Nell’articolo di oggi parleremo di Decreto Lavoro e futuro del Reddito di cittadinanza, dopo che è stata stabilita la normativa delle misure che lo sostituiranno (scopri le ultime notizie e poi leggi su Telegram tutte le news sul Reddito di Cittadinanza. Ricevi ogni giorno sul cellulare gli ultimi aggiornamenti su bonus, lavoro e finanza personale: entra nel gruppo WhatsApp, nel gruppo Telegram e nel gruppo Facebook. Scrivi su Instagram tutte le tue domande. Guarda le video guide gratuite sui bonus sul canale Youtube. Per continuare a leggere l’articolo da telefonino tocca su «Continua a leggere» dopo l’immagine di seguito).
Indice
Decreto Lavoro e futuro del Reddito di cittadinanza: ultime notizie
Il Decreto Lavoro è diventato Legge (DDL n. 689) e in occasione della conversione è stata stabilita la normativa definitiva delle misure che sostituiranno il Reddito di cittadinanza nel 2024.
Dopo la fine del Rdc al suo posto ci saranno infatti due misure destinate a due diversi gruppi di beneficiari e cioè l’Assegno di inclusione e il Supporto per la formazione e il lavoro. La tabella qui sotto riassume schematicamente le caratteristiche di entrambe.
Assegno di inclusione | Supporto per la formazione e il lavoro | |
Beneficiari | i nuclei con all’interno almeno un componente minorenne, disabile, over 60 o in condizione di grave disagio bio-psico-sociale | i nuclei composti da soli maggiorenni tra 18 e 59 anni e non affetti da disabilità |
Requisito ISEE | 9.360 euro all’anno | 6.000 euro all’anno |
Importo mensile | calcolato sul reddito e sulla composizione del nucleo familiare | 350 euro a beneficiario |
Data di attivazione | 1° gennaio 2024 | 1° settembre 2023 |
Durata | 18 mesi con possibilità di rinnovo per altri 12 mesi | massimo 12 mesi, per tutta la durata delle attività previste per l’attivazione nel mondo del lavoro |
Aggiungiti al gruppo Telegram sul Reddito di Cittadinanza ed entra nella community di TheWam e ricevi tutte le news su WhatsApp, Telegram e Facebook. Scopri le ultime offerte di lavoro sempre aggiornate nella tua zona.

Come funziona l’Assegno di inclusione
L’Assegno di inclusione è la misura che sostituirà il Reddito di cittadinanza a partire dal 2024 e a cui hanno diritto solo i nuclei con all’interno almeno un membro minorenne, disabile, over 60 o in condizione di grave disagio bio-psico-sociale.
In fase di conversione in Legge del Decreto Lavoro è stata infatti ampliata la platea dei beneficiari, includendo i nuclei dove ci sono componenti in condizione di svantaggio e inseriti in programmi di cura e assistenza dei servizi socio-sanitari territoriali certificati dalla pubblica amministrazione.
L’Assegno di inclusione viene richiesto da una sola persona, ma è assegnato a tutto il nucleo familiare. Di conseguenza se ne potrà avere solo 1 per nucleo.
I requisiti per l’Assegno di inclusione
L’Assegno di inclusione spetta al nucleo familiare nel complesso e non solo al richiedente. Per poterlo richiedere è necessario quindi che tutto il nucleo possegga questi requisiti:
- un valore dell’ISEE in corso di validità non superiore a 9.360 euro;
- un valore del reddito familiare inferiore ad una soglia di 6.000 euro annui, moltiplicata per il corrispondente parametro della scala di equivalenza. La soglia di reddito familiare è invece fissata a 7.560 euro annui, moltiplicata secondo la stessa scala di equivalenza, se il nucleo familiare è composto da persone tutte di età pari o superiore a 67 anni e da altri familiari tutti in condizioni di disabilità grave o di non autosufficienza.
- un valore del patrimonio immobiliare, come definito ai fini ISEE, non superiore a 30.000 euro. La casa di abitazione, se di proprietà, deve avere un valore ai fini IMU non superiore a 150.000 euro;
- un valore del patrimonio mobiliare, come definito ai fini ISEE, non superiore a una soglia di 6.000 euro, accresciuta di 2.000 euro per ogni componente del nucleo familiare successivo al primo, fino a un massimo di 10.000 euro, incrementato di ulteriori 1.000 euro per ogni minorenne successivo al secondo. Tali massimali sono ulteriormente incrementati di 5.000 euro per ogni componente in condizione di disabilità e di 7.500 euro per ogni componente in condizione di disabilità grave o di non autosufficienza, come definite a fini ISEE, presente nel nucleo;
- nessun componente del nucleo familiare deve essere intestatario a qualunque titolo o avere piena disponibilità di autoveicoli di cilindrata superiore a 1600 cc. o motoveicoli di cilindrata superiore a 250 cc., immatricolati la prima volta nei trentasei mesi antecedenti la richiesta, esclusi gli autoveicoli e i motoveicoli per cui è prevista una agevolazione fiscale in favore delle persone con disabilità ai sensi della disciplina vigente;
- nessun componente deve essere intestatario a qualunque titolo o avere piena disponibilità di navi e imbarcazioni da diporto, nonché di aeromobili di ogni genere come definiti dal Codice della navigazione.
