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Detrazioni per chi ha figli disabili a carico: incentivi e agevolazioni

Ecco come funziona per il risparmio sulle tasse. Come presentare domanda e quali requisiti bisogna rispettare.

La redazione di thewam.net è composta da giornalisti e copywriter esperti in welfare, fisco, lavoro e disabilità.
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3' di lettura

Ecco un elenco delle detrazioni per i genitori lavoratori che hanno figli disabili a carico. Per detrazione si intende un abbattimento delle tasse, su quei soldi che vengono prelevati in automatico in busta paga: per esempio le trattenute Irpef. E’ chiaro che, grazie alle detrazioni, potete risparmiare un bel po’ di soldi.

Si dice che un genitore ha un figlio fiscalmente a carico quando il ragazzo o la ragazza hanno un reddito personale annuale, inclusi gli oneri deducibili (costi che possono essere sottratti), inferiore a 2.840,51 euro. Per i figli che hanno meno di 24 anni il tetto sale a 4mila euro.

In questa pagina, ogni giorno, trovi tutti i bonus sempre aggiornati, le agevolazioni e le guide utili per famiglie, aziende e liberi professionisti.

Indice:

  1. Figli con meno di tre anni

  2. Figli con più di tre anni

  3. Più figli disabili a carico

  4. Come ottenere le detrazioni

  5. Cosa devono fare le aziende

  6. Gruppo whatsapp offerte di lavoro, bandi e concorsi

Figli con meno di 3 anni

Gli importi per genitori, che hanno figli con handicap fino a tre anni, si calcola in questo modo:

1620 euro x [(95.000 – reddito complessivo) diviso 95.000].

Esempio con reddito di 25mila euro

1620 euro x [(95.000 – 25mila euro) diviso 95.000]. = 1620 euro x 0,736 = 1193,68 euro (detrazione che otterrete)

Per i figli senza handicap il valore fisso è di 1220 euro invece che 1620 euro.

Figli con più di 3 anni

Per chi ha figli con handicap di età superiore a 3 anni il valore fisso, da moltiplicare per ottenere l’importo della detrazione, è di 1350 euro. Quindi la formula di prima cambia in questo modo:

1.350 x [(95.000 – reddito complessivo) / 95.000].

Più figli a carico

Se avete più di un figlio a carico, il valore delle detrazioni sale di 15mila euro per ogni figlio. Con questa formula:

Due figli a carico con più di tre anni il valore di 95.000 euro passa a 110.000;

Tre figli a carico con più di tre anni, il parametro è pari a 125.000 euro;

Quattro figli a carico, il valore è pari a 140.000 euro.

Per stabilire l’importo complessivo, dovete applicare le regole di prima e indicare se si tratta di figli con handicap o senza e poi sommarli.

Prendiamo un esempio fatto dal sito de Laleggeoggi.it:

Figlio A, età 2 anni portatore di handicap (importo teorico della detrazione pari a 1.620;

Figlio B, età 5 anni normodotato (importo teorico della detrazione pari a 950).

In tal caso per calcolare la detrazione complessivo per l’anno di imposta 2020 (reddito complessivo sempre 30 mila euro) si dovrà:

Sommare 1.620 + 950 = 2.570 ottenendo così l’importo teorico complessivo della detrazione;

Assumere 95.000 + 15.000 = 110.000 come numeratore e denominatore.

A questo punto possiamo calcolare la detrazione pari a:

2.570 moltiplicato [(110.000 – 30.000) / 110.000] = 1.868,90 euro.

I genitori con più di 4 figli a carico hanno diritto ad un’ulteriore detrazione di 1.200 euro all’anno, indipendentemente dal reddito complessivo. L’importo spetta anche se il requisito dei quattro figli è riferito solo a una parte dell’anno. Per esempio se uno di loro perde la condizione di figlio fiscalmente a carico.

Come ottenere le detrazioni

Le detrazioni d’imposta per figli a carico possono essere richieste all’azienda a con una documentazione, detta “modello D23”, che ha valore di autocertificazione. Vi impegnate, insomma, a dire che quello che dichiarate sia vero.

In alternativa le detrazioni possono essere fatte valere al momento della dichiarazione dei redditi, indicando gli importi nel modello 730 / Unico.

Cosa devono fare le aziende

Per le aziende è utile calcolare le detrazioni in busta paga per i singoli dipendenti. Per avere una proiezione, pur non conoscendo il fatturato per l’anno che verrà (esempio 2020), è utile moltiplicare l’imponibile fiscale mensile per il numero di mensilità massimo (13 o 14), tenendo conto del Contratto nazionale del lavoro. A questa cifra vanno poi applicate le formule precedenti.

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