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Molto spesso nella richiesta di un bonus o un sussidio statale si fa molta confusione tra reddito e valore ISEE. Non tutte le agevolazioni infatti vengono assegnate tenendo conto dell’ISEE familiare, ma alcune richiedono requisiti che riguardano esclusivamente il reddito vero e proprio, cioè i guadagni.
Adesso perciò, per prima cosa chiariremo che differenza c’è tra “reddito” ed “ISEE” e poi faremo anche degli esempi pratici di alcuni contributi che si basano sull’ISEE e altri che invece richiedono dei limiti di reddito imponibile.
Indice
- Differenze fra reddito e ISEE: che cos’è il valore ISEE
- Differenze fra reddito e ISEE: che cosa si intende con “reddito”
- Differenze fra reddito e ISEE: come si calcolano
- Differenze fra reddito e ISEE: esempi
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Differenze fra reddito e ISEE: che cos’è il valore ISEE
L’Indicatore della Situazione Economica Equivalente (ISEE) serve a chiarire quale sia la situazione economica reale di un nucleo familiare. Ovvero, l’ISEE non tiene conto solo di quali siano i guadagni di una persona, ma anche di quante persone debbano sfamarsi con questi. Perciò considera anche la composizione del nucleo familiare e se in famiglia ci sono disabili, figli minorenni, ovvero persone che reddito in senso stretto non ne producono.
Inoltre, per stabilire il valore ISEE si considerano anche i patrimoni di un nucleo familiare. Nello specifico l’ISEE tiene conto del patrimonio mobiliare, cioè eventuali investimenti e depositi in banca. Poi, si considera il patrimonio immobiliare, ovvero quanti immobili e terreni il nucleo ha di proprietà, escludendo la casa dove abita.
Si parla sempre di nucleo familiare ai fini ISEE, perché il valore dell’ISEE è identico per tutti i membri di uno stesso nucleo, a prescindere da chi lo richieda, proprio perché tiene conto di quale sia il complesso della situazione economica di una famiglia.
Per fare un esempio, due coniugi che abitano insieme e lavorano entrambi, ma con stipendi diversi, hanno due redditi personali diversi. Ma il valore ISEE è identico per entrambi, poiché questo valore tiene conto di reddito e patrimonio di tutte le persone che vivono sotto uno stesso tetto. Non importa se richieda l’ISEE il marito o la moglie, il valore sarà sempre identico.
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Differenze fra reddito e ISEE: che cosa si intende con “reddito”
Quando si incontra un bonus o un sussidio che richiede ai beneficiari di avere un “reddito entro un certo limite”, a meno che non sia espressamente indicata la parola ISEE, si intende un’agevolazione che tiene conto solo di quanto si è guadagnato nell’anno precedente.
Attenzione però perché il reddito non è solo il guadagno prodotto da lavoro o da pensione, ma, ad esempio, anche gli affitti per i quali si paga la cedolare secca producono reddito.
Praticamente, il reddito corrisponde alle entrate che una persona ha avuto in un anno fiscale e su cui si pagano le tasse. Quando si incontra la frase “reddito imponibile”, si intendono proprio i guadagni al lordo delle tasse.
Il reddito poi è personale e non tiene conto della composizione del nucleo familiare. Anche quando è richiesto il reddito familiare (o reddito complessivo), questo si ottiene semplicemente sommando i redditi di tutti i componenti di un nucleo familiare. Ma, a differenza dell’ISEE, esso considera solo i guadagni avuti e non eventuali patrimoni, somme depositate in banca, figli a carico, ecc.
Differenze fra reddito e ISEE e come si calcolano
Le informazioni relative al reddito personale si trovano nella dichiarazione dei redditi inviata ogni anno all’Agenzia delle Entrate, ovvero nel modello 730 per i lavoratori dipendenti o nel modello redditi PF per i lavoratori autonomi.
Diversamente, del calcolo del valore ISEE di un nucleo familiare si occupa l’INPS. Per conoscere l’ISEE del proprio nucleo familiare va compilata e inviata all’INPS la Dichiarazione Sostitutiva Unica (DSU).
La DSU è un modulo dove il dichiarante fornisce una serie di informazioni su reddito e patrimoni di tutti i membri del nucleo, poi sulla base di queste informazioni l’INPS calcola il valore ISEE del nucleo rilasciando un’attestazione.
Per compilare la DSU e ottenere l’ISEE sono richiesti una serie di informazioni, sempre relative a tutti i membri del nucleo, nello specifico:
- la composizione del nucleo familiare;
- informazioni sulla casa di abitazione;
- i dati anagrafici di ogni singolo componente del nucleo familiare;
- il patrimonio mobiliare;
- il patrimonio immobiliare;
- i redditi;
- gli eventuali assegni di mantenimento pagati o percepiti;
- il possesso di veicoli.
La DSU può essere compilata in prima persona tramite il servizio online dell’ISEE precompilato o chiedendo l’aiuto di Caf e Patronati. L’ISEE va rinnovato ogni anno e per ottenere quello in corso di validità si dovrà semplicemente compilare nuovamente la DSU.

Differenze fra reddito e ISEE: esempi
Per richiedere la gran parte di bonus e sussidi è necessario presentare l’attestazione ISEE e non la semplice dichiarazione dei redditi. Questo perché i sussidi come l’Assegno Unico o il Rdc, solo per fare un esempio, mirano a fornire un aiuto economico ai nuclei familiari, quindi richiedono di conoscere il quadro completo della situazione economica.
Per farla breve, se questi bonus tenessero conto solo del reddito guadagnato avrebbero un quadro parziale. Ad esempio, un reddito di 20.000 euro all’anno garantisce un tenore di vita molto diverso se ad usarlo è un nucleo familiare composto da due persone o da cinque. Ancora, cambia la situazione economica di una famiglia se con questo reddito va anche pagato l’affitto o se il nucleo ha dei risparmi in banca.
Tra i pochi bonus che non sono assegnati in base all’ISEE troviamo il Bonus trasporti 2023, che è uno sconto di 60 euro per l’acquisto di abbonamenti al trasporto pubblico e va richiesto online sull’apposita piattaforma.
Il bonus nasce come un aiuto per lavoratori, studenti e pensionati, visto l’aumento del costo del carburante. Per questa sua finalità spetta a chiunque abbia un reddito, come attestato nella dichiarazione dei redditi, entro i 20.000 euro e non tiene conto del valore ISEE.
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