- nessun componente del nucleo familiare deve essere stato sottoposto a misura cautelare personale, a misura di prevenzione o aver avuto sentenze definitive di condanna, ai sensi dell’articolo 444 e seguenti del codice di procedura penale intervenute, nei dieci anni precedenti la richiesta.
Come si calcolano gli importi dell’Assegno di inclusione
L’Assegno di inclusione è un’integrazione del reddito, cioè un sussidio mensile il cui scopo è far crescere il reddito familiare e portarlo a 6.000 all’anno.
Poiché sostituisce anche la Pensione di cittadinanza, se il nucleo è composto solo da componenti con 67 anni compiuti, in condizioni di disabilità grave o di non autosufficienza, è più generoso. In questo caso infatti integra il reddito fino a portarlo a 7.560 euro all’anno.
Gli importi massimi previsti si possono però percepire solo se si è a reddito zero. Nello specifico l’Assegno di inclusione per single a reddito zero ha un importo di 6.000 euro all’anno (500 euro al mese). Per i nuclei a reddito zero con soli over 67, disabili gravi o non autosufficienti l’importo massimo è invece di 7.560 euro all’anno.
L’importo diminuisce se il nucleo ha un qualche tipo di reddito e sale se ci sono altri membri oltre al primo.
Nello specifico, per calcolare l’importo spettante di Ai, si moltiplica il beneficio massimo assegnabile ad un single a reddito zero, cioè 6.000 euro (o 7.560 euro), e si moltiplica questo valore per il parametro della scala di equivalenza. Il risultato fornisce l’importo annuale spettante di Ai, se poi il nucleo ha redditi dal risultato finale va tolto il valore del reddito familiare.
Infine, per sapere quanto si riceve al mese di Assegno di inclusione basta dividere l’importo annuale per i 12 mesi dell’anno.
Assegno di inclusione: scala di equivalenza
Il parametro della scala di equivalenza è un numero che descrive la composizione del nucleo familiare e si calcola assegnando 1 punto di partenza al nucleo a cui si aggiunge:
- + 0,50 per ciascun altro componente con disabilità o non autosufficiente;
- + 0,40 per ciascun altro componente con età pari o superiore a 60 anni;
- + 0,40 per un componente maggiorenne con carichi di cura;
- + 0,30 per ciascun altro componente adulto in condizione di grave disagio bio-psico-sociale e inserito in programmi di cura e di assistenza certificati dalla pubblica amministrazione;
- + 0,15 per ciascun minore di età, fino a due;
- + 0,10 per ogni ulteriore minore di età oltre il secondo;
Esempio di calcolo degli importi
Prendiamo ad esempio una famiglia composta da un genitore e due bambini e con un reddito annuo di 4.000 euro. Questo nucleo ha un parametro della scala di equivalenza di 1,70 (1 punto base + 0,4 perché il genitore ha carichi di cura verso i figli + 0,15 per il primo figlio + 0,15 per il secondo figlio).
Per capire quanto le spetta di Assegno di inclusione moltiplichiamo 1,70 x 6.000 euro, cioè moltiplichiamo il parametro della scala di equivalenza, per l’importo massimo che spetta a un single a reddito zero.
Il risultato ottenuto è 10.200 euro che è la cifra annuale di Ai che la nostra famiglia potrebbe avere se fosse a reddito zero. Il nucleo però ha un reddito di 4.000 euro all’anno, che vanno sottratti dai 10.200 euro. Quindi alla famiglia spettano 6.200 euro all’anno di Ai (= 10.200 euro – 4.000 euro), cioè circa 516 euro al mese (= 6.200 euro/12).
Scopri la pagina dedicata al Reddito di cittadinanza: pagamenti, diritti e bonus compatibili.
Assegno di inclusione: quando fare domanda
L’Assegno di inclusione sarà attivo dal 1° gennaio 2024, anche perché i destinatari sono gli stessi nuclei che nel 2023 possono ricevere il Reddito di cittadinanza per 12 mesi, fino a dicembre.
Dopo la sua entrata in vigore l’Ai dovrà essere richiesto sul sito dell’INPS, poi i beneficiari riceveranno una carta ricaricabile simile alla carta del Rdc su cui ogni mese sono versati gli importi.
Come funziona il Supporto per la formazione e il lavoro
Il Supporto per la formazione e il lavoro sostituirà il Reddito di cittadinanza già dal 1° settembre 2023, perché destinato ai nuclei a cui nel 2023 il Rdc spetta per soli 7 mesi.
Non è un contributo assegnato al nucleo ma solo al richiedente, quindi possono percepirlo più membri all’interno dello stesso nucleo familiare se ne fanno richiesta. Tuttavia, per averlo sono necessari questi requisiti:
- avere tra 18 e 59 anni;
- avere un ISEE familiare di massimo 6.000 euro;
- rispettare gli stessi requisiti di reddito e patrimoni validi per l’Ai e specificati nel paragrafo precedente;
- il nucleo familiare del richiedente non deve avere diritto all’Assegno di inclusione.
Il Supporto per la formazione e il lavoro assegna una cifra di 350 euro al mese ad ogni beneficiario, corrisposta mediante bonifico dall’INPS.
Il percettore però dovrà sottoscrivere il Patto di servizio personalizzato, con cui si impegna a seguire un percorso di formazione per l’attivazione nel mondo del lavoro. Poi riceverà il Supporto per la formazione e il lavoro per tutta la durata delle attività di reinserimento lavorativo, ma comunque per un massimo di 12 mesi.
FAQ Decreto lavoro e Rdc
Che cos’è il Decreto Lavoro e come influisce sul futuro del Reddito di Cittadinanza?
Il Decreto Lavoro, recentemente convertito in legge (DDL n. 689), ha introdotto importanti cambiamenti per il futuro del Reddito di Cittadinanza. A partire dal 2024, il Reddito di Cittadinanza sarà sostituito da due misure: l’Assegno di Inclusione e il Supporto per la Formazione e il Lavoro, destinate a diversi gruppi di beneficiari.
Come funziona l’Assegno di Inclusione previsto dal Decreto Lavoro?
L’Assegno di Inclusione, che entrerà in vigore a partire dal 2024, è destinato ai nuclei familiari che includono almeno un membro minorenne, disabile, over 60 o in condizione di grave disagio bio-psico-sociale. Questo assegno è un’integrazione del reddito e viene richiesto da una sola persona, ma è assegnato a tutto il nucleo familiare.
Quali sono i requisiti per ricevere l’Assegno di Inclusione?
Per poter richiedere l’Assegno di Inclusione, è necessario che l’intero nucleo familiare soddisfi determinati requisiti. Tra questi, il valore dell’ISEE non deve superare i 9.360 euro, il reddito familiare deve essere inferiore a una certa soglia, il valore del patrimonio immobiliare e mobiliare deve rispettare specifici limiti, tra gli altri.
Come si calcolano gli importi dell’Assegno di Inclusione?
Gli importi dell’Assegno di Inclusione sono calcolati in funzione del reddito familiare e della composizione del nucleo. Si moltiplica il beneficio massimo assegnabile ad un single a reddito zero (6.000 o 7.560 euro) per il parametro della scala di equivalenza. L’importo diminuisce se il nucleo ha un reddito e aumenta se ci sono altri membri oltre al primo.
Cos’è il Supporto per la Formazione e il Lavoro e a chi è destinato?
Il Supporto per la Formazione e il Lavoro sostituirà il Reddito di Cittadinanza a partire dal 1° settembre 2023. Questa misura è destinata a nuclei composti da soli maggiorenni tra 18 e 59 anni e non affetti da disabilità, con un ISEE familiare di massimo 6.000 euro. Non è un contributo assegnato al nucleo ma solo al richiedente.
Ecco gli articoli preferiti dagli utenti sul Reddito di cittadinanza:
- Reddito di cittadinanza, quanti soldi puoi ritirare? Gli importi
- Saldo reddito di cittadinanza: come verificarlo subito
- Carta reddito di cittadinanza: importo, scadenza e obblighi
- Esito domande reddito di cittadinanza: quanto tempo ci vuole?
- Reddito di cittadinanza: spese vietate
Entra nei gruppi offerte di lavoro, bonus, concorsi e news
Ricevi ogni giorno gratis i migliori articoli su offerte di lavoro, bandi, bonus, agevolazioni e attualità. Scegli il gruppo che ti interessa:
Seguici anche su YouTube | Google | Gruppo Facebook | Instagram
Come funzionano i gruppi?
- Due volte al giorno (dopo pranzo e dopo cena) ricevi i link con le news più importanti
- Niente spam o pubblicità
- Puoi uscire in qualsiasi momento: la procedura verrà inviata ogni giorno sul gruppo
- Non è possibile inviare messaggi sul gruppo o agli amministratori
- Il tuo numero di cellulare sarà utilizzato solo per inviarti notizie