giustizia per tutti coloro che, rappresentando la grande maggioranza, pagano le loro tasse anno dopo anno», ha proseguito.
Ti ricordiamo che l’Agenzia delle Entrate ha introdotto un algoritmo per scovare gli evasori.
Il condono di Salvini: cosa prevede?
La proposta di Salvini riguarda tutti i contribuenti che hanno debiti con il fisco fino a 30.000 euro. Si tratterebbe di una sorta di condono fiscale che azzererebbe i debiti di chi non ha pagato.
L’ultimo intervento di questa natura risale al 1982 sotto il governo Spadolini. In quel periodo, il ministro Rino Formica è riuscito a raccogliere l’importo straordinario di 11 mila miliardi di lire per l’epoca. Tuttavia, la questione principale della proposta di Salvini è il costo: sotto la soglia dei 30 mila euro si trovano circa 15 milioni di italiani con debiti fiscali.
C’è un dato piuttosto preoccupante: un italiano su due non paga le cartelle esattoriali.
Per Salvini, una “pace fiscale” per coloro che hanno presentato le loro dichiarazioni ma non sono stati in grado di saldare tutti i loro debiti rappresenta un vantaggio per lo Stato, che potrebbe raccogliere una notevole somma di denaro da utilizzare per salari e pensioni.
Ciò significherebbe anche una liberazione per 15 milioni di persone. Il Ministro si riferisce a «15 milioni di italiani che hanno presentato la dichiarazione dei redditi, ma hanno un debito con l’Agenzia delle Entrate. Non posso immaginare che un terzo degli italiani, esclusi i minori, siano persone che hanno avuto problemi con il fisco e non sono riuscite a pagare tutto quello che dovevano. Dovrebbero essere aiutate, non condannate. Poi, per quanto mi riguarda, gli evasori fiscali totali dovrebbero essere messi in prigione».

Faq (domande e risposte)
Quali sono i debiti col fisco?
I debiti col fisco includono tutte le somme che devi all’Agenzia delle Entrate per tasse, imposte e contributi non pagati.
Cosa succede se non pago i miei debiti col fisco?
Se non ripaghi i tuoi debiti fiscali, possono arrivare intimazioni di pagamento, fermi amministrativi o, addirittura, anche un pignoramento.
Quanti italiani hanno debiti col fisco?
Il numero di italiani che hanno debiti col fisco varia di anno in anno e dipende da molti fattori, tra cui la situazione economica e le politiche fiscali del governo. Risulta comunque che siano 15 milioni i cittadini che hanno debiti con l’erario al di sotto dei 30.000 euro.
Cos’è la rottamazione delle cartelle?
La rottamazione delle cartelle è un provvedimento che consente di definire in modo agevolato i debiti fiscali. Nel caso della rottamazione “quater”, ad esempio, è stato possibile definire i debiti in riscossione dal primo gennaio 2000 al 30 giugno 2022, pagando solo l’importo del debito residuo senza corrispondere sanzioni e interessi.
